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Intervista a Brendan Dunn

24 min read

ALIEN TELEGRAPH

Intervista a Brendan Dunn

Brendan Dunn è un polistrumentista e compositore statunitense, di Olive, California, dalle parti periferiche insomma della gigantesca Los Angeles.

La sua vocazione al polistrumentismo è del tutto peculiare, dal momento cha Brendan sa suonare (e bene) gli strumenti più disparati e desueti, quali cornamuse, liuti indiani, chitarre, il Theremin, l’harmonium, percussioni di ogni sorta (inclusa la marimbula, una kalimba con lamelle d’acciaio armonico diposte su una grande cassa acustica di legno), Mbira e Sanza (altri tipi di kalimba africane con lamelle di giunco), sintetizzatori, e cose esotiche ed altrimenti intraducibili quali Zurna, Ideh, Bougarabou, Hang… e, delizia, la pedal steel-guitar. La steel-guitar è una tastiera di corde di chitarra poste orizzontalmente che si suonano con lo slide, ossia una barra metallica che va fatta scorrere sulle corde, e con dei pedali per il volume. Una speciale tecnica ispirata dalla musica hawaiiana divenuta assai popolare negli Usa tra gli anni ’20 e ’30, poi ampiamente utilizzata nella country music. Ma anche in lavori di più largo respiro, come per es. la seconda parte luminosa di “Apollo, atmospheres & soundtracks” di Brian Eno e Daniel Lanois. In Italia, famosa fu la pedal steel-guitar di Santo & Johnny.

La musica del suo più recente progetto musicale, Alien Telegraph, è definibile in tanti modi diversi, pertanto sostanzialmente indefinibile. Lui l’ha così denominata: eerie (strana, fantastica, misteriosa), afrosurrealista, psichedelica, esotica, sci-fi noir, “otherwordly yet earthly”, … Insomma, dreamscapes…

Le sue dichiarate influenze (riconoscibili all’ascolto) includono John Coltrane, Terry Riley, Haruna Ishola, Brian Eno, Morton Subotnick, Idjah Hahidjah, Jon Hassell, Lee “Scratch” Perry, Howlin’ Wolf, Don Cherry, Sun Ra, Master Musicians of Joujouka, Toto-Bissainthe, Miles Davis, Charlie Patton, Ali Akbar Moradi, Pejman Hadadi, Anton Karas, Cemil Bey, Hamza El Din, Ornette Coleman, Mahmoud Ahmed, Nico, Fela Kuti…

Su Internet si possono reperire e liberamente scaricare molti suoi brani (almeno una ventina, v. links al termine dell’intervista): il funk psichedelico di “Fried eggs and candy bars” o di La cienega” richiamano Fela Kuti o Sly and the Family Stone, c’è la possible music alla Jon Hassel de “El Centro”, ci sono le atmosfere indiane di brani come “Akashik drago”, “As is” o “Over there” (Popol Vuh, Third Man etc.), poi ancora l’organo improvvisato alla Mattias Wager prima maniera di “Harry Houdini”, l’afro beat di “Indefinite detention”, l’atmosfera radiosa e polinesiana o alla Jerry Garcia della pedal steel guitar di “Jimminy Cricket bounces” o di “Tv Juju”, lo sciamanesimo oscuro iterativo e ipnotizzante di kalimbe e tamburi di “Mumbo underground”, l’asolo di una zampogna al modo di un Armanc dal Kurdistan turco nel brano “Telegram from Ming the Merciless”, i suoni melmosi e blues come strumentali alla Tom Waits in “Shamboom” o in “Pegleg and Hook”, la world music elettronica di “Zummara”, che riporta a quell’insuperato capolavoro che fu “My life in the bush of ghosts” di Brian Eno e David Byrne…

Davide

Hello Brendan. I have been well impressed by the fact that you play a lot of musical instruments without using electronics – emulators, samples or any digital computer facilitacion. Is it so? How many different instruments have you got and play? Which are your favourite ones? Why the choice of so unusual musical instruments as yours?

