Intervista all’ artista “postcyberpunk” Spazio999
La musica indipendente italiana vive di vita propria, nonostante sia tranquillamente ignorata dai programmi della tv nazionale generalista. Eppure, spulciando tra le pagine della rete, si scopre un vero e proprio microcosmo in cui si affacciano nuovi progetti e nuovi artisti. Uno di questi nuovi progetti musicali è Spazio999 (la cui pagina è disponibile anche su Facebook e su Myspace) alias Luigi, trentaseienne pugliese trasferitosi a Milano per lavoro dal 2007. Le sue canzoni appartengono a quella musica sperimentale che mischia i suoni elettronici con la declamazione, l’electropop con il punk. Il progetto Spazio999 nasce nel 2008. Sentiamo come:
Luigi, come nasce l’idea di Spazio999?
Stavo cercando un nome da dare a questo progetto musicale, e dopo aver visto la prima puntata di Spazio 1999 su youtube, ho deciso di prendere il nome della serie televisiva leggermente modificato: spazio999. In particolare mi ha colpito il contesto, ovvero la Luna usata come deposito per le scorie radioattive. Mi è sembrato uno scenario abbastanza verosimile.
Quali sono state le tue influenze musicali?
Le influenze provengono dalla musica estera elettronica e rock, ma quando ho cominciato a suonare non avevo un'idea ben definita , quindi non c'era nemmeno un punto di riferimento.
La parte vocale, che non è un vero cantato, ma un compromesso che ho trovato per inserire i testi, l'ho adattata pensando alla musica italiana che mi piace, e alla potenza che hanno i testi in madrelingua.
Quali quelle letterarie e culturali?
Di recente ho apprezzato Palahniuk, Hornby, Dostoevskij, e Pasolini.
Culturalmente, o meglio, controculturalmente, negli anni 90 simpatizzavo per il cyberpunk, e mi piace pensare che spazio999 possa rientrare in questo fenomeno, ormai divenuto postcyberpunk.
Secondo te c’è una speranza per la musica indipendente italiana?
La produzione di musica indipendente è piuttosto attiva, tramite il web si può ascoltare chiunque, e ci sono diversi musicisti italiani che mi piacciono.
Puoi citarmene alcuni di questi?
Massimo Volume, Bachi da pietra, CCCP, CSI, Diaframma, Scisma, Afterhours, Marlene Kuntz, Verdena, Le luci della centrale elettrica, Vittorio Cane, Cristina Donà, Offlaga Disco Pax, Fabrizio De Andrè, ed altri.
Nuove scoperte: Husband, In Zaire, Squadra Omega, Uochi Toki.
Con la tua musica vuoi lanciare qualche messaggio in particolare?
Sì, l'intenzione c'è, lasciando spazio alle interpretazioni diverse dalle mie.
Di sicuro i miei testi evocano la visione fantascientifica del futuro proposta in televisione, dalle serie tv ai divertenti scenari possibili nel nuovo millennio. Poi il vero potere degli schermi che influenza il comportamento e modifica il corpo. A volte sono semplici constatazioni, o possono essere interpretati come decodifiche di messaggi subliminali. Ci sono pezzi di quotidianità, ed anche una sorta di paranormale.