BIANCONIGLIO
“Qualsiasi OvunqueSia”
Il nuovo album dal 15Settembre 2010 da CPSR Records – distribuzione Venus
“Qualsiasi OvunqueSia”
Il nuovo album dal 15Settembre 2010 da CPSR Records – distribuzione Venus
A due annidall’uscita del loro primogenito album “Lo Scatolino Sporco” (C.N.I. –Compagnia Nuove Indye), il Bianconiglio torna con un nuovo figlio, una nuovaetichetta e, soprattutto nuove influenze. Alla loro (non poi così chiara)ispirazione nu-metal di una volta si aggiungono dilatazioni dub e momentipsichedelici, e una grande ricerca del suono, per un crossover totale, ad altotasso di energia, in cui risaltano gli intrecci delle due voci di Clà e Macio,e le loro parole, a volte visionarie, a volte intimiste, a volte semplicementeironiche e con espliciti riferimenti alla realtà di come sia diventato ilnostro paese oggi.
Un altro aspettointeressante del Bianconiglio è l’approccio al live, un vero e proprio show concostumi di scena e visual live ad opera di Giovanni Tutti. Una sorta dicinema-concerto che svela ancora una volta l’insana passione per il crossover,e per l’arte dei miscugli in genere.
La band di Sermide,nella pianura mantovana, ha trascorso questo periodo tra concerti e la ricercadi un nuovo spazio, dopo lo sfratto da parte dell’Enel, che fosse qualcosa dipiù di una semplice sala prove ma un punto di incontro di energie creative.Risolto il problema, ristrutturando radicalmente una vecchia casetta, si sonodedicati alla scrittura di nuove canzoni e hanno registrato questo secondoalbum interamente nella nuova casa; Carlo Cantini, al lavoro anche sul disco diesordio, ha realizzato il mixaggio e il mastering finale presso il DigitubeRecording Studio di Mantova. “Qualsiasi Ovunque Sia” è un titolo che non siriferisce solo alle vicende legate alla loro “casa” e alla voglia di proporrela propria musica e creatività, senza limiti di sorta, o del viaggio dell’animain uno sfondo di continui cambiamenti ed adeguamenti; “Qualsiasi Ovunque Sia” èun disco che vorrebbe parlare di tutto, in un singolo istante del presente,come in una fotografia partendo da tanti piccoli dettagli si può arrivareall’immagine nella sua interezza e nitidezza.
Formazione:
Clà: voce, piano, tastiere
Macio: voce
K: chitarra, voce
Barça: basso
Faio: batteria, percussioni
Giovanni Tutti: multimediali
Clà: voce, piano, tastiere
Macio: voce
K: chitarra, voce
Barça: basso
Faio: batteria, percussioni
Giovanni Tutti: multimediali
Maggiori Informazioni:
www.myspace.com/bianconiglioband
www.facebook.com/bianconiglioband
www.cpsr.it/
www.newmodellabel.com
www.venusdischi.com/
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Davide
Ciao Bianconiglio…
Anzitutto perché visiete dati il nome dell’alter ego anziano della Alice bambina di Lewis Carroll?C’entra anche un po’ con il Bianconiglio di Matrix, quando Neo viene messo difronte alla scelta di tornare alla monotona vita di sempre oppure di cominciareun risveglio che lo condurrà a “scoprire quant’è profonda la tana delBianconiglio“?
Bianconiglio
CiaoDavide grazie per l’intervista. Il nome Bianconiglio è stato scelto perché unpo’ metafora dell’uomo moderno, un essere che vive nella perenne fretta, quellastessa fretta che gli fa pensare che il giorno migliore da vivere sia sempredomani e mai oggi.
Davide
Aproposito di tana del Bianconiglio… “Qualunque ovunque sia” è statoregistrato nella vostra nuova casa-sala prove… a lungo cercata, ristrutturata eattrezzata con le vostre mani… Una bella soddisfazione, direi. Parlateci un po’di questa avventura e di questo luogo.
