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Poliuretano

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POLIURETANO
(Paolo Mascheri – Pendragon)

"…Poi Cinzia si alza e prende da sopra la credenza una confezione di Tartufone Motta. La poggia sopra il tavolino che traballa, la apre e ci fa: Ragazzi è per voi, sentitene una fetta!" Io e Luca ne tagliamo due fette e iniziamo a mangiare. Luca le fa:" Cinzia l’hai portato te, sentine un po’!"
"No, mi dispiace, sono a dieta, l’estate è vicina."…Prima di andarmene ringrazio Cinzia che è stato un piacere conoscerla e la ringrazio del Tartufone…Cinzia è morta due settimane fa…avrebbe potuto mangiarsi anche tutto il Tartufone tanto all’estate non c’è mai arrivata. Uno scontro frontale con un tir le ha rotto l’osso del collo in due. La morte di Cinzia non c’entra niente ma la mia depressione è sempre peggiore…"

Paolo Mascheri ha scritto un libro di racconti dove le merci, il dolore e la morte si incrociano, si mischiano, creando effetti devastanti, commoventi, indimenticabili, comici.
Sono racconti ma si potrebbero immaginare e leggere facilmente come un insieme, un romanzo di formazione contemporaneo e crudelissimo, che il contemporaneo lo guarda e lo vomita sulla carta:
" Domani faccio venticinque anni, Mamma , regalami un’iniezione di botulino che mi paralizzi la faccia. Un mutuo a tasso agevolato che mi renda più produttivo. Una storia che mi faccia vendere trecentomila copie e anche il culo. Un villaggio turistico e la sua gioia surgelata. Una liposuzione che risalti gli addominali. Mamma, regalami l’atomica"
Nei racconti di Mascheri si sente una formazione solida che non ha trascurato i feticci del nostro contemporaneo sempre più rapido, frantumato, diviso, forse ferito. Ci sono merci e medicinali, video porno, la Ceres e la dieta del melone, c’è la tecnologia,ci sono televendite e realtà show, ci sono classi sociali non ben definite e genitori che dovrebbero tacere e forse morire, c’è l’autore( a pag 107) che entra nel libro con nome e cognome , c’è un discount meraviglioso raccontato con grande poesia e con un linguaggio di potenza espressiva inusuale in un esordiente, ci sono frustrazioni raccontate con attenzione e ironia e c’è un bisogno d’amore mai apertamente svelato che permea ogni pagina . Il libro non è scevro di qualche ingenuità, di piccole forzature che VOGLIONO PROPRIO portarlo nella direzione che ho appena descritto, ma sono sicura che l’autore, in procinto tra l’altro di uscire con un bel racconto nell’antologia "Semi di fico d’india:due bracciate nella nuova scrittura italiana", edita da Nuova Dimensione, a cura di Marco Nardini, con un suo racconto e altri di Michele Monina, Nicola Lagioia, Nardini, Bosonetto, Morozzi, Presciuttini, Dadati. , saprà capire presto che la scrittura prende le sue direzioni da sola. Ci va. Sa cosa fare, non abbiamo bisogno di indirizzarla perché esce dalle nostre viscere, dalle storie che viviamo, guardiamo, rubiamo e immaginiamo, e la sua matrice espressiva non ha bisogno di alcuna forzatura: sono convinta che con un po’ di tempo mascheri diventerà una voce ancora più potente, sicuramente da tenere d’occhio.

Francesca Mazzucato

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