KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Adhd e compiti a casa – Gianluca Daffi e Cristina Pandolini

5 min read


Strumenti e strategie per bambini con difficoltà di pianificazione, di organizzazione e fragilità di attenzione Edizioni Erickson

 
Il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (denominato con la sigla ADHD, cioè Attention Deficit / Hyperactivity Disorder) è un disturbo complesso che spesso è associato ad altri disturbi specifici dell’apprendimento o che a volte fonda le sue origini in una molteplicità di cause.
Il bambino ADHD fatica a tenere l’attenzione e spesso manifesta comportamenti disturbanti che rendono difficile la concentrazione e il lavoro in classe e a casa; soprattutto nel lavoro dei compiti scolastici spesso questo tipo di comportamenti portano a tensioni famigliari molto grosse, dovute all’incapacità di molti genitori ad aiutare i propri figli  nello svolgimento delle consegne. In una specie poi di “circolo vizioso” le tensioni con i propri genitori a loro volta portano ad aggravare il senso di inadeguatezza nei confronti della scuola dei figli e dei genitori nei confronti della scuola e, da parte degli insegnanti, implicano la difficoltà ad aiutare questi studenti nel loro percorso didattico.
Il libro ADHD E COMPITI A CASA si presenta come un manuale che vuole fornire materiali e strumenti utili, rivolti principalmente ai bambini e ai ragazzi della scuola primaria e della secondaria di primo grado (circa dai 7 ai 14 anni) per sostenere educatori, genitori ed insegnanti ad affrontare con maggiore consapevolezza questi tipo di problematiche che, partendo dalla difficoltà di organizzare il lavoro pomeridiano, come dicevamo, hanno poi una ripercussione più ampia e generale sulla vita degli alunni.
La figura di riferimento a cui questo libro si rivolge è l’homework tutor, cioè quella figura adulta che si pone come sostegno per il lavoro pomeridiano; vengono in mente quegli educatori impegnati in attività di dopo-scuola, ma anche gli insegnanti e i volontari che si occupano di progetti di accompagnamento nello svolgimento dei compiti che riguardano molte scuole, oppure infine anche quei famigliari adulti che semplicemente affiancano i figli nella prosecuzione del lavoro didattico a casa,
Gli autori di questo libro, fra l’altro, hanno una vastissima esperienza proprio nel lavoro formativo con insegnanti, genitori ed educatori nelle tematiche relative ai compiti: Gianluca Daffi ha già realizzato una serie vasta di pubblicazioni sull’argomento (basti citare anche il recente Missione Compiti che sviluppa in modo completo tutti i significati, le problematiche e le strategie ad uso dei genitori inerenti allo svolgimento dei compiti pomeridiani).  Il testo, inoltre, nasce proprio da un progetto della Regione Lombradia, che ha coinvolto ben 18 Neuropsichiatrie Infantili che proprio Daffi ha coordinato sul tema del rapporto tra i bambini ADHD e il lavoro scolastico tra le mura domestiche.
Il libro è diviso in tre parti.
La prima parte è un’introduzione teorica in cui si analizza in modo completo il significato dei compiti all’interno del percorso didattico dei bambini e dei ragazzi. Essi infatti costituiscono un ambito molto importante per stimolare l’autonomia degli alunni e per verificare il raggiungimento degli obiettivi scolastici. Presentando le difficoltà specifiche che il disturbo dell’attenzione e dell’iperattività ha proprio su questo aspetto così peculiare dell’andamento scolastico, il libro evidenzia il ruolo dell’adulto, che deve essere un facilitatore dell’autonomia del ragazzo e non un “secondo insegnante” che si preoccupa di realizzare compiti “ben fatti”. In questo senso il ruolo dell’adulto non è quello di sostituirsi né al lavoro del ragazzo, né a quello del professore, ma di aiutare il ragazzo a realizzare quelle che vengono definite le così dette competenze esecutive, ovvero le capacità di eseguire e verificare con sempre maggiore autonomia quello che l’insegnante richiede e di maturare nel raggiungimento degli obiettivi didattici proposti.
In questa prima parte viene presentato anche il protocollo START, ovvero quel quadro strategico, con una base scientifica di riflessione teorica soggiacente, a cui l’impegno del tutor deve fare riferimento. I riferimenti pedagogici iniziali di questa prima parte sono importanti per inserire l’aiuto dell’adulto in un contesto più ampio, che permette di capire quanto questo  tipo di servizio sia essenziale, al pari del lavoro didattico per la riuscita scolastica di tutti i ragazzi e in particolare dei ragazzi che presentano situazioni ADHD.
La seconda parte, che è la più corposa, riguarda le strategie e gli strumenti per l’intervento: come è tipico dei manuali della casa editrice Erickson, l’esperienza di formatori degli autori si esplica in una grande attenzione all’aiuto concreto e alla pianificazione di un percorso di intervento. Gli ambiti che riguardano il sostegno agli alunni riguarda proprio quegli aspetti in cui i bambini ADHD presentano le maggiori difficoltà: organizzare bene gli spazi (a partire proprio del luogo in cui si svolgono i compiti e dal materiale); organizzare il tempo (pianificando bene il pomeriggio, dosando la complessità del lavoro, stabilendo anche diversi tipologia di pause di cui i ragazzi comunque hanno bisogno e che non devono essere improvvisate); concentrarsi sull’attività e verificare il lavoro svolto, per procurare anche le necessarie gratificazioni o per migliorare il percorso da attuare. Questa seconda parte è arricchita da moltissimi suggerimenti e corredata da proposte dell’uso di materiale, come schede e carte colorate che sono in allegato al libro stesso.
La terza parte approfondisce proprio la necessità di fornire materiale e schede di verifica; tramite circa una quindicina di schede fotocopiabili si presenta all’homework tutor una serie di tabelle e di materiali ritagliabili da usare all’interno del percorso di aiuto ai ragazzi; sappiamo come soprattutto per i bambini della primaria le tabelle, le carte ritagliabili e le schede risultino essere degli aiuti preziosi per l’organizzazione del lavoro, che diventano ancora più importanti proprio per i bambini ADHD.
Il libro si conclude con un breve appendice che riassume le competenze dell’homework tutor che possano servire per definire anche dal punto di vista “professionale” questo tipo di figura.
In generale questo manuale della Erickson diventa davvero una risorsa preziosa per tutti quegli adulti, insegnanti, educatori, volontari, genitori, che sono alle prese con il lavoro difficilissimo, ma allo stesso tempo, come più volte evidenziato all’interno del testo, importantissimo dell’aiuto nei compiti pomeridiani per i bambini della scuola primaria e i ragazzi della secondaria di primo grado; pensato principalmente per gli alunni con una specifica situazione ADHD, in realtà i numerosi suggerimenti e il vasto materiale presente in questo bel manuale potrà essere un aiuto prezioso per qualsiasi percorso di accompagnamento nel lavoro pomeridiano con qualsiasi tipologia di alunni, con l’attenzione principale di favorire l’autonomia e la consapevolezza nell’affrontare questo importante passaggio scolastico.

 

Commenta