Salve Brendan. Sono rimasto favorevolmente colpito dal fatto che tu suoni molti strumenti musicali senza utilizzo di emulatori elettronici, campionamenti od altre facilitazioni da computer. E’ così? Quanti diversi strumenti possiedi e suoni? Quali i tuoi favoriti? Perché la scelta di strumenti musicali così insoliti come i tuoi?

Brendan

Hi Davide. I got my first drum machine back in 1984 and first sampler in ’88…I was very enthusiastic about pursuing the possibilities of these new technologies for creating music….for awhile, then I began to miss the magical dimensions of acoustical music. A sample of a thumb piano is a different instrument than a thumb piano. When I play samples of a thumb piano on a keyboard , I tend to feel fatigued and bored after a few minutes. With a real thumb piano, I feel pulled into a trance and might play for a couple of hours. The feedback loop between the musician and an acoustical or electro-acoustical instrument is much more intimate than with a sampler or even an analog synth. For synths, I think better alternatives to keyboard controllers need to be developed, ones that vibrate with the sound you are playing so that the fingers and body can feel the music directly from the instrument That’s just my acoustic-centric point of view of course. I use a computer to record and mix my music, all of the instruments are played live to a mic (One at a time in most cases.) for the duration of the track. When mixing, I’ll sculpt things by using the volume faders and tone controls. I haven’t used any cut and paste techniques, sequencing , sampling, or even punch-ins, for the most part, but I do use digital emulations of analog mixing gear like eq’s’, compressor’s and reverb’s etc. I do use electronic equipment including a homemade synth, wah-wah pedals, tape and digital delays etc. amplified through vacuum tube amplifiers into the mic. I’ve never counted all of the instruments accumulated over the years, if you count all the little percussions the number would be in the hundreds …… At the the moment pedal steel guitar is my favorite. It has a sound that has become associated with American country & western music for so many years…I was delighted when I first heard it in Nigerian Ju-ju music and later in a gospel music tradition known as Sacred steel. I like it in country music too, but these other genre’s use of steel guitar opened my ears to how it could sound it other contexts. Many songs famous for using the theremin , actually were recorded with an instrument called electro-theremin…instead of moving your hand in open space, you move a slider in a straight line with the note names written on the panel for reference. This is the instrument you hear on the Beach Boys “Good Vibrations”. I think of the steel guitar with it’s volume pedal as a sort of ‘electro- theremin’. I’m fond of drone based modal music and instruments like the bagpipes. Indian harmonium, tambour, hang, hurdy-gurdy, gadulka. The hang is a new instrument recently invented (2000) by a pair of Swiss steel drum makers. It looks like a flying saucer, about 20″ in diameter and can sound like a mix of West Indian steel drums and East Indian tabla drums. They will tune them to any scale or intonation one likes. Playing an old instrument like the bagpipes amongst some venerable old rocks and trees can feel like a visit to a thousand years in the past.

Ciao Davide. Ebbi la mia prima batteria elettronica nel 1984 e il primo campionatore nel 1988… Ero molto entusiasta all’idea di conseguire le innumeri possibilità che offrivano queste nuove tecnologie per creare musica… per un po’ almeno, perché presto cominciai a sentire invece la mancanza delle magiche dimensioni della musica acustica. Un campione del suono della kalimba (pianoforte a pollice o thumb piano è il nome dato a tutte le Kalimbe, perché le lamelle si suonano pizzicate dal pollice n.d.r.) su una tastiera è uno strumento differente dalla kalimba. Quando suono campionamenti di una kalimba su una tastiera, tendo a sentirmi affaticato e annoiato dopo appena una manciata di minuti. Con una vera kalimba, io mi sento entrare in una sorta di trance e potrei suonarla anche per un paio d’ore. Il ritorno, il feedback tra il musicista e uno strumento acustico o elettro-acustico è molto più intimo che non con un campionatore di suoni od anche con un sintetizzatore analogico. Perché i sintetizzatori, penso, non hanno migliore alternativa alla tastiera che il controllo dei suoni da sviluppare, mentre uno strumento acustico ti fa vibrare del suono che stai producendo con le dita, col corpo, e puoi sentire direttamente la musica dal tuo strumento. Questo è, naturalmente, il mio punto di vista.

