Modena
Domenica 11, ore 14.02
Eccomi qui, mentre mi accingo ad installare il gioco di X-Files, ultima produzione della Fox Interactive, sotto etichetta Electronic Arts. Aperta la scatola mi ritrovo davanti ad una piccola scatola, aperta la quale trovo 7 cd contenuti ognuno in piccole cartelle come quelle degli schedari, e il manuale d’istruzioni di ben 32 pagine. Iniziando a leggerlo scopro che è possibile fare un’installazione completa… ben 3 giga e mezzo di (X-)file1! Decido, considerato il fatto che ho un hard-disk da 6.5 Giga vuoto, di optare per questa installazione, evitando così di dover cambiare in continuazione il cd durante il gioco. Nonostante lo stesso programma d’installazione non riesca a riconoscere lo spazio libero sull’hard disk (un limite descritto nel file readme del gioco) e qualche messaggio di sovrascrittura di un file del gioco, messomi dal primo cd e che verrà continuamente ingrandito2 tutto procede a gonfie vele.
Modena
Domenica 11 – circa una mezzora dopo…
Bene, è finita l’installazione, leggo in fretta il README nel quale trovo notizie su come è stato fatto il gioco e mi preparo a schiacciare quella X che mi porterà dentro il telefilm che ha scatenato più scalpore degli ultimi anni3. Non so bene cosa mi aspetterà, ma so che la mia vita non sarà più quella di prima… ma soprattutto so che non mi potrò fidare di nessuno4…
Ecco così si potrebbe iniziare una buona recensione… se non fosse che mantenere questa struttura narrativa sarebbe alquanto noiosa da scrivere… per cui ritorno alla normalità e veniamo alla recensione.
Il tutto inizia nel più classico dei telefilm di X-Files: i nostri errori si fermano nelle vicinanze di un magazzino portuale, in una giornata marcatamente uggiosa… Entrano scassinando un lucchetto e iniziano a perquisirlo, quando vengono sorpresi la un paio di uomini con mitra. I nostri si riparano dietro delle casse, ma Scully è ferita. Ad un tratto una luce fortissima e bianca, poi il silenzio… Mulder si alza da dietro la cassa e la camera fa un primo piano del suo volto…
TARAATADAAAN… parte la classica sigla che spezza la trama aumentando la tensione…
Quel che succede dopo non ve lo racconto. Vi dico solo che come Agente del FBI di Seattle5, Craig Willmore, verrete incaricati dal vostro superiore e dal Vice Direttore Skinner a cercare e trovare gli Agenti Speciali Scully e Mulder, scomparsi. Avrete pochi indizi all’inizio, ma molti strumenti con i quali interagire. Tra la vostra dotazione di strumenti infatti troviamo:
il classico distintivo, pistola e manette, un PDA6 e un cellulare7 più gli altri classici (fotocamera digitale, chiave universale, kit di prove, binocolo, torcia elettrica, occhiali a raggi infrarossi per la vista notturna), che funzionano sempre e che piano piano assumeranno un ruolo importante in alcune fasi della storia. Oltre a questo materiale che avrete sempre nel vostro inventario, potrete usufruire degli archivi del FBI, tramite il computer del vostro ufficio o quello di casa8 avendo così accesso a numerose fonti d’informazione. Tutto questo materiale ovviamente è tenuto assieme da una trama che è nel più classico stile X-files. Aspettatevi quindi: complotti, tradimenti, sparatorie, ufo e alieni, radiazioni e depistamenti e tutto l’immaginabile, perché qui c’è!
Ma come è strutturato il gioco? È una classica adventure investigativa dove il giocatore interrogando le persone dovrà raccogliere tracce e farsi un’idea di quello che è accaduto agli agenti Scully e Mulder.
Qual’è il grado d’interattività? Beh, diciamo subito che durante gli interrogatori delle persone alle volte dobbiamo seguire le domande9 scritte nelle apposite finestre. Ma in alcune situazioni siamo tenuti ad esternare il nostro stato d’animo rispetto una determinata situazione e questo influirà sull’andamento del gioco10.
Le opzioni di gioco sono molte e variegate: a partire dal grado di difficoltà fino ad arrivare al suono 3D (per un maggiore coinvolgimento), all’attivazione di messaggi subliminali11!
Devo dire che X-File The Game è veramente ben fatto: le parti filmate12 non sono intrusive ma fanno da elemento integrante e creano quell’atmosfera classica di X-files, come peraltro fa la musica di Mark Snow che aumenta di tono nei momenti più salienti della storia.
