Intervista a Roberto Petrillo (Raven)
Roberto Petrillo è uno degli editori italiani piu simpatici che io abbia avuto la fortuna di conoscere. E’ uno dei fondatori di Raven, casa editrice attiva gia da qualche anno nel settore e che vede in Munchkin quello che è probabilmente il prodotto di punta. Trovate il sito di Raven all’indirizzo www.raven-distribution.com
Beh, Roberto.. a questo punto inizio a farti le mie domande: ci parli un attimo di te??
Di me non è che ci sia molto da dire, ho (quasi) 36 anni, ho un numero di passioni eccessivo sia per il mio tempo che per il mio portafoglio, e mi appassiono (purtroppo) a quasi ogni cosa. Leggo moltissimo, sfruttando tutto il poco tempo che mi rimane, romanzi, fumetti, manuali e qualunque cosa cartacea. Ogni tanto provo a giocare su PC ma noto che ogni volta perdo un numero di ore di sonno davvero eccessivo, quindi cerco di limitarmi in questo il più possibile… va beh, poi ho una serie di altre passioni passeggere per il telefilm di turno, il film del momento, etc.etc. Divoro fantasy, fantascienza e horror con la stessa voracità, e… e basta parlare di me, non è così interessante!
Qual’e’ il tuo background da giocatore di ruolo? A cosa stai giocando attualmente?
Ho iniziato a giocare a gdr alla tenera età di 13 anni credendo mi stessero invitando ad una partita all’Intellivision… all’inizio pensavo il Master fosse una figura oscura e misteriosa che stava nell’ombra mentre i giocatori si trovavano arroccati su sedie e con un faro in faccia… decisamente non immaginavo cosa mi fosse stato proposto. Da lì in poi è stato un tripudio e un delirio di gioco, AD&D, Marvel Superheroes, Runequest, Cthulhu, Paranoia, KULT, Star Wars (della West End
Games, ovviamente), GIRSA, e qualunque cosa passasse sotto le nostre mani avide. Facevamo i Master a turno, ognuno con la sua campagna e ognuno con i
suoi metodi… un gran periodo, cazzeggiavamo davvero troppo. Negli ultimi anni ho giocato tantissimo anche al Live di Vampiri, con grande soddisfazione… ma ora il tempo è davvero poco. Ora come ora mi sono dovuto limitare per ovvie motivazioni di tempo, ma riesco ancora a giocare e a far giocare una volta a settimana, sebbene spesso purtroppo si salti. Al momento giochiamo ad una versione casereccia di dangioni e dragoni, ma le regole sono parecchio distanti da quelle di
adesso, più vicine forse all’Advanced. Casa mia al momento credo sia la biblioteca ludica del gdr più fornita d’Italia. Lo dico con un misto di orgoglio e sofferenza, se penso a quanto ci ho speso… *sigh*
Ci fai una breve presentazione di Raven???
Semplice, dopo aver lavorato per alcuni anni con Avalon, la catena della ex-Stratelibri, mi sono ritrovato a Bologna, con colui che ora è il mio socio, Paolo Carraro, ultraconosciuto nell’ambiente dei giocatori di storico e di boardgames. Dopo i problemi della Stratelibri, abbiamo deciso di comune accordo di continuare su questa strada (nonostante io fossi fondamentalmente un commercialista, ma non faceva per me) assieme, e abbiamo creato la Raven. Grazie a molti buoni contatti intrapresi subito con l’estero, abbiamo rivitalizzato il mercato qui proponendo il materiale direttamente dalle ditte produttrici.
Ci fai un breve curriculum dei tuoi lavori e dei lavori di Raven?
Umm, dunque. Quando lavoravo per Stratelibri ho scritto spesso per Excalibur, la rivista, e ho anche tradotto stralci qua e là di Vampiri I Secoli Bui, Libro dei Segreti del Narratore, etc. (sebbene non troverete lì il mio nome). Ho anche tradotto completamente Hunters Hunted, manuale per Vampiri La Masquerade, ma la Strate non lo pubblicò mai. Prima di diventare del tutto indipendenti ho collaborato con la 25, traducendo completamente Vampiri La Masquerade, e facendo editing per il Compendio del Narratore, il Libro del Clan Toreador, nonchè Baldur’s Gate il videogioco, Ravenloft Domini del Terrore, e la mia ultima collaborazione è sul Manuale dei Mostri Terza Edizione. Con la Raven abbiamo tradotto e prodotto Munchkin, Munchkin 2 e 3, Munchkin Morde, Star Munchkin, La Casa Stregata, Corridori in Fuga e il nuovissimo Dungeoneer, tutti giochi in scatola non collezionabili. Entro breve usciremo finalmente anche con i nostri giochi di ruolo, MethyrFall, prima ambientazione tutta italiana per il d20 (vedrete che bella!), e KULT, gioco di ruolo horror davvero cattivo che mi piacque sin dalla sua prima edizione per la sua crudezza. Ci sono molti altri progetti in ballo, ma ne parleremo più sensatamente più avanti.