Io uso il computer per registrare e miscelare la mia musica, ma gli strumenti li suono e registro dal vivo con un microfono (uno alla volta per la maggior parte dei casi). Ma anche in fase di mixaggio, mi limito il controllo del volume e dei toni. Non ho mai usato tecniche di taglia e incolla, di campionamento o di pompaggio dei suoni. Uso però il digitale per rimpiazzare il mixer analogico, per l’equalizzazione, la compressione, il riverbero etc. Uso un equipaggiamento elettronico altro in genere, tra cui un sintetizzatore da me fatto in casa, pedali per lo wah-wah, echi digitali o a nastro etc. amplificati attraverso amplificatori valvolari microfonati.

Non ho mai contato quanti strumenti ho accumulato negli anni. Se contassi anche tutte le piccole percussioni credo che il numero sarebbe di qualche centinaio…

Al momento il mio strumento preferito è la pedal steel guitar. Ha un suono che ormai è indelebilmente associato alla musica americana country & western… Fui deliziato la prima volta che la sentii suonare nella musica Ju-ju nigeriana e più tardi nella musica gospel, dove è nota come “Sacred steel”. Mi piace anche nel country, ma negli altri generi musicali mi ha aperto le orecchie su come potesse suonare in altri contesti. Molte canzoni famose per l’utilizzo del Theremin sono in realtà registrate con uno strumento denominato electro-theremin… Invece di muovere la mano nello spazio vuoto, basta muovere un cursore lungo una linea retta con il nome delle note riportate sul pannello… E’ questo lo strumento che si ascolta in “Good Vibrations” dei Beach Boys. Io penso alla steel guitar, con il suo pedale del volume, come a una sorta di “electro-theremin”. Io amo la musica modale basata sul bordone di strumenti come le cornamuse. Harmonium indiano, tamburo, hang, hurdy-gurdy (organetto a manovella), gadulka. Lo Hang è un strumento di recente invenzione (2000), creato da due fabbricanti svizzeri di steel drums. Somiglia a un disco volante, di circa 20 pollici di diametro, e suona come come un mix di steel drum dell’India occidentale e di tablas dell’India orientale. Lo puoi accordare e intonare ad uso di una qualunque scala musicale.

Davide

I didn’t know about the electro-theremin… I got a Theremin Etherwave… Very difficult to play the original space controlled instrument version! What about your musical background? Have you had masters? Which instruments came first?

Non sapevo dell’electro-Theremin… Io possiedo un Theremin Etherwave… Difficilissimo da suonare muovendo le mani e le braccia nell’aria come nella versione originale di questo strumento. Cosa puoi dirci del tuo background musicale? Ha i avuto dei maestri? Con quali strumenti hai cominciato?

Brendan

My first instrument was violin as a child, I wanted to play drum, but the family had a violin that my sister had taken lessons with, so if I wanted to play an instrument it was violin or nothing, so I took violin. A year later I got a drum… way more cool factor at the time! Ginger Baker of Cream was my favorite drummer. He mentioned in an interview that one should check out Nigeria to hear what drumming is all about. That began my interest in African music. Rumor had it at the time that Ginger Baker was going to play the role of an old wild west outlaw gunslinger in a in a movie called “Zachariah” . When the movie came out, Jazz drummer Elvin Jones was playing the part! (Unbelievably, he gets gunned down by a very young Don Johnson, of later “Miami Vice” fame.) Anyways that led me to John Coltrane’s works and jazz in general. I’ve had the good fortune to meet some very good drummers and teachers who shared their wisdom, I probably only absorbed and retained a fraction of they taught….but every little bit helps. I studied tonbak, a Persian drum, with Pejman Hadadi every week for about six months. He introduced me to some basics of Persian music as well as drumming techniques that have been useful even on other instruments. A fine jazz drummer who played timbales for many years with Pancho Sanchez, Ramon Banda taught my how to play tumbao rhythm on the congas. I lived for about year above an African drum store in Los Angeles. I was able to hear and play African drums every day and night. They had teachers from Mali, Nigeria and Cuba. I’ve taken a lesson and plan to take more soon, on pedal steel with a fine steeler, John McClung. I was fortunate to meet by email and speak on the phone with Carl “Pouncy” West, steel guitarist with Wynn Stewart’s Western Playboys and recording sessions for many others including ‘The Byrds’ and ‘The Monkees’. He was very nice and even taught me a steel guitar lick over the telephone.