Ancora, nelle opzioni è previsto un aiuto che se attivato, vi fornirà indicazioni visive delle azioni da compiere o dei luoghi od oggetti da osservare attentamente o con i quali potrete interagire proseguendo nella vicenda. Quando in una locazione ci sarà qualcosa da fare un pallino blu nell’angolo superiore destro dello schermo si illuminerà e se cliccato vi fornirà l’aiuto che vi sbloccherà sicuramente da una situazione. Se l’aiuto consiste in una azione da fare, comparirà in basso a destra un’immagine. Passandoci sopra con il cursore attiverete un filmato relativo all’azione che dovrete compiere in questa locazione. Cliccando su questa immagine/filmato, compierete automaticamente13 l’azione. Attenzione però a non farvi sciupare la storia dagli aiuti, rischiereste di finire l’avventura in poche ore. Potrete comunque tenere attiva l’opzione e ricorrervi in locazioni difficili o nei momenti di "buio infinito". Questa opzione dell’aiuto è stata comunque veramente ben implementata, così come il VirtualCinema 3.0, che finalmente rende possibile il cinema virtuale. Questi unito al sistema QuickTime 3.0 rendono il gioco molto avvincente, per un gioco che cade nella cosidetta categoria di cinema interattivo. Comunque, tornando alle situazioni del gioco, questa è sì un adventure, nella quale vi dovrete spostare tra le varie locazioni a suon di mouse, un po’ come in Myst, ma ci saranno anche momenti in cui la vostra prontezza di riflessi sarà messa a dura prova14. Ovviamanente se rimarrete uccisi vederete alcune delle sequenze di morte o di fine del gioco più o meno x-filiane15 e avrete poi la possibilità di ripartire da alcuni momenti prima del fattaccio o di caricare una delle 316 posizioni che avevate salvato precedentemente.
Che dirvi di più? Il gioco è tradotto in Italiano17, il doppiaggio degli attori è ben eseguito, con tutte le voci che ben conosciamo al loro posto18 – questo ci coinvolge ancora di più.
Che dire ancora? Usate tutte le vostre cellule grigie e gli strumenti a cui avete accesso e ricordatevi il motto:
The Truth Is Out There20
… e la recensione potrebbe finire così… o fose no…
Modena
Domenica 11 – ora imprecisata…
Accidenti devo andare a letto un vero peccato, ma se non voglio ridurmi ad uno zombie sarà il caso che stacchi la spina…
Ben fatto, Chris…
e ora un piccolo making of tratto dal file readme del gioco21.
Giovanni Strammiello
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Tutti i filmati sono stati girati su Digital Betacam utilizzando una videocamera digitale sperimentale della Sony. I filmati sono stati catturati su svariati Power Macintosh utilizzando Media100 e Premiere con qualità broadcast a 640×480, 24 bit, 5,5 Mb/s. Per l’editing e per gli effetti speciali sono stati utilizzati Premiere, After Effects e Media Paint. I filmati sono stati ritagliati e compressi utilizzando MediaCleanerPro. L’output del filmato finale e dei fotogrammi è stato eseguito come filmato QuickTime a 600×240, a 24 bit, da 15 a 30 fps, compresso utilizzando CinepakPro e le tecnologie JPEG. I sottotitoli sono stati applicati con la tecnologia QuickTime.
Tutto il sonoro è stato registrato a 44,1kHz in modalità stereo a 16 bit. Il sonoro è stato miscelato nel filmato finale in modalità 16 bit a 22,05 kHz e 44,1 kHz, con codifica Dolby Surround e la traccia è stata elaborata con la compressione IMA 4:1. La colonna sonora e gli effetti sonori sono in modalità stereo 16 bit a 22,05 kHz e 44,1 kHz e compressi con tecnologia IMA.
Le immagini sono costituite da PITC a 24 bit con compressione JPEG, PICT a 24 bit con trasparenza blu chroma-key e PICT a 32 bit con canali alpha a 8 bit. Le immagini sono state create e modificate utilizzando PhotoShop e Debabelizer.
