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Per una precedente intervista http://www.kultunderground.org/art/1592 (Gocce d’assenzio)
Davide
Bentornati ArtemisiA con questo terzo vostro lavoro a quattro anni dall’ultimo. Da un bilancio di “Gocce d’Assenzio” a come è nato “Stati Alterati di Coscienza”, cosa è successo in questi quattro anni?
Artemisia
Ciao e grazie per averci ospitato nuovamente. Eh già, sono passati quattro anni da “Gocce d’Assenzio” e dobbiamo dire che ci ha dato molte soddisfazioni, è stato un album che ha ottenuto molteplici consensi da parte della critica musicale e questo ci ha spronato a credere in un suo successore, appunto “Stati Alterati di Coscienza”. Abbiamo preso tutto il tempo necessario per far crescere le nuove canzoni. Oltre al fatto non secondario di aver cambiato line-up; infatti negli ultimi due anni sono entrati a far parte del gruppo prima Gus e poi Ivano, rispettivamente batteria e basso. Apportando al gruppo un nuovo groove, molto potente e compatto. Fermo restando che sia a livello compositivo sia in fase di arrangiamento abbiamo amalgamato il tutto in modo che suoni ArtemisiA al 100%. Con queste premesse sia la scrittura delle canzoni che la registrazione in studio si è svolta in maniera rilassata e veloce, rispetto alle problematiche degli album precedenti.
Davide
Port'Alba a Napoli fu scenario nel 1600 del crudele e ingiusto omicidio di Maria detta la Rossa, giovane e bella ragazza dai capelli rossi. Una sera, mentre lei e l’invidiato giovane marito Michele si facevano strada sotto un violento nubifragio, lui venne colpito da un fulmine che lo uccise sul colpo. Maria da allora si chiuse in casa per il dolore ma tra la gente si cominciò a credere che ella fosse una strega. Infine venne rinchiusa in una gabbia sotto l'arco di Port'Alba e qui lasciata morire. Anche se non si parla più di streghe… Il Devoto-Oli, a proposito del femminicidio, dice: "Qualsiasi forma di violenza esercitata sistematicamente sulle donne in nome di una sovrastruttura ideologica di matrice patriarcale, allo scopo di perpetuare la subordinazione e di annientare l'identità attraverso l'assoggettamento fisico o psicologico, fino alla schiavitù o alla morte". Può questo fornirci la chiave di lettura attuale o attualizzata nella vostra canzone della storia di Maria, di condizioni assurde che molte donne devono ancora subire?
Davide
Per restare sull’argomento… L'hard rock, più o meno venato di progressive o di metal che sia, è stato soprannominato dagli inglesi cock rock, per via della sua forte enfasi sulla sessualità e sulla virilità, e perché viene spesso suonato e ascoltato dagli individui di sesso maschile. Ed è un vero peccato, perché l’hard rock e l’heavy metal cantati anche da voci femminili hanno molto da guadagnare (penso per esempio a gruppi come i torinesi Amethista, agli Epica, a Warlock e The Agonist… ma non sono molti e, ora, certo, anche agli ArtemisiA). Come vi siete posti di fronte a questo cliché?
ArtemisiA
In verità il problema non ce lo siamo mai posto. Fin dalla nascita del gruppo l’idea è stata quella di fondere generi musicali come l’Hard Rock e lo Stoner con la melodia squisitamente mediterranea delle linee vocali di Anna e del suo stile compositivo. È una cosa nata e cresciuta spontanea, naturale sotto questo aspetto. E crediamo sia il nostro tratto distintivo nel panorama nazionale.
Davide
Un’altra donna eccezionale contro le molteplici difficoltà e i molteplici pregiudizi incontrati nella vita di una donna… Perché un brano per Artemisia Gentileschi?
ArtemisiA
Si può dire che ci sia una sorta di fil rouge che collega l’intera nostra produzione, ed è il nome Artemisia. In questo album, dove Anna ha scritto di tematiche di cui prima abbiamo parlato, volendo affrontare il tema della violenza sulle donne – anche in ambito familiare – ma anche di riscatto ed indipendenza, quale figura meglio della Gentileschi rappresenta questo? Il dipinto da cui trae spunto il titolo e la canzone è “Giuditta che decapita Oloferne”: lì c’è tutto.
Davide
“Il Pianeta X”… Voi credete alle teoria del pianeta Nibiru di Zecharia Sitchin o più in generale alle teorie degli antichi astronauti?
Davide
“Sento che la musica deve toccare le emozioni prima, e l'intelletto poi” disse Maurice Ravel. Cos’è per voi il potere emozionale della musica?
Davide
Questo album è dedicato alla memoria di Cleo? Potete dirci di più?
ArtemisiA
Cleopatra (Cleo) era il cane di Vito e Anna, ma più semplicemente la mascotte del gruppo. Un cane dal cuore grande, come la sua stazza (era un incrocio tra un Boxer e un Rottweiler). Dolcissima e affettuosa. E tanto paziente quando pur di star vicina a Vito si sorbiva ore e ore di strimpellate e prove. Era, appunto, perché ci ha lasciati proprio durante le registrazioni dell’album, lasciando un vuoto incolmabile.
ArtemisiA
Con questo lavoro siamo antrati nel circuito della Self distribuzioni, dunque il cd si troverà “fisicamente” nei punti vendita oltre che sulle piattaforme digitali. Dopo la presentazione ufficiale fatta in un punto vendita in occasione dell’uscita del disco, lo stiamo promuovendo in varie emittenti radiofoniche italiane ed estere. C’è sempre la speranza che qualcosa di musicalmente nuovo e diverso possa prendere piede in Italia, e noi ci faremo trovare pronti qual’ora accadesse.
Davide
Altri progetti?
ArtemisiA
E ti sembra poco?? Scherzi a parte, continueremo a suonare live e a pensare ai nuovi brani del prossimo cd, che seppur in fase embrionale stanno pian piano prendendo forma.
Davide
Grazie e à suivre…
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