Il mio primo strumento, da bambino, fu il violino, volevo suonare la batteria, ma in famiglia c’era un violino con cui anche mia sorella aveva dovuto prendere lezioni e, perciò, se volevo suonare, o il violino o niente. Un anno dopo ebbi una batteria… al tempo una gran bella spesa! Il mio batterista preferito era Ginger Baker dei Cream. In una sua intervista affermò che si dovrebbe anzitutto andare in Nigeria per poter rendersi conto di cosa sia un tambureggiare tutt’intorno. Questo mi iniziò all’interesse per la musica africana. Una diceria vuole che al tempo Ginger Baker fosse chiamato a interpretare il ruolo di un fuorilegge in un vecchio western intitolato “Zachariah”. Quando uscì il film, la sua parte fu sostituita da quella affidata al batterista jazz Elvin Jones che, incredibile, fu pure freddato da un giovanissimo Don Johnson, quello della poi fama di “Miami vice”… Ad ogni modo, questo fu ciò che mi introdusse alla musica, il jazz in generale e John Coltrane.

Ho avuto buona fortuna nell’incontrare alcuni ottimi batteristi e insegnanti che condividevano la saggezza e l’esperienza di quei batteristi che ho prima citato, ed io ho probabilmente soltanto assorbito e trattenuto una minima frazione dei loro insegnamenti… Ma ogni piccola cosa, aiuta.

Studiai il tonbak, un tamburo persiano, con Pejman Hadadi per sei mesi. Mi introdusse alle basi della musica persiana così come alle tecniche percussive utili su ogni altro strumento. Un ottimo batterista jazz che suonava i timpani con Pancho Sanchez, Ramon Banda, mi insegnò il ritmo tumbao sulle congas. Ho vissuto per alcuni anni sopra un negozio di percussioni e batterie a Los Angeles. Potevo ascoltare e suonare percussioni africane ogni giorno ed ogni notte. Lì vi andavano insegnanti dal Mali, dalla Nigeria e da Cuba.

Ho preso lezioni per suonare la pedal steel da un ottimo “steeler”, John McClung. Fui fortunato ad incontrare via e-mail e poi a parlare per telefono con Carl “Pouncy” West, chitarrista steel con i Wynn Stewart’s Western Playboys e session-man per molti artisti inclusi i Byrds e i Monkees. Fu molto amabile e riuscì ad insegnarmi delle cose anche solo per telefono.

Davide

Getting to the root of your music and making music, where the essence – influence of you as musician is to be found without naming other artists?

Andando alle radici della tua musica e del tuo fare musica, dove la tua essenza – influenza di musicista può essere trovata, senza nominare altri artisti?

Brendan

I think it’s an exploration of meaning and harmonic/rhythmic relationships…spirit and matter seem be linked, and to communicate through vibration. Why does the Universe happen to be? If music does not provide the answer, it at least helps when asking the question. Sometimes it’s just the blues….

Penso che sia un’esplorazione di significato e relazione armonico/ritmica… spirito e materia sembrano unirsi, per comunicare attraverso la vibrazione. Perché è capitato all’Universo di essere? Se la musica non può fornire una risposta in merito, quanto meno aiuta a domandarcelo. A volte è soltanto il “blues”… (blues come umore peculiare del blues, più che il genere musicale stesso, ndr).

Davide

What’s your favorite thing or feeling about being a musician, an artist? What’s not?

Cosa ti piace di più del tuo essere o sentirti un musicista, un artista? Cosa invece no?

Brendan

The quest for the essence! Artistic credibility being related to potential for generating capital for the distributors is not favored, but generally understood.

La ricerca dell’essenza! La credibilità artistica se correlata al potenziale di generare capitale per i distributori è invece ciò che non mi piace, ma diciamo che in generale è un fatto che comprendo.

Davide

Besides Music?

Oltre alla musica?