Bianconiglio
Lasaletta vecchia l’abbiamo persa alla vigilia dell’uscita del primo album.Quella saletta era sul territorio della centrale enel e a seguito di un lungobraccio di ferro fra amministrazioni comunali e centrale alla fine ci siamoandati di mezzo noi che abbiamo dovuto cercarci un’altra sala prove. Fattol’impianto elettrico (tutto noi) fognario, idraulico etc. Poi con i soldi delprimo cd (delle date del primo cd, perché di vendere dei cd oggi non se neparla proprio) ci siamo comprati tutto per l’home recording e abbiamo concepitoe partorito il disco nella casetta di campagna sistemata. La storia per interola si può trovare sul nostro myspace (myspace.com/bianconiglioband) in cui nonci siamo risparmiati nulla…
Davide
C’èuna vostra foto di gruppo in cui appare un sette di fiori: è un sogno che sitraduce in realtà… È la fortuna che premia l’impegno e la tenacia di chi hacreduto saldamente nelle proprie idee ed è riuscito a concretizzare le propriesperanze o a dar vita ad un desiderio?
Bianconiglio
Puòdarsi… certo però che tutto oggi ti rema contro. Locali, etichette, inegozianti di musica. Se hai voglia di suonare oggi è meglio che te la faipassare… Se proprio non riesci a fartela passare allora vuol dire che ti piaceproprio e non hai altra scelta che andare avanti. Riguardo al sette di fiori èuna nostra amica che come altri ragazzi ruota attorno alla casa nuova unaspecie di famiglia allargata un po’ hippy… ecco appunto, un giorno tutti noiinsieme, abbiamo fatto un video di una delle tracce che probabilmente uscirà(dove, non lo sappiamo…forse uscirà dalla finestra..) e ci siamo “customizzati”per l’occasione, lei faceva la carta fortunata… Poi quelle immagini le abbiamousate anche per il booklet.
Davide
Poesiaè pensier che manifesta / E stringe il Vero in simboli profondi… Avetecantato dei testi pregevoli e… poetici. Paul Simon, sminuendosi unpo’ come fa ogni grande, disse che “Le parole delle canzoni sono cosìbanali che appena ci metti un pizzico di intelligenza ti chiamano poeta“…Nell’infinità di modi di creare una commistione fra significato e suono, qual èil vostro metodo per scrivere e per decidere quando una parola, un verso, unintero testo sono quelli giusti?
Bianconiglio
Ilmetodo con il quale si scrive una canzone l’ho sempre paragonato un po’ al fareuna torta… come una ricetta, in cui bisogna organizzare e dosare bene gliingredienti nelle giuste proporzioni. I testi possono nascere in momenti diriflessione sulla propria vita nei luoghi e nei tempi più disparati: inmacchina, di notte a letto qundo i pensieri ti assalgono, in sala prove,possono essere anche spunti di dialoghi di vita vissuta, in bagno. Ecco appuntoil bagno è un luogo fortemente sottovalutato per la creazione e l’ispirazioneartistica. Anche le musiche, i giri, i riff, le sequenze armoniche e melodichenascono spesso in bagno, è un luogo magico in cui sei solo con le tue “cose”.Ovviamente molta musica viene poi organizzata in modo più razionale e menoistintivo nel processo di assemblaggio del materiale che si ha a disposizionein sala prove. Anche la registrazione è molto importate per la creazione in cuisi ha la possibilità di ricontrollare e valutare il tutto, come quando dabambini si trascriveva il temino dalla “brutta” alla bella copia. Tutto puòispirare una canzone, la vita, la poesia, la morte , l’amore, la vecchiaia,anche il nostro paese, di cosa sia diventato oggi. Nell’ultimo disco abbiamoprovato a parlare di tutto senza porci dei freni in nessuna direzione.
Davide
Unamusica, la vostra, che prende energicamente a prestito materiale da vari generimusicali. Cosa rappresenta per voi il fare musica, canzoni?
Bianconiglio
Rappresentala liberazione di qualcosa che sta dentro noi, una specie di parto.
Davide
… Chi è il Johnny, anzi ilJonny dei tanti sogni morti con lui?
Bianconiglio
Iljonny italianizzato alla “ueh jonny” è uno dei tanti possibili ragazzi di 33 diquesto paese. Una specie di giovane eterno che quasi come il caro buon vecchioLeopardi, si scorna ogni giorno con i propri sogni e come tutto questo porti adun’inevitabile rottura con quello che invece è la realtà delle cose. Jonnydecide di spararsi, ma a dire il vero anche questa è una metafora… Rappresentaun andare via. In fondo spararsi non è che la più drastica delle soluzioni perscomparire e mollare tutto, ma a pensarci bene ogni giorno si fa qualcosa dimolto più piccolo di spararsi che comunque è legato all’andare via,all’evadere. Oggi a 33 anni, molte cose (personalmente) che si fannorappresentano un andare via da, un fuggire… anche solo il caffè della mattina.Lo so che è imparagonabile a un suicidio, ma il movente scatenante mi sembracomunque molto simile. Fuggire da.
