Jean de La Fontaine
Con estrema soddisfazione, mi prodigo a presentarvi quello che si può definire al momento della stesura di quest’articolo, il gioco dell’anno. Diablo II è in assoluto uno dei giochi più attesi di questa stagione videoludica e non mi sento di contraddire il sentore del mercato in questo senso.
Dopo l’exploit di Diablo I, la Blizzard ha costantemente prodotto successi e la realizzazione di questo seguito è un po’ come la ciliegina sulla torta per questa software house.
Una nota prima di iniziare: se tutto va bene, questo numero dovrebbe essere in uscita alla fine di luglio ed accompagnarvi per tutto agosto. Se ciò accadesse, avremmo battuto sul tempo (di almeno una settimana) la mitica TGM su un gioco che li ha costretti ad uscire con un numero insolito visto che sarà datato Agosto: per chi non lo sapesse, la testata The Games Machine esce solitamente con un numero estivo Luglio / Agosto lasciando l’ottavo mese "scoperto".
Ma andiamo con ordine introducendo, sia per i veterani della serie che i novizi, la storia di Diablo.
Il gioco uscito nel lontano 1996 (spero di non sbagliarmi) era un RPG isometrico in ¾ basato principalmente sul combattimento. La definizione RPG potrebbe essere troppo ampia, visto che non erano presenti dialoghi e scelte particolari e la storia scorreva molto lineare. Si partiva in una piccola cittadina dove gli abitanti (estremamente stazionari) erano presenti solo in funzione della loro utilità: avevamo una maga, un fabbro, un riconoscitore d’oggetti ed un altro paio di NPG che v’illustravano le varie missioni. Lo scopo principale del gioco era di scendere in un dungeon di 17 livelli ricreato in modo casuale ad ogni partita (gran novità per l’epoca) uccidendo a destra e manca, riportare su quanto oro e oggetti possibili in modo da poter comprare (anche rivendendo gli oggetti stessi) magie ed armi, ritornando conseguentemente potenziati al dungeon.
Il gioco ebbe un successo incredibile garantendo alla Blizzard una stella nel firmamento delle più grandi software house mondiali. Questo grazie anche alla mitica Battle.net dove i vari avventurieri del mondo potevano chattare e conseguente sfidarsi in dungeon che grazie alla già citata capacità camaleontica del motore risultavano sempre diversi. Purtroppo questo mondo parallelo era spesso rovinato da "idioti" (scusate il termine ma non trovo definizione più appropriata) che non trovano niente di meglio che medicare i propri salvataggi, clonando i mitici oggetti unique (unici nel mondo di Diablo e dai poteri incredibili) creando personaggi imbattibili ed invitando poi i novizi in battaglie dall’esito scontato. Anche al sottoscritto è successo di dover soccombere sotto i colpi di un giapponese che mi aveva gentilmente proposto di aiutarlo in una campagna da lui stesso creata, ma che si è rivelato, appena entrati nel dungeon, un voltagabbana da campionato mondiale. La situazione è stata più volte segnalata alla stessa Blizzard che si è prodigata per far sì che il capitolo II sia esente da modifiche di questo tipo o che almeno le stesse siano consentite solo al livello di gioco in single player.
Diablo II esce a metà del 2000, ove parecchie cose sono cambiate. Il videogiocatore che spende metà del suo stipendio per garantire alla propria macchina una mitica GeForce capace di calcoli finora impensabili, ha voglia di 3D esagerato. Diablo II seppur mantenendo uno stile tutto suo trae giovamento dall’aumentata capacità delle macchine sulle quali è fatto girare. La potenzialità 3D rendono il rinnovato engine capace di rendering dinamico delle luci e della creazione di giorno e notte oltre all’effetto pioggia, misto a lampi! Una cosa difficile da descrivere è la bellezza degli effetti magici qui veramente al loro apice che contribuisce non poco a descriverne l’estrema potenza.
Cercherò di descrivervi linearmente l’esperienza di gioco in modo che la possiate deliziare ora e non possiate esimervi da acquistare il gioco una volta completata la lettura di questa pagina: il gioco risiede su 3 (dico TRE) CD nominati rispettivamente INSTALL, PLAY e CINEMATICS e installa un totale di 1550 MB nella versione completa (quella comprendente sia la Singolo sia la Multiplayer). Chi non avesse tanto spazio su HD dovrà arrendersi al CD Swapping quando le sequenze animate (le CINEMATICS del terzo CD) dovranno apparire sui vostri monitor.