Brendan

Tai-chi…I do it rather poorly…my poor memory has probably mutated it beyond recognition…but it still feels very good to do it. I took lessons a few days a week for a couple of years and have practiced it on my own since the late 80’s.

Il Tai-chi… Lo pratico limitatamente… La mia povera memoria lo ha probabilmente mutato in qualcosa di irriconoscibile… ma comunque, anche così, mi fa sentire ancora molto bene. Ne presi lezione per alcuni giorni a settimana per un paio d’anni e l’ho praticato fino ai tardi anni ’80.

Davide

Can we trace other projects, collaborations and bands of the past and today or to come so that we can listen to other music of yours? Alien Telegraph is your most recent project: can you describe it? Which intentions you mean firstly to carry out with it?

Possiamo rintracciare altri progetti, collaborazioni e gruppi del passato e di oggi o a venire per ascoltare altra tua musica? “Alien Telegraph” è il tuo più recente progetto: puoi descrivercelo? Che intenzioni hai, cosa intendi anzitutto ricavarne?

Brendan

I began playing rock in various garage bands in the early 70’s. In the early 90’s I formed a band with my elder brother and some friends called ‘The Gamma People’. We took the name from a 50’s sci-fi movie. Sort of a freejazz/world sound … lots of percussions, my brother played e-bow guitar, mandolin and tambour, another fellow played flute, sax, zurna…and sometimes a cat known as ‘Gato Negro’ from Nigeria played melodica and did scat vocals that turned into free word associations in several languages. Sometimes I’d say our sound approached something like Link Wray and Don Cherry jamming in Morocco. Sometimes I would just wander around a festival or a downtown street playing improvisations on the bagpipe, sometimes my brother would accompany on the mandolin or tambour. Since then it’s been difficult to find others with similar musical interests and keep’ em together as a group. I’d like to put together a thumbpiano band with magnetic pickups on each instrument going through an overdriven tube amplifier … I’m gearing up for that now, collecting some small tube amps..I got the thumbpianos….and hopefully some folks interested in the idea.

Cominciai a suonare rock in alcune garage bands dei primi anni ’70. Nei primi anni ’90 formai una band con il mio fratello maggiore e alcuni amici e ci chiamammo “The Gamma People”. Prendemmo quel nome da un film di fantascienza degli anni ’50. Facevano una specie di freejazz/world sound… Un mucchio di percussioni, mio fratello suonava una e-bow guitar, mandolino e tamburo, un altro suonava flauto, sax, zurna… e certe volte un tizio nigeriano soprannominato “Gato Negro” suonava la melodica (tastiera a fiato, ndr) e improvvisava vocalizzi scat in diverse lingue e parole e associazioni in libertà. A volte penso che quel nostro suono si avvicinasse molto a Link Wray e a Don Cherry in una improvvisazione in Marocco. Giravo anche per festival o improvvisate esibizioni di strada con una cornamusa, laddove talvolta mi accompagnava mio fratello al mandolino o col tamburo. Dal tempo di quel gruppo ad oggi è stato difficile ritrovare persone che coltivassero simili interessi musicali e quindi metterli insieme per farne un gruppo nuovo. Mi piacerebbe mettere insieme una band di kalimbe dotate di pickup che si colleghino ciascuna a un amplificatore a valvole… Mi sto dedicando in maniera crescente a ciò, collezionando piccole valvole… Possiedo già le kalimbe… Spero di trovare un po’ di gente interessata a questa idea.

Davide

Two words about your peculiar music and the place where you live: the United States of America. How do you consider experimental music in Usa nowadays? What do you recommend to us of non-mainstream music in this moment down there that we can search (and I hope to find) down here?

Due parole sulla tua musica peculiare e sul luogo dove tu vivi: gli Stati Uniti d’America. Come consideri la musica sperimentale negli Usa oggigiorno? Cosa ci raccomanderesti di musica fuori dal “mainstream” in questo momento laggiù che noi si possa quaggiù cercare (e si spera trovare)?

