Anche quest’anno la pattuglia di Kult a Venezia è folta ed agguerrita, così come recita un motto oramai consolidato. Paolo e Leo, inviati di Kult anche se solo uno di loro in forma "ufficiale" ci introducono ad alcuni dei film visti al Lido, quest’anno con un insolito tempismo frutto dell’organizzazione della redazione.
Due articoli in cui si concentrano recensioni e sensazioni dell’ennesima Mostra del Cinema vista dai collaboratori di Kult. Leo, col solito entusiasmo del bambino stupito, spara una raffica di film visti con la consueta maratona giornaliera, Paolo, più navigato e riflessivo, si sofferma su tre recensioni.
Dal di fuori (dal mio punto di vista) mi è parso di assistere ad una Mostra particolarmente curata nella selezione, una Mostra che forse ha raggiunto il giusto equilibrio tra cinéphile e mondanità, una Mostra che Barbera dirige con accortezza e precisione. L’avvento sempre più impetuoso del cinema digitale metterà tra breve alla prova la tenuta della Mostra. Col digitale l’uscita del film sarà il culmine di un percorso molto differente. Non si parlerà più del "numero di copie", gli effetti speciali saranno parte integrante dei film non tanto per rappresentare fenomeni soprannaturali o animali estinti ma più genericamente per modificare il set o i personaggi senza ricorrere ad artifizi più costosi, più impegnativi e di minore effetto. Reggerà Venezia o affonderà come qualcuno dice della città?
Michele Benatti
Alla prima e alla seconda