Davide
Arrogantimaiali governanti… cantate vent’anni dopo “Povera Patria”… nonon cambierà, si che cambierà, vedrai che cambierà cantavascorato, poi più fiducioso Battiato; ma ancora nulla è cambiato in Italia…quanto meno in meglio. O il problema vero è che non possono più cambiare icittadini?
Bianconiglio
Permaiali governanti ci siamo rifatti ad Orwell e alla sua fattoria e di come imaiali (cantando i Pink Floyd se ne vanno spiccando il volo). La gente è semprepiù strana in Italia, abbiamo oltrepassato già da molto l’orlo del tragicomico.Gli ultimi 20 anni di governo e di tv (perché ormai le 2 cose vanno di paripasso, tanto che ormai anche la politica ha assunto le sembianze di un talkshow in cui nulla ormai sembra più reale) ci hanno cambiato il cervello; anchequi per citare Orwell siamo praticamente alle porte del controllo totalesull’individuo prospettato in 1984. La nostra testa sta diventando un enormegrande tv, questo è un po’ anche il senso della copertina di “qualsiasi ovunquesia”, in cui appunto per “qualsiasi ovunque sia” si allude anche a quel mondoin cui le immagini della guerra in Iraq e Walker Texas Ranger vengono messiparadossalmente sullo stesso piano e confuse e impastate insieme in una cosaunica triste e macabra.
Davide
Cos’èper voi l’essere gruppo rock? Quali libertà, ma anche quali regolevi date in particolare? O come disse un poeta vissuto e morto tempo fa aTorino, Arturo Graf, «Chi in un’arte è diventato maestro, può senza dannoscordarsi le regole»?
Bianconiglio
Forseil gioco sta proprio nel fatto che bisogna sempre scordarsi le regole a pattoche poi una volta fatto, si abbia la voglia di ri-ricordarle… È tutto un “e sefacessimo…” e un “però, in quel caso…”.
Davide
Sevi foste incontrati nel 1910 e nel 1810, quale altro tipo di gruppo avrestecostituito e per fare cosa, per raggiungere quali obiettivi anche diversi dallamusica? E se doveste rivedervi nel 2110?
Bianconiglio
Nel1810 avremmo sicuramente fatto i contadini, infatti anche nella casa nuovaabbiamo un orto dove quest’anno abbiamo fatto i peperoni, i peperoncini,melanzane e così via. Nel 1910 mi piacerebbe pensare a noi come un gruppo moltoacustico. Molto… Una specie di ZZ Top in ritorno al futuro. Nel 2110 (non lo sonemmeno scrivere duemilacentodieci) non so proprio cosa immaginare, forse nonmi immagino nemmeno un mondo fatto come quello di oggi, quindi fatico aipotizzare come saranno le persone. Al posto del computer di oggi per farmusica (il cosiddetto “fate dell’elettronica?”) si suonerà direttamente con lamente, semplicemente pensando (“fate della mental?”). No dell’heavy mental.
Davide
Com’èavvenuto l’incontro con la New Model Label? Per contro vi chiedo di raccontarele due più significative vicende, una nel bene, l’altra nel male, sullo statodell’arte dei discografici italiani.
Bianconiglio
Cisiamo incontrati con Govind di New Model Label un po’ per via della grandevicinanza, siamo entrambi praticamente di Ferrara; e un po’ perché mandavamo ingiro tantissime proposte di collaborazione e Govind ha avuto fin da subitovoglia di lavorare con noi e una grande disponibilità, che è merce assai raraoggi. Davvero cosa rara.