Brendan

My perception from here is that experimental music is better accepted in Italy, France and Scandinavian countries than in the USA. I can always hope that there is a better place! Maybe in time the pendulum will swing the other way….unless technology is developed to immobilize it for maximum commercial gain. I find it difficult to recommend anything on such a broad basis. I listen a lot to old Eddie Bo recordings these days so go figure….

La percezione che ho da qui è che la musica sperimentale sia meglio accolta e accettata in Italia, Francia e nei paesi scandinavi che non piuttosto negli Usa. Ma posso comunque sperare che esista un posto anche migliore di tutti quelli che ho detto! Forse il pendolo del tempo oscillerà prima o poi dall’altra parte, tornando a noi… a meno che la tecnologia non sia stata qui sviluppata per immobilizzare qualunque cosa a una logica di massimo profitto commerciale. Mi riesce difficile consigliare qualcosa sulla base di questa ormai diffusissima base. Di recente ascolto molto i vecchi dischi della Eddie Bo recordings e, perciò, figurarsi…

Davide

I’ve read that sometimes you build some musical instruments? For instance?

Ho letto che ti sei costruito alcuni strumenti musicali? Per esempio?

Brendan

The first instrument I built was in 1981/82, a semi modular analog synthesizer using an SSMT/Emu voice evaluation board and a Serge dual slope generator. It also featured an analog 4 channel 8 step sequencer that I built from a hand written schematic that Serge Terrapin kindly supplied. I had no prior knowledge of electronics, but it seemed the only way to afford a modular set up. The first time I powered it up, a mis-wiring in the power supply burnt-up about a $100 worth of SSMT and Curtis IC’s. Later it was working very well…the pots are a bit scratchy and I think some caps have drifted out of spec. but it still squawks and beeps with the best of them. I became obsessed with unusual bagpipes in the mid 90’s and bought a wood lathe since, like modular synths, bagpipes were so expensive to buy. I didn’t want the Scottish variety, but Romainian, or Turkish, Sicilian and Algerian bagpipes. I experimented with different designs, my favorite was based on some pictures in an old German musical instrument encyclopedia from the 16th century. Around this time I also made a flatback version of a tambour or saz long necked lute with tied frets. And I made a crude sort of hurdy-gurdy based 13th century drawings from Spain. I made a theremin from a PAIA kit. It’s called the theremax and has voltage outputs for controlling a modular synth. Lately I’m begriming to learning about vacuum tube electronics.

Il primo strumento da me costruito risale al 1981/82, un sintetizzatore analogico semi modulare che utilizzava tra l’altro un sequencer realizzato seguendo uno schema fatto da Serge Terrapin. Non avevo grandi conoscenze di elettronica, ma sembrò il solo modo per affrontare e abbattere i costi di un impianto modulare. La prima volta che accesi il tutto, un collegamento errato nell’alimentazione mi bruciò 100 dollari di materiale. Più tardi feci di meglio e cominciò a suonare meglio… Nonostante alcuni difetti, funziona ancora.

A metà degli anni ’90 cominciò la mia insolita ossessione per le cornamuse ed acquistai un tornio per il legnoper farmele da me dal momento che, come già per i sintetizzatori modulari, anche le cornamuse erano troppo costose. Non volli la varietà scozzese, ma quella rumena, o turca, siciliana e algerina. Sperimentai diversi disegni, il mio preferito si basava su alcune illustrazioni tratte da una vecchia enciclopedia tedesca del sedicesimo secolo. In quel periodo feci anche un tamburo e un saz con lungo manico e senza tasti (il saz è un liuto della tradizione popolare turca, ndr). Feci anche una versione molto semplificata di hurdy-gurdy (organetto a manovella) basandomi su disegno spagnoli del tredicesimo secolo. Realizzai un Theremin denominato Theremax. da un kit PAIA . Da ultimo sto cercando di imparare qualcosa sulle valvole.

Davide

Some of your tracks recall me the Possible Music of Brian Eno with Jon Hassell (El Centro, for instance) or with Michael Brook, Popol Vuh, Fela Kuti, the first Mattias Wager etc. Shortly, many late Sixities’ and Seventies’ excellent stuff… The Seventies were a great moment for experimentals, of so many real newness also in the trying of new methods and contents. What do you think about experimenters now, in the 21st century (schizoid?) man? Computers seem to have replaced everything (and everybody) else… Notwithstanding the infinite possibilities of just one computer (most of all creating sound for the sound itself with no other content), it looks like a losing human and creative abilities and deeper possibilities and understanding. What do you think about?