A proposito di sequenze animate, l’introduzione è qualcosa di spettacolare. Innanzi tutto è lunga e ciò permette di gustarsela appieno; in secondo luogo è renderizzata egregiamente fino al dettaglio più infinitesimale ma soprattutto ha degli effetti sonori da urlo con un parlato (completamente in italiano così come il gioco ed il manuale) all’altezza delle caratterizzazioni tipiche del nostro idioma: con gli anni le software house stanno conoscendo una sempre più alta concezione delle introduzioni animate, ma se penso a questo livello di dettaglio sarà possibile giocare fra qualche anno mi viene la pelle d’oca! Da vedere!
Una volta terminata l’intro avremo di fronte una schermata nella quale ci sarà data la possibilità di scegliere fra singolo, multigiocatore, le opzioni di gioco (le classiche grafica, sonoro ecc…) i credits e l’accesso alle sequenze video.
Se clicckiamo su single player (la modalità Battle.net ve la lascio scoprire da soli) ci troveremo di fronte a cinque (dico 5) classi di personaggio ognuno con peculiari caratteristiche legate alla forza alla destrezza, alla vita e al mana. Le classi sono Paladino, Amazzone, Barbaro, Negromante e la Sacerdotessa: ognuna delle quali garantisce, a detta dei ragazzi della Blizzard, un’esperienza di gioco totalmente diversa. Se poi si aggiungono i tre livelli di difficoltà disponibili all’inizio del gioco e al quarto (nel quale si avrà a disposizione una sola vita per uccidere Diablo e tutte le sue creature) si capisce come Diablo sia un’esperienza di gioco veramente immensa.
All’inizio del gioco vero e proprio ci troviamo nel villaggio conosciuto come il Covo delle Rangers ove avremo la possibilità di ripararci curarci vendere oggetti interagendo con i vari NPG presenti. Quello che si nota subito appena fatto partire il gioco è un totale distacco dalla staticità presente nel primo episodio. I NPG si muovono intorno alla loro area hanno una spiccata personalità dipendente dalla mansione e sono circondati da animali quali galline e uccellini che circolano per l’area di gioco.
Similmente al primo episodio, dovremo farci assegnare delle missioni da un personaggio (in Diablo II, esso sarà rappresentato dal capo del villaggio delle Rangers, Akara): fatto ciò, nella dialog dei quest, s’illuminerà una mattonella e fino alla fine della missione sarà a questa schermata che dovremo fare riferimento sul da farsi. Il bello di Diablo II è il fatto che i quest possono essere più di uno e l’estrema grandezza dell’area di gioco ci permette di non rimanere mai bloccati ed avere sempre qualche testa da tagliare nel caso non troviamo quell’albero o quella serie di pietre indispensabili per avanzare nella nostra missione. Uccidendo mostri o facendoli uccidere da una della nostre creature o alleati aumenteremo l’esperienza: come in un RPG su carta una volta raggiunto un determinato punteggio passeremo al livello successivo, ove potremo contare su magie più potenti ed una serie di punti da distribuire alle nostre caratteristiche base. Il meccanismo più uccidi più ti potenzi è una spinta notevole soprattutto per il fatto che determinati passaggi di livello non regalano immediatamente delle nuove abilità magiche, immettendo in tale modo il giocatore in una spirale che lo porta a volere sempre più punti d’esperienza, tenendolo, in questo modo, incollato al video.
Sempre rimanendo nell’area del confronto con il capitolo precedente ora la maggior parte dei combattimenti si svolge in aree esterne ed i dungeon sono zone di collegamento fra queste aree o più semplicemente mitiche locazioni, sedi dei più malvagi boss. Infatti, molto spesso di D2 abbiamo dei mostri più forti degli altri (una sorta di mostro di fine livello, paragonando il gioco ad un picchiaduro come Double Dragon) dotati di magie potentissime che se sconfitti ci doneranno oggetti dai poteri strabilianti. Questi oggetti potranno essere utilizzati solo una volta identificati: questo potrà essere fatto o sul campo con l’utilizzo delle pergamene d’identificazione, oppure al villaggio ma solo in un secondo momento dopo aver liberato una vostra vecchia conoscenza del primo capitolo.