Quale tra di essi consideri il fiore all’occhiello della vostra produzione?
Per motivi evidentissimi (leggi: numero di copie vendute), il fiore all’occhiello è sicuramente Munchkin, di cui siamo fierissimi, e che ci divertiamo come scemi tutte le volte che traduciamo qualcosa di nuovo.
Cosa sta bollendo nel calderone di Raven? Ultimamente state facendo degli annunci importanti, come la traduzione di Kult.
Le nostre collaborazioni con le ditte americane (e non… ma vedrete) sono tantissime, e abbiamo dovuto operare necessariamente una selezione. Stiamo lavorando sulla Leggenda dei 5 Anelli Terza Edizione, Ars Magica e GURPS, sebbene per questi ultimi due non possa ancora dare delle date sicure, e questo per quel che riguarda i giochi di ruolo. I giochi in scatola invece sono tantissimi ancora! Abbiamo un contratto con la Eagle Games che ci dovrebbe portare alla produzione in lingua italiana dei prossimi “Conquest of the Empire” e “Sid Meier’s Pirates!”, splendidi gioconi ricchi di miniature. Avremo ancora “Le Leggende di Camelot”, gioco
di carte e plancia, non collezionabile, e sempre con i disegni di John Kovalic, “Creature & Cultisti!”, gioco per divenire il culto di Cthulhu più bieco e potente. E molti altri ancora, tra cui due giochi completamente nuovi e ideati da ragazzi italiani, che verranno presentati alla Fiera di Essen (due settimane prima di Lucca Comics & Games), che sono “Bad Babiez” e “Charge!”, il primo un gioco divertente su bambini piccoli che rimangono a casa da soli, e il secondo invece un serissimo gioco di strategia e tattiche, storico.
Dicci qualcosa dei progetti homemade di Raven : Methrill Fall e John Doe.
MethyrFall nasce grazie ad alcuni ragazzi che lo hanno creato da zero, e che lo avevano proposto alla Wizards of the Coast nel momento in cui accettavano proposte. Per conoscerli meglio vi propongo di visitare il ns forum oppure il loro sito www.rdice.com. Essendo scritto davvero bene, illustrato altrettanto bene, e coprendo proprio ciò che manca nel nostro panorama ludico, abbiamo accettato di produrlo col sorriso sulle labbra, piuttosto sicuri del suo successo.
John Doe invece è nato proprio da noi, dalla Raven, dopo aver richiesto una collaborazione con l’Eura Editoriale, che ha accettato di buon grado nelle persone di Enzo Marino, direttore responsabile, e degli autori di questo splendido fumetto, Roberto Recchioni e Lorenzo Bartoli. C’è un team che sta lavorando sul gioco di ruolo che probabilmente farà uso delle regole del sistema Chaosium, il d100, e incrociando le dita dovremmo averlo pronto per questa Lucca 2005.
Qual’e’ secondo te la situazione del gioco di ruolo in Italia?
La situazione non è male, sebbene i canali per far conoscere e diffondere il gioco siano stati sino ad ora davvero pochi. Troppa concentrazione sui nomi più famosi che non ha fatto altro che impoverire il panorama. Purtroppo, molti, troppi negozianti non sanno nemmeno cosa sia davvero un gioco di ruolo pur esponendolo sui loro scaffali, e questo di certo non aiuta. Ciò nonostante, credo che la comunità dei giocatori sia in grande crescita, e che stia diventando sempre meno un prodotto di nicchia, come è stato fino a poco tempo fa. I film degli ultimi anni hanno contribuito parecchio alla sua diffusione, sebbene in Italia si sia ancora indietro anni luce. Il fatto che troppo pochi italiani conoscano la lingua inglese, a differenza del resto dell’Europa, è un altro fattore che ha limitato parecchio la diffusione del gioco, ma la mia speranza non è ancora spenta.
E… prevedi cambiamenti?
Sì. La forte spinta ottenuta sino ad ora, e fin troppo sfruttata, è passata nella sua fase discendente, e questo farà scremare molti dei troppi prodotti disponibili (a livello internazionale). In Italia non ce ne renderemo conto granchè, visto che le produzioni nostrane sono così poche, ma di certo questo avrà influenza su ciò che avremo disponibile in futuro. Sono convinto che dopo un’operazione di “ripulisti” che boccerà i prodotti più scarsi e che hanno puntato solo sulla grafica, avremo una nuova ondata di miglioramento.
Quali a tuo giudizio sono i prodotti italiani piu interessanti?
Senza dubbio Sine Requie, e per tutti gli altri posso solo menzionare la prima parte dell’avventura per il Richiamo di Cthulhu, Orient Express, creata con grande attenzione e ricca di materiale davvero bello e utile.
Qual’e’ il miglior gioco a cui tu abbia giocato e perchè?