Alcuni dei tuoi brani mi rievocano la Possible Music di Brian Eno con Jon Hassell (El Centro, per esempio) o con Michael Brook, Popol Vuh, Fela Kuti, il primo Mattias Wager eccetera. In breve, molte eccellenti cose dei tardi anni ’60 e dei ’70… Grandi momenti quelli per sperimentare, dalle molte novità vere anche nel ricercare nuovi metodi e contenuti. Cosa ne pensi degli sperimentatori oggi, nell’era dell’uomo (schizoide?) del ventunmesimo secolo (cito una nota canzone dei King Crimson, 1969)? I computer pare che abbiano rimpiazzato ogni altra cosa (ed ogni altra persona)… Nonostante le infinite possibilità che offre il possesso di un solo computer (per crearvi per lo più il suono fine a se stesso senz’altro contenuto), sembra come una perdita di umane abilità creative e di più profonde possibilità e comprensione. Cosa ne pensi?

Brendan

Thank you for placing my music in such fine company of those you mention. I think humans are inadvertently accelerating their own evolution if not hastening their own destruction. We will continue to grow more dependant upon computers in keeping up with the demands the progression of modern life will bring in the tornado of future technological developments. Someday our creations may turn around and bite us, and we will have the dilemma of deciding at what point does it become life, a separate thing? And then what?! Maybe it’s really just another way to play out an old story… a reflection of an idea echoing through time over and over… maybe not… I dunno.

Sometimes I worry that we may have surrended our soul to the clock when we allow the machines to takeover the sacred and magical task of articulating time in our popular music. A huge number of people dance to automated beats these days, humans have been replaced with digital perfections… I’ve never heard of a Voudoo or Santaria ceremony were they tried to connect with the Loa and Orisha with a drum machine… It lacks the continuity of human awareness between each beat, the witnessing of the moment as the time is sounded. In tune with their hearts rather than the clock. Modern culture has put all of it’s faith in science and ignores or denys the magical. Maybe it is to prepare humanity for some future development in our bio and techno evolution… or maybe it’ll just snuff itself out… POOF… END OF THE GAME… Time will tell.

Grazie per aver collocato la mia musica nella così bella compagnia da te menzionata. Penso che gli umani stiano inavvertitamente accelerando la propria evoluzione, se non addirittura precipitando la propria distruzione. Continueremo a diventare sempre più dipendenti dai computer per riuscire tenere il ritmo della domanda di progressi nella vita moderna, vi saranno sviluppi turbinosi nella futura tecnologia. Un bel giorno le nostre creazioni si potrebbero rivoltare contro e divorarci, così che ci troveremo davanti al dilemma di decidere da quale punto preciso inizia la vita come cosa a sé da tutto ciò? Eppoi, come? Forse è solo un altro modo di rifare la stessa vecchia storia… Un riflesso che rimbalza e torna come un’eco ancora una volta e di nuovo… Forse no… Non so. A volte mi preoccupa che possiamo arrendere l’anima ai meccanismi di precisione, quando permettiamo alle macchine di prendere il sopravvento sul compito magico e sacro di articolare il tempo nella nostra musica popolare. Un vasto numero di persone oggi danza ai battiti automatizzati, e i percussionisti umani sono stati sostituiti dalla perfezione digitale. Non ho mai udito di una cerimonia Voodoo o del culto di Santeria ove si sia provato a congiungersi a Loa e ad Orisha con una batteria elettronica… Verrebbe meno la continuità della coscienza umana che c’è ad ogni e tra ogni battere, la consapevolizzazione del momento in cui il tempo viene suonato… In accordo con il proprio cuore, piuttosto che con un orologio. La cultura moderna ha riposto tutta la propria fede nella scienza e ignora o nega la dimensione magica. Forse serve a preparare l’umanità a un qualche futuro sviluppo nella nostra evoluzione biologica e tecnologica… o forse si spegnerà tutto come la fiammella di una candela… Poof… Fine del gioco… Chi vivrà, vedrà.

