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La Signora del Vuoto.
non è di questo mondo.
Ella vive nel suo mondo,
dove l’uomo è uno straniero
e la terra non esiste
ed il tempo non importa.
Ella è bella e seducente,
che più bella non saprei,
ma non ha rispetto alcuno per
chi non è come lei.
Quando entri nel suo mondo,
lei ti avvolge in un abbraccio,
e un’infinità di mani
ella posa su di te,
mentre cerca con le stesse
la più piccola incertezza,
e ti entra dentro al cuore
per capire come sei.
Tu con lei non puoi mentire,
lei già sa tutto di te,
o la affronti con coraggio,
o ella riderà di te.
Se sei teso e non la guidi,
se tu lasci il gioco a lei,
ti farà girar la testa,
suo zimbello tu sarai…
Se la guardi dentro agli occhi,
e la stringi forte a te,
se la guidi in questa danza
e sicuro sei di te,
lei sconfitta sarà tua,
e tu avrai tutto di lei:
si concederà al tuo corpo,
ed allora sentirai
il piacere di volare
sul suo corpo e
accarezzare
la sua pelle e poi godere
in un estasi di gioia
del tuo essere con essa
un tutt’uno universale,
mentre il mondo sta a guardare
ed il tempo ha il batticuore…
…fino a quando una maniglia
tu costretto tirerai,
ed allora nel tuo mondo
vincitore tornerai,
con l’ebrezza di un minuto
che una vita ha chiuso in sé,
un minuto di un piacere,
che così altro non c’è.
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Con questa poesia ringrazio Corrado, Simonetta e Cisco per avermi insegnato a volare, e il Dio dei Cieli per avermi concesso l’onore di occupare il suo posto in più di un’occasione…
Giovedì, 13 Agosto 1998
La Signora del Vuoto
Fabrizio Cerfogli