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Pazziando – AA. VV.

4 min read
a cura di Alessandro Ramberti
Copertina di Francesco Ramberti, studio Kaleidon
Fara Editore
Narrativa e poesia
Collana Neumi
Pagg. 116
ISBN 978 88 97441 31 1
Prezzo € 15,00
 
La scrittura come terapia del disagio
 
Il presente volume è un’antologia delle poesie e dei racconti classificati ai primi 5 posti nel concorso letterario Insanamente 2013, ormai una tradizione per l’editore Fara. Ricordo che questo concorso è dedicato a opere legate al tema della scrittura come terapia, come elaborazione anche giocosa e autoironica del disagio, come modalità dialogante, rispettosa e tragicomica di affrontare il proprio e/o altrui disagio mentale,come riportato in premessa dal curatore.
Ammetto che in genere sono un po’ scettico sulla qualità delle opere di questi concorsi a tema specifico, ma, una volta tanto, mi sono dovuto ricredere, anche per quanto concerne le classifiche di merito. Ho rilevato che, in generale, le opere che figurano in questo libro dall’emblematico titolo “Pazziando” non solo sono pertinenti all’argomento, ma presentano anche indubbie qualità, e questo vale sia per la sezione “Poesia” che per quella “Racconto”, lavori che sono caratterizzati da un sostanziale equilibrio, il che deve aver reso non facile l’operato dei giurati, come dimostrato anche dai molti ex aequo..
Per quanto concerne il primo classificato per la poesia, Paolo Assirelli, sono rimasto colpito da Grammi, vincitrice del concorso, con un’alternanza temporale, fra passato nel ricordo che diventa presente e un presente che non inibisce il futuro, una visione della vita  che, per dirla con l’autore “si misura in grammi”, ma che è positiva, luminosa, come il sole felice del mattino. Altrettanto valida è poi L’amore dei vecchi, una felice combinazione di constatazioni che non deprime, nonostante il tema, ma che anzi fa della terza età un periodo vitale, pur con le limitazioni fisiche, ben espresso in una chiusa di grande effetto (…Non c’è nulla che valga più dell’amore, se non / l’amore che verrà / quello che sogni un attimo prima del risveglio – ferma, ferma / il motore / macchinista, scendi tu se vuoi, io resto.) E anche una poesia che può sembrar minore – mi riferisco a Il pallido pesce rosso è morto – è invece una gran bella riflessione sulla morte, fra la vitalità e la fissità corporea che trasforma ogni essere in cosa inanimata, come un sasso, come la cenere.
Meritato è pure il primo posto per Matrioska, un bel racconto di Gabriele Cecchini, un brano in cui era facile cadere nell’autocommiserazione della protagonista, ma l’autore ha saputo esaltare la tenerezza senza giungere alla mielosità,  pur nella difficoltà di un’analisi introspettiva di una donna in evidente disagio, una donna frustrata dalla premurosa assistenza della madre, a cui ha sacrificato l’intera esistenza. E ora che la genitrice è venuta meno è sommersa da una lacerante sensazione di vuoto, la realtà si mostra in tutti i suoi aspetti, così che più che condurre un’esistenza si finisce per l’essere condotti da essa e il rifugio è nel sogno. Questa contrapposizione appunto fra realtà e sogno  porta a un finale del tutto inaspettato, ma rasserenante.
Ecco, la serenità, quasi una chimera per gli esseri umani, è una sensazione di benessere a cui si perviene con grande difficoltà e solo con la consapevolezza di quel che siamo, il che ci induce a vedere in positivo. Assirelli, con le sue poesie, e Cecchini con il suo racconto, apportano speranze per il domani, vedono il sole anche dove c’è il buio, infondono serenità e credo che anche il lettore ne trarrà benefici. Non è poca cosa, anzi è tanto.
Mi sono limitato ai primi classificati per doverosa brevità e perciò non me ne vogliano gli altri, dei cui lavori ho pure apprezzato i fini e gli svolgimenti.
E’ quindi un piacere leggere Pazziando, un piacere che mi auguro coinvolga anche altriai quali consiglio vivamente questo libro.
 
Gli autori
Paolo Assirelli, Claudio Pagelli, Giovanna Iorio, Domenico Cipriano, Mauro Nastasi, Ulisse Fiolo, Vincenzo D’Alessio, Vincenzo Gabrielli, Gabriele Cecchini, Barbara Rossi, Manfredo Marotta, Vincenzo Domenichelli, Giorgio Massi, Francesco Randazzo.

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