Davide

Only instrumentals? Don’t you ever write something, lyrics, poems or else? What about your tastes in poetry and literature?

Solo musica strumentale? Non scrivi mai qualcosa, testi, poesie od altro? Come sono i tuoi gusti in poesia e letteratura?

Brendan

Well so far nothing I’ve ever written has fallen within my tastes for poetry and literature. I do a non verbal vocalization on “Mumbo Underground”.

Bob Dylan, Jorge Luis Borges, Raymond Chandler, Lin-Chi, Samuel Beckett, Nesrudin.

Beh, non ho mai scritto nulla che potesse anche solo lontanamente avvicinarsi ai miei gusti poetici e letterari. Ho solo fatto una vocalizzazione non verbale in “Mumbo underground”.

Bob Dylan, Jorge Luis Borges, Raymond Chandler, Lin-Chi, Samuel Beckett, Nesrudin.

Davide

How do you compose? It seems as if you were in a sort of meditation in which you create and extemporize on instruments…

Come componi? Sembrerebbe come se tu entrassi in una sorta di meditazione in cui improvvisi e crei con gli strumenti…

Brendan

You guessed it! I listen and play to what I hear. My musical forms are more like water currents or clouds moving in the air, smoke from fire, maybe mountains or hills if I’m going for something more grounded.

Hai indovinato! Io ascolto e suono quel che ascolto. Le mie forme musicali sono più simili a correnti d’acqua o nuvole che si muovono in cielo, fumo nell’aria, forse montagne o colline quando sia più terrenamente fondata.

Davide

You have answered to me to be glad for an interview and such, especially from Italy… Land of so rich a cultural history, you said… Well, thank you, and so I ask to you what do you know and like most from Italy (musically and not only)?

Mi hai risposto dicendoti lieto di fare un’intervista e questo, specialmente, dall’Italia… Terra di così ricca storia culturale, come hai detto… Beh, grazie, e perciò ti domando cosa conosci e cosa più ti piace dell’Italia (musicalmente e non solo)?

Brendan

Well for one thing, Italy is home to a greater variety of bagpipes than any other country. Many Italian pipes have double chanters or melody pipes that appear to descend from aulos of the Greeks or maybe Phoenician double pipes. In the north are some pipes more similar to the Bulgarian type. Some of the region feature lively tambourine accompaniments for dances.

Fellini’s movies are another thing I like about Italy.

Leonardo da Vinci drawings, inventions and paintings. There is so much that Italy has contributed to classical arts.

My parents met and were married in Rome.

The olive oil is very nice too.

Bene, per intanto, l’Italia è patria di una grandissima varietà di cornamuse, più d’ogni altro dove. Molte zampogne hanno doppie canne sonore per la melodia, il che sembra derivare dall’aulos dell’antica Grecia e addirittura da uno analogo strumento fenicio. Nel Nord ve ne sono di più simile al tipo bulgaro. Come accompagnamento alle danze, in alcune regioni vi usano suonare insieme il tamburello.

I film di Fellini sono un’altra cosa che amo dell’Italia.

I disegni di Leonardo da Vinci, i dipinti e le invenzioni. C’è così tanto che l’Italia ha dato come contributo alle arti classiche!

I miei genitori si conobbero e sposarono a Roma.

Anche l’olio d’oliva è veramente ottimo.

Davide

To conclude?

Per concludere?

Brendan

Thank you Davide for allowing me to blubber on about my music instruments and self.

Grazie Davide per avermi permesso di chiacchierare un po’ sulla mia musica, gli strumenti e me stesso.

Davide

Thank thee Brendan, for this interview and for your good music too.

Grazie a te Brendan, per questa intervista e nondimeno per la tua buona musica.

Links

This link has the most tracks…about 20 or so.. (qui potrete scaricare liberamente  una ventina di brani di “Alien Telegraph”).

 

http://www.musicv2.com/artist/alientelegraph

http://stage.vitaminic.it/main/alien_telegraph/all_tracks/

Davide Riccio

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