Vi chiederete: immaginiamo che io sia miglia e miglia da casa come faccio a tornare indietro al villaggio in un batter d’occhio per comprare / vendere / curarvi / identificare? Semplice, la premiata ditta "Diablo e Fratelli" vi permetterà a costo zero, pagando un canone flat mensile di XXX lire I.C., di utilizzare i comodissimi teletrasporti dislocati per il mondo, uno per ogni regione che vi permetteranno in qualsiasi momento di tornare al villaggio per ricostituirvi. Se poi la necessità fosse istantanea, la D&F propone le cosiddette pergamene del portale del villaggio, stessa funzione dei precedenti ma comodamente portatili. Non scegliete più fra teletrasporto fisso o mobile, con D&F avrete tutte e due!!!!
Fine dello stacco pubblicitario…
A proposito di dungeon, vorrei sottolineare come questi le aree di combattimento esterne ed i villaggi siano totalmente generati in modo casuale in tal modo da garantire, nel caso rigiocassimo la partita con un altro personaggio, un’esperienza di gioco profondamente diversa. Peccato che anche le missioni ed i mostri non sfruttino questa cangiante caratteristica altrimenti avremmo avuto un gioco perfetto, ma visto che dal punto di vista della programmazione questo è un ostacolo talmente ostico da apparire insormontabile (soprattutto, dal punto di vista dei tempi di realizzazione), dovremo "accontentarci".
A questo punto vi direte: io gioco, gioco e se mi accorgo che è ora di mangiare / studiare / lavorare / ecc.. (ma soprattutto eccetera!) come posso SALVARE?
Avete perfettamente ragione ma questa caratteristica è completamente cambiata dal primo capitolo: mentre in D potevate salvare in qualsiasi punto in qualsiasi momento, in D2 i salvataggi sono automatici ed avvengono in maniera trasparente ad intervalli predefiniti o semplicemente dopo aventi pesanti quali il passaggio di livello o l’uccisione di un boss. Questa caratteristica, in un primo momento da me non gradita, poiché fanatico del F5 in Doom e dunque della possibilità di salvare ovunque e comunque, ha cambiato il mio modo di giocare: in questo modo la Blizzard ha potuto eliminare i penosi caricamenti che caratterizzavano Diablo I, ha reso l’avventura più intrigante perché non potendo, non siamo costretti ad avere un processo in background che ci dice salva, salva, salva …. Con ovvie conseguenze rispetto al game play. Occorre segnalare come, nel caso della nostra dipartita, rinasceremmo al villaggio ed, una volta tornati sul campo di battaglia, potremo recuperare dal nostro cadavere (accessibile solo a noi ed ad una cerchia di personaggi eletti direttamente da noi, caratteristica fondamentale per il gioco in rete) tutti gli oggetti che avevamo in precedenza; il prezzo della morte è pagato in oro, in percentuale equivalente al nostro livello al momento del trapasso.
Concludendo, vi posso dire come Diablo 2 sia uno dei pochi giochi che ultimamente mi ha rubato ore di vita, e che lo ha fatto in maniera talmente affascinante (grazie anche alle splendide musiche, basate su arpeggi acustici come nel primo episodio) che mi è stato difficile non donargli almeno una mezz’ora al giorno. Un acquisto da fare ad occhi chiusi. In attesa di un terzo capitolo, magari in 3D.
Ci leggiamo il prossimo mese,
cthulu@libero.it
PS Prima di lasciarvi due note di coda. Non appena installato il gioco, visitate il sito della Blizzard e scaricate il patch 1.02 (l’ultimo disponibile al momento della scrittura) che contiene numerosi (e non elencabili in questa sede) aggiornamenti, dimostrando, ancora una volta, che solo sul campo i giochi sono veramente testabili appieno.
La seconda nota è relativa ai siti di riferimento:
·www.blizzard.com/diablo2 è il sito ufficiale del gioco ove potete trovare tutte le informazioni che desiderate su questo capolavoro annunciato
·http://www.diabloii.com E’ un sito non ufficiale ma veramente curatissimo con decine di link ad altri siti e le immagini delle varie beta a partire dal lontano Maggio 1998.
·http://www.battle.net E’ il sito della mitica Battle.net, qui avrete tutte le info necessarie per tuffarvi nel regno del MP.
Woody Allen
Diablo II
Non crediamo al male finche non lo vediamo.
Simone Rebucci
Ci sono due tipi di persone in questo mondo, buoni e cattivi. I buoni dormono meglio, ma i cattivi godono le ore di veglia molto di più.
Simone Rebucci