Ci sono tante facce di una stessa medaglia che impera moltospesso: la superficialità. Da un lato i talent show (anche la politica in fondoè un po’ un talent show anche se non c’entra) per 2 mesi di gloria quando vabene, da un lato la scena indipendente (che suona bene come parola anche se poifunziona nei grandi agglomerati urbani, di fatto in campagna molte realtàrestano di fatto sconosciute ai più e i locali si prendono in programmazione latribute band di Ligabue) che poi sarà indipendente per la produzione ma che difatto poi di pluralista ha poco, da un altro ancora tutta la realtà emergente(almeno questa è molto variegata) ma che poi si scontra con molte cose, come adesempio il fatto che molti concorsi per band emergenti non li puoi fare perchènon devi essere sotto contratto o non devi mai avere pubblicato nulla; come sechi, solo per aver pubblicato dei cd, sia implicito che viva solo di quello,mentre il più delle volte non è assolutamente così, di fatto è ancora unemergente e come tale ha bisogno ancora di tutta una serie di iniziative pervenir fuori dal nulla. Sto parlando appunto di superficialità come dicevoall’inizio nel trattare la realtà del mondo musica in tutti i suoi aspetti. Poiil panorama musicale è fatto di tante altre cose anche, va dai negozianti dimusica (una delle categorie più gentili del mondo del commercio), ai dirigentidelle etichette discografiche (che se li chiami al cellulare per cercarlispesso fai loro un dispetto…”ma questo mi cerca, ma che vuole?”), amolti musicisti in sé che molte volte pensano di essere dei premi nobel e poial sabato in discoteca li trovi a fare il ballo del qua qua e a fare deidiscorsi così qualunquisti che nemmeno dal parrucchiere trovi di peggio. Pernon parlare del Bianconiglio che spesso se la tira anche lui unmucchio…
Davide
Citazioneda uno dei più grandi film di uno dei più grandi registi che amate: Ci sonogià troppe cose superflue al mondo, non è il caso di aggiungere altro disordineal disordine… No, mi creda, non abbia né nostalgia né rimorsi, distruggere èmeglio che creare quando non si creano le poche cose necessarie. E poi, c’èqualcosa di così chiaro e giusto al mondo che abbia il diritto di vivere?…Siamo soffocati dalle parole, dalle immagini, dai suoni che non hanno ragionedi vita, che vengono dal vuoto e vanno verso il vuoto. A un artista, veramentedegno di questo nome, non bisognerebbe chiedere che quest’atto di lealtà:educarsi al silenzio. Ricorda l’elogio di Mallarmé alla pagina bianca? e diRimbaud? …Se non si può avere il tutto, il nulla è la vera perfezione.
Unintellettuale in 8½ cerca di interpretare in modo organico leintuizioni di Guido Anselmi… e quindi vi chiedo come alternate il processocreativo a quello distruttivo, come cioè gestite entrambi nella composizione?
Bianconiglio
Questaè difficile… anche se fai una pausa da 2/4 in mezzo alla battuta in una canzoneè un processo distruttivo.. o è costruttivo? Mah…
Comunqueil processo creativo e distruttivo devono essere complementari, entrambi devonoesserci sempre, altrimenti muore la capacità critica e tutto si assottigliasolo a un banale “fare”.
Davide
Comedescrivereste il vostro “look” (parola diventata ormai stranamente desueta)…Che tipo di costumi usate per i vostri concerti e per comunicare cosa?
Bianconiglio
Civestiamo con dei frac, il disco prima avevamo delle tute da uomini radioattivi.Il frac ce l’avevamo in testa già da un po di tempo e alla fine ce li siamofatti fare. Quello che comunica non si sa, però sta bene addosso… a volte anchesolo l’estetica può dire qualcosa, o se proprio non la dice concretamente lalascia immaginare.
Davide
“Ètardi, è tardi!”… esclamava il Bianconiglio… Per cosa ormai secondo voi èdavvero troppo tardi nel mondo?
Bianconiglio
È tardiper la razza umana. Tardi per capire (o far capire) che si potrebbe vivere inmodo diverso da questo. Non è tutta così la razza umana, ma ci sono alcuniesponenti (spesso i più potenti) che hanno la capacità di mandare tutto aputtane. E lo faranno, ne abbiamo ogni giorno la prova.
Davide
Prossimamente?Progetti?
Bianconiglio
Allorasicuro una vacanza a Malta di 3 giorni in ostello. Poi suoniamo a Fidenza (PR)al mitico Arcitaun che spero non chiuderanno come si dice (anche lì una storiadi amministrazioni comunali e gente che manda a puttane cose) il 5 novembre coni nostri amici 36stanze e Deportivo LB. Poi una data a Sermide (MN) il 27novembre al Minimo storico per celebrare i quasi 10 anni di vita delbianconiglio. Il prossimo figlio quasi sicuramente non sarà un album, ma unlungometraggio di Giovanni Luppi che avremo l’onore e l’opportunità disonorizzare, come già abbiamo potuto sperimentare in passato al festival divideoarte di Ferrara. L’importante in fondo non è mai il prodotto. Ma ilprocesso, è quello che fa crescere.