Autori: Tobias Goslar e Roland Goslar
Editore: Kronberger Spiele (www.kronberger-spiele.de)
L’immagine sulla scatola di questo gioco evoca immediatamente l’idea di una regione inesplorata, ma i giocatori che si apprestano ad entrare in questa Valle Perduta non sono esploratori amanti della natura, sono spinti da un’ideale molto più terreno: sono cercatori d’oro!
Aprendo la scatola non si trova alcuna plancia, ma una infinità di tessere e pedine, sono veramente tante e differenti tra loro, per cui ci vuole un attimo per assimilarne tutte le tipologie, la grafica è quasi artigianale (sembrano disegnati a mano) ma si adatta benissimo allo spirito "pionieristico" del gioco.
Il primo pezzo della mappa rappresenta una cascata con ai piedi un emporio, dal quale partono le pedine dei giocatori nella loro corsa all’oro. Durante il proprio turno i giocatori possono muovere lungo i bordi dei triangoli che compongono la mappa: se i giocatori arrivano ad un bordo esterno, viene pescato uno dei pezzi a losanga1 da una delle due pile di pezzi a disposizione, a seconda che si scelga di esplorare lungo il fiume oppure nell’entroterra; si continua a pescare finché è stato scoperto tutto il territorio intorno alla pedina del giocatore. Ogni losanga può riportare al centro un simbolo particolare, corrispondente ad uno o più contrassegni che vanno posti al centro della losanga. Possono essere pepite da raccogliere nel fiume o con una miniera, animali o oggetti speciali; oltre a questi, se la zona riporta un bosco si potrà raccogliere legname, mentre un simbolo di un pesce nel fiume indica la possibilità di pescare.
Nel proprio turno, dopo aver effettuato un movimento, che sarà di due spazi se lungo il fiume o uno spazio solo nell’entroterra, a meno di oggetti speciali, ogni giocatore potrà effettuare una azione, come raccogliere cibo e legname, oppure costruire una rete per i pesci o una miniera per estrarre l’oro. In generale, ogni azione può essere portata a termine spendendo un certo numero di risorse come attrezzi, legname o cibo, e tutti i costi sono riepilogati in una scheda riassuntiva che conviene tenere a portata di mano, oltre ad una queste azioni, se si consuma un gettone whisky2 si può effettuare una seconda azione, magari per sfruttare una opportunità che si è venuta a creare prima degli altri giocatori. Sì, perché non c’è il concetto di proprietà, e una miniera che avete appena terminato di costruire può essere immediatamente sfruttata da un altro giocatore nel suo turno, per cui siete avvisati, state attenti a non costruire cose che avvantaggiano gli altri giocatori più di quanto avvantaggino voi.
Ogni giocatore ha una scheda che riporta vari quadretti che andranno a contenere gli oggetti trasportati, con una zona per le materie prime (con la possibilità di espanderla se si acquista un carro), una per gli oggetti speciali e una per le pepite raccolte. Questo accorgimento ricorda "l’inventario" di certi giochi per PC ed è studiato molto bene dato che costringe ad una accorta pianificazione dei propri movimenti, per evitare di rimanere senza risorse nel momento più opportuno e dover ritornare all’emporio abbandonando la miniera appena scavata. All’emporio possono essere comprati molti oggetti differenti, come attrezzi, whisky, canoe, carri, cavalli, casse di dinamite o setacci, pagandoli con le prime pepite raccolte.
Lo scopo del gioco è quello di raccogliere più pepite degli altri giocatori, le pepite possono essere trovate nel fiume (una o due pepite per contrassegno verde) o in miniera (tre o quattro pepite per contrassegno grigio). Quando un giocatore ha dieci contrassegni (ricordate, contrassegni non pepite) può tornare all’emporio e dichiarare la partita conclusa, a questo punto si conteggiano le pepite e chi ne ha raccolte di più vince, ricordatevi che i contrassegni pepita vanno tenuti nascosti agli occhi degli altri giocatori ed è visibile solo il colore, per cui si può avere solo una vaga idea di quante pepite abbiano gli altri.
Il gioco può però finire anche in un altro modo, quando viene piazzato l’ultima losanga del fiume, allora viene piazzato anche un contrassegno triangolare che rappresenta la sua sorgente. Qui viene messa una pedina bianca che indica il punto in cui il fiume diventa ghiacciato, e viene spostata tirando un dado alla fine di ogni turno; quando il ghiaccio arriva fino alla cascata, allora la partita termina, e si conteggia chi ha il maggior numero di pepite.
Un’altra particolarità della mappa sono le tessere triangolari, che vanno piazzate quando con la disposizione della losanga si formano dei "buchi" che non possono essere riempiti con tessere normali, a questo punto se ne piazza uno di questi, che contengono sempre luoghi particolari, come un secondo emporio, una grotta che "produce" continuamente animali o un laghetto pieno di pesci e pepite; di queste tessere speciali non ne vengono giocate più di due o tre per partita e quindi contribuiscono alla varietà del gioco.
L’unico cruccio che si avverte giocando è la brevità della partita, che non dura più di un ora, un ora e mezza e di solito arriva ad un punto in cui sembra che ci sia ancora molto da fare. Questo fatto è positivo sia perché il gioco non impegna a lungo, sia perché lascia la voglia di fare un’altra partita; infatti uno dei punti molto positivi di questo gioco è che si possono tentare strade molto diverse, data anche la brevità della partita non si fanno più di uno o due viaggi all’emporio e la decisione se comprare un cavallo o una canoa cambia drasticamente lo svolgersi della partita; per cui c’è sempre il desiderio di fare un’altra partita e tentare di cambiare la strategia per cercarne una migliore.
C’è anche una buona dose di fortuna in questo gioco, dato che se si scoprono due miniere vicine, e si ha appena comprato la cassa di dinamite all’emporio, si riesce a prendere un buon margine di vantaggio se si riesce a tenere lontano gli altri giocatori (no, non ci si può sparare tra cercatori).
Il gioco è consigliato per tre o quattro giocatori, ma può essere giocato anche in due, anche se in questo caso c’è scarsa interazione dato che il territorio è abbastanza vasto per muoversi in completa solitudine per tutto lo svolgersi della partita.
Questa casa editrice non è molto conosciuta, ma ha prodotto buoni giochi sempre basati sul concetto di tessera a losanga, purtroppo questo fa si che Lost Valley non sia molto diffuso, ma se vi capita di vederlo in uno scaffale o in un sito che fa vendita on-line, allora sappiate che è un ottimo prodotto, che vi farà passare qualche ora in allegria ed è molto appetibile anche da chi ha giocato solo giochi per computer.
1
2
Lost Valley
gioco per 3-4 persone
Andrea Nini
Ovvero un rombo, due triangoli equilateri uniti lungo un lato.
Ricordatevi che questo è un gioco, nella realtà una bottiglia di whisky non vi fa lavorare di più, ma sortisce l’effetto contrario.