Ummm, non c’è reale risposta a questa domanda. I giochi hanno qualità differenti tra di loro, e per motivi diversi mi sono divertito con (quasi) ognuno di questi. Posso semmai selezionare una rosa di giochi di ruolo, che sono Cthulhu, Marvel Superheroes, e il vecchio AD&D.
Si riesce a tirare avanti ed a avere guadagni decenti lavorando nel campo dei gdr??
Al momento, no, ma purtroppo questo è vero per la stragrande maggioranza dei settori e dei lavori. Come in ogni altro lavoro, solo il sudore e la professionalità rendono davvero buono un prodotto e ti permettono di guadagnarci qualcosa, ma il periodo è talmente brutto che anche chi vende pane ha difficoltà. Quel che posso dire è che si attendono tempi migliori… per ogni cosa. Ma l’Italia necessita di essere modificata e riorganizzata sin dalle sue fondamenta, un procedimento che (se mai partirà) sconquasserà ogni cosa.
Cosa pensi del sistema D20 ? Alcuni lo vedono come uno squalo, altri come una sorta di primo approccio, altri come il dogma. Tu cosa ne pensi?
Il d20 non è stato male, ma come ogni cosa che viene sfruttata sino all’eccesso, il troppo stroppia e quel che di buono aveva portato ora sta dando effetti negativi.
Ogni sistema di regole è positivo, e il d20 ha molti pregi riguardo a chiarezza ed organicità, ma ha tolto molto all’interpretazione, e questo si ripercuote su ogni altro prodotto e sulla definizione di “gioco di ruolo”. Concludendo, perchè è un discorso che ha molte sfaccettature, e non si può definire in poche parole, il d20 è stata una buona cosa, ma l’uso esagerato che se ne è fatto ne ha calato le qualità.
Come ritieni che le persone comuni vedano il gioco di ruolo??
Ritengo che molte persone “comuni” non abbiano idea di cosa sia un gioco di ruolo, e che quindi non sappiano realmente su cosa si fanno un’opinione.
Cosa consigli a chi vorrebbe iniziare a lavorare in questo campo?
Tanta pazienza e umiltà…
Un ultimo parere da giocatore e non da imprenditore : se un amico ti chiedesse di consigliargli un gdr con cui iniziare cosa gli consiglieresti? E cosa consiglieresti a chi è gia esperto???
Ad un amico consiglierei Cthulhu, ricco di pathos, o il vecchio D&D Basico, piuttosto semplice e che non ti costringe ad un mutuo subito (ma ora non si trova più così facilmente). Agli esperti, non ho consigli da dare, sanno già cosa vogliono. Ma se proprio dovessi dire qualcosa, KULT, Nephilim, o l’Hero System.
Ti faccio un paio di domande anche nel campo boardgame: come sta andando Munchkin in italiano? Novità all’orizzonte? Non solo su Munchkin…
Ah, in parte a questo ho risposto prima, comunque Munchkin sta andando incredibilmente bene, abbiamo esaurito le tirature di Munchkin 2&3 e di Morde, e anche il base si avvia all’esaurimento per la seconda volta in due anni… pazzesco.
E il mercato dei boardgame in generale? Si sta evolvendo o noi italiani siamo ancora fermi al Monopoli?
Tocchi un tasto davvero dolente. In Italia tantissimi credono che Risiko sia il massimo, quando non sanno che il nostro Risiko è una versione _semplificata_ del gioco che tutti invece conoscono fuori dal territorio italiano col nome di Risk. Temo che la strada da fare sia davvero tantissima… l’ignoranza è il male più grande che vedo nel nostro paese. Il mercato del boardgame è fortissimo ovunque… ma non in Italia. Incrociamo le dita per il futuro…
Perchè avete scelto di tradurre Dungeoneer???
Perchè lo abbiamo giocato e ci siamo divertiti da matti. Inoltre, i nostri rapporti con John Nephew, della Atlas Games, sono ottimi e siamo stati contentissimi di far partire questa collaborazione con lui, che in futuro ci porterà anche ad Ars Magica.
L’ultima domanda che ti faccio è forse la piu delicata : quanto è importante nel tuo lavoro il feedback del consumatore? Io ti ho conosciuto sul forum di Raven dove sei decisamente attivo ed i rapporti esistenti tra voi della casa editrice ed i frequentatori del forum sono decisamente buoni.
Beh, personalmente credo che sia estremamente importante. In passato, quando ero solo un consumatore, avrei avuto molto piacere di poter sentire i pareri o poter esprimere la mia opinione direttamente con i produttori. Questo settore non può essere trattato con eccessivo distacco, a differenza di molti altri. Qui o c’è la passione o non c’è, non ci sono vie di mezzo, e se non ci sono persone che la vivono e la passano, tutto il resto conta davvero poco o niente. Finchè un’opinione viene espressa con civiltà e criterio, credo meriti di essere ascoltata, e valutata.
Grazie del tempo, Roberto. In bocca al lupo da parte mia e della redazione di Kult.
Grazie a voi piuttosto! E crepi il lupo! Ciao!
Simone Bonetti