Il gioco The X-Files è stato sviluppato utilizzando la tecnologia multipiattaforma della HyperBole Studios. La programmazione è stata eseguita in Visual C++ e CodeWarrior. Sono stati utilizzati i seguenti strumenti di sviluppo: SourceSafe, BoundsChecker, SmartHeap, PC-Lint e HiProf. La tecnologia VirtualCinema di riproduzione dei filmati, dell’audio e delle immagini è basata su QuickTime 3.0, DirectDraw e DrawSprocket. La logica di gioco e l’architettura di salvataggio del gioco è stata memorizzata tramite la tecnologia di database orientato agli oggetti NeoLogic.
Tutti i marchi sono di proprietà dei rispettivi detentori.
X-Files: il gioco
scusate, ma non sapevo resistere alla facile battuta… scusatemi ancora
o sovrascritto dai cd successivi – per cui decido di sovrascrivere e di non essere più avvisato…
in buona compagnia di E.R., N.Y.P.D …
TrustNo1
un omaggio a zio Bill?
Personal Digital Assistant – un assistente personale digitale, cioè un o di quei palmari che si stanno diffondendo adesso…
e iniziamo a parlare della pubblicità presente nel gioco: come avrete capito il buon Chris ha raccolto soldi anche grazie a questi gingilli di marca che poi appaiono nell’avventura… le case coinvolte avranno pensato: «chissà forse ne venderemo di più dopo che le persone avranno giocato al gioco…» devo dire comunque che come nei giochi di corsa, questa pubblicità non è del tutto fastidiosa e quindi ben venga se può permettere poi al giocatore di spendere meno nell’acquisto di un gioco… cosa che non so quanto possa valere visto il prezzo di questo gioco… ma comunque a me non ha dato fastidio… vedete un po’ voi…
sempre se riuscirete a indovinare/ricordare la password – ma non proccupatevi qualche indizio c’è sempre…
alle volte vanno fatte tutte, alle volte va fatta quella giusta se si vuole proseguire nel gioco
o almeno così credo…
che secondo quanto dice il manuale: «[…] dovrebbero rafforzare le qualità psicologiche prevalenti nella singola personalità di un agente e del suo stile investigativo.» … All’inizio le ho tenute abilitate anch’io, e mentre giocavo vedevo delle scritte che flashavano nello schermo di gioco… infastiditio dal non riuscire a leggerne neanche una le ho tolte… ok erano subliminali, ma nel manuale si dice che influiscono sull’agente, cioé sul nostro alter-ego elettronico… Ma siamo noi a vederle… Questa è un’opzione veramente carina, per i fanatici dell’occulto e cose simili… Io, per non correre rischi del tipo: mi sveglio domattina e mi ritrovo in mezzo ad un campo senza un rene, oppure mi sveglio in una qualche prigione con l’accusa di omicidio, o pensato bene di disattivare tale opzione… ok forse sono paranoico ma meglio così e coscente che come vi ho descritto 2 righe fa… potrebbe anche essere solo pubblicità subliminale, ma ehi non permettiamo alle major di giocare con i nostri cervelli e soprattutto i nostri conti in banca 🙂
girate in alcune location degli episodi di X-files, creando così un deja-vu nel giocatore, che se assiduo fans della serie, si sentirà coinvolto maggiormente).
della serie non so cosa sto facendo, ma è tutto così carino e automatico che quasi quasi clicco
ciò succederà ad esempio durante un’irruzione, o quando dovrete salvarvi da… beh avevo detto che non vi avrei detto molto di più e mantengo la promessa!
la mia preferita ha a che fare con delle ossa…
solo 3, ma potrete agilemente copiarle in una sottocartella e tenerle tutte lì nel caso abbiate la mania di salvare ogni qualvolta succede qualcosa di insolito
anche se alcuni elementi che non servono alla risoluzione del caso sono stati lasciati in Inglese, togliendo a chi non conosce questa lingua una parte di atmosfera e di costruzione psicologica che il creatore aveva dato ai personaggi di questa avventura: ad esempio il racconto che il nostro personaggio aveva spedito ad una casa editoriale e che non era stato accettato o i suoi scritti nel diario personale… incredibile come in tutta questa teconologia ci sia ancora un Agente che ha un diario personale scritto a mano, quando perfino Scully fa uso di un notebook…
caliamo invece un velo pietoso sui messaggi automatici19 del telefonino… a meno che anche questo non sia un riferimento sarcastico ai messaggi delle segreterie telefoniche automatiche…
uno dei quali non è stato neanche tradotto
la verità è la fuori
Alcune informazioni tecniche X per i patiti di computer o per gli utenti più curiosi: