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SAMPRAS Extreme Tennis

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SAMPRAS Extreme Tennis

Orami è primavera, gli uccellini cinguettano, le piante sono in fiore, …. Insomma ognuno di noi, come la natura, si risveglia, abbandona le proprie case e non è più rintracciabile da nessuno, viste le splendide giornate che stanno accompagnando questi ultimi giorni d’inverno (tra l’altro, mentre sto scrivendo, vedo fuori dalla finestra un tempo terribile… ma vuoi vedere che porto una sfiga della madonna?).
Ma torniamo a noi: dopo un mesetto passato a leggere l’ultimo numero di Kult Underground, rieccoci al consueto appuntamento con la recensione di un gioco PlayStation, che questa volta sarà dedicata ad un videogame sportivo, e più in particolare, come avrete già notato dal nome, al gioco del tennis.
Sono in commercio diverse simulazioni di tennis, ma a detta di tutti questa è ancora la migliore in assoluto, sebbene il gioco non sia proprio recentissimo (ha comunque qualche mese di vita).
La trama è sempre la stessa: filmato di presentazione all’inizio (tra l’altro uno dei migliori che abbia mai visto, per qualità e per fluidità delle immagini, che ritraggono Pete Sampras in azione, in parallelo ad una partita di tennis degli anni ’30), menu principale dove si può scegliere la modalità di gioco (amichevole, torneo, circuito) e dove si può entrare alle classiche opzioni, tra le quali spiccano la possibilità di giocare in doppio e di scegliere il tipo di terreno, nonché quella di poter connettere fino a 4 joypad per passare ore e ore in un doppio a quattro giocatori umani (occore però dotarsi di un multi-tap, che quadruplica la porta del joypad presente sulla console); è possibile salvare il proprio giocatore sulla classica memory card (1 blocco), mentre per lo svolgimento di un torneo è previsto anche il classico metodo a password.
E’ possibile scegliere l’ambiente di gioco tra una serie di campi diversi e selezionare il giocatore con le caratteristiche volute; dopo tutta questa serie di passi, eccoci finalmente sul campo centrale: il gioco è realizzato interamente in 3D, i personaggi sono quindi un po’ spigolosi, ma tutto sommato si presentano bene; si può scegliere la visuale di gioco tra una serie di inquadrature standard, alcune spettacolari ma praticamente inutilizzabili, altre molto più standard (come la classica vista da dietro il giocatore). Da notare la spendida visuale in prima persona, che simula perfettamente una partita reale! (immaginate un Quake con una racchetta in mano!).
La gamma di colpi a disposizione è davvero completa, con la possibilità di 3 tipi diversi di battuta (dalla più debole alla più micidiale), a vari colpi di dritto e di rovescio, ….. insomma, come simulazione ci siamo proprio, senza contare l’intelligienza artificale del computer, che è veramente notevole. Altra chicca del gioco sono i replay, proposti solamente nelle fasi di gioco più dubbie o spettacolari, che sono relizzati in grafica 3D in alta risoluzione … uno spettacolo per gli occhi, peccato solo che il gioco, per motivi di velocità, sia in bassa risoluzione; è stupendo perché, ogni volta che si gioca e si dice ‘Cavolo, questa era dentro, vorrei proprio rivederla’, ecco che la Playstation ci propone il replay, quasi sentisse le nostre imprecazioni … incredibile!
A conti fatti, quindi, un ottimo gioco, forse non perfetto dal punto di vista grafico, ma comunque giocabilissimo e con una curva di gioco molto alta (alla fine è questo che conta, perché se ho un gioco con una grafica mirabolante, ma che dopo due giorni è già finito, mi rimane solamente un CD da far vedere agli amici per dire ‘Visto che grafica la Playstation?’.
Esiste anche una versione PC CDROM di questo gioco, e da quanto ho sentito è altrettanto valida, se non addirittura migliore dal punto di vista grafico: a voi, possessori di PC e di PSX, l’ardua sentenza …
Come accennato il mese scorso, sto ancora aspettando Gran Turismo in versione PAL, non l’ho ancora visto (anche se è un po’ di tempo che non mi tuffo in un negozio per vedere le novità Playstation) ma sono fiducioso per il futuro; tra l’altro, se riuscirò ad avere tra le mani la versione NTSC/Giapponese, ci darò un’occhiata al volo e vi proporrò una succulenta recensione, di quelle da leccarsi … le orecchie!

Paolo Pedrielli

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