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Deus Ex

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Deus Ex

Noi lavoriamo nell’oscurità: facciamo quel che possiamo, diamo quello che abbiamo.
Il dubbio è passione, e le nostre passioni sono il nostro compito:
Il resto è la pazzia dell’arte.
Henry James

La prima cosa che traspare da Deus Ex è l’atmosfera. La stessa atmosfera che traspariva a suo tempo da quel capolavoro che è Half Life. Sarà perché la Ion Storm non è una software house campata in aria, sarà perché uno dei capi designer di questo gioco ha fatto parte del team di System Shock. Questo gioco sorprende sin dai primi minuti. Giocandoci è come se si potesse sentire l’odore del pericolo.
Non lasciamoci trascinare dalla fretta. Andiamo con ordine.

Deus Ex è un punto focale per tante cose: in primis è il terzo titolo della Ion Storm, giovane software house figlia di uno dei più grandi programmatori al mondo, quel Romero il cui nome è indissolubilmente legato a quello della ID software e a Doom.
In secondo piano, perché è il terzo titolo importante che cerca di dare una trama degna di nome a sostenere la violenza che permea il titolo. Sì, perché la direzione attuale del mercato è contornare quello che fino a poco tempo fa era pura carneficina ad una trama che renda il gioco più vicino alla vita reale; questa tendenza iniziata con Unreal, continuata con Half Life è giunta ora a Deus Ex.
In terzo, la Ion Storm non poteva fallire con questa uscita pena un fallimento che non sembrava molto lontano: i primi due titoli erano stati più che deludenti (il primo è stato in realtà un titolo acquisito, il secondo era il maledetto Daikatana, fin troppo ostentato come una meraviglia rivelatosi in seguito una folle accozzaglia di generi) ma per fortuna Deus Ex non ha deluso le attese.

La scatola è estremamente evocativa anche se contiene, come ormai è prassi nel mondo dei VG, un manuale formato CD (sufficiente a coprire tutti gli aspetti del gioco e completamente in italiano), il cd del gioco e l’immancabile cd per il collegamento internet gratuito fornito da Tin.it (lontani sono i tempi perciò lo stesso abbonamento sarebbe valso tre/quattro volte il costo del gioco).

Dopo l’installazione che occupa quasi 800MB di prezioso hard disk (ormai non tanto, visti i prezzi recenti di questo settore) diamo via al gioco. Da notare, che il prodotto è localizzato in italiano per la parte relativa ai testi, mentre, per quanto riguarda il parlato, si affida a sottotitoli nella nostra lingua madre, lasciando alle conoscenze angolofone dell’utente finale la capacità di tradurre il parlato. Non mi stancherò mai di dire come questo pessimizzi la giocabilità del titolo poiché, a mio parere, una traduzione completa o una non traduzione rimangono le soluzioni migliori al posto di una semitraduzione come in questo caso: il fatto di sentire un parlato in inglese e leggere il testo in italiano risulta quanto mai forviante. Comunque, queste decisioni spettano alla Leader ma mi pare che un po’ più di sforzo avrebbe giovato all’utente finale che avrebbe pagato volentieri 10000/15000 mila lire in più a copia, in cambio di una traduzione più completa.

Il gioco parte su un classico menu di configurazione, ove possiamo scegliere di allenarci al compito che ci aspetta o partire subito per la nostra missione: vi consiglio di seguire la prima scelta e passare un po’ di tempo ad impratichirvi sulle abilità del vostro personaggio.
Questo per:
1) dare soddisfazione ai ragazzi che hanno lavorato nella creazione del livello d’allenamento
2) creare fra voi e il vostro alter ego digitale quella perfetta simbiosi che vi servirà sin dal primo passo che compierete nella zona circostante la Statua della Libertà.
Marginalmente in Half-Life e molto più presente in System Shock, la sensazione di vulnerabilità del vostro personaggio è molto alta. Innanzi tutto, per fare l’agente segreto bisogna imparare a muoversi nell’ombra (come in Thief) e le munizioni, grazie ad un corollario della legge di Murphy, sono inversamente proporzionali alla quantità di nemici contro i quali dovrete incontravi. La scelta dell’arma giusta al momento opportuno potrebbe veramente fare la differenza, non solo in questo scontro ma anche nei prossimi cinque.

Un altro aspetto che in Deus Ex è portato efficacemente in primo piano è, infatti, la possibilità di scegliere: quello che vi capiterà in DE è la possibilità di apportare delle scelte che risulteranno fondamentali per il proseguimento del gioco e lo svolgersi della trama; come succedeva nel mitico ed irripetibile Blade Runner (tutt’ora una delle migliori avventure realizzate su PC) le vostre scelte nei dialoghi possono veramente cambiare il corso della storia, portandovi a conseguenze che non sarebbero state semplicemente se aveste risposto sì ad una domanda. Questo crea una trama molto più complessa la quale costringerà il giocatore a seguire con molta attenzione i dialoghi e a valutare le proprie deliberazioni con molta saggezza. Un esempio lampante di questa presenza assidua di bivi nel gioco si ha appena si comincia a giocare, quando vostro fratello vi porterà una serie di tre armi (un fucile, un fucile potente e una balestra) con le quali dare assalto alla Statua della Libertà, dove un gruppo di terroristi tiene rinchiuso vostro un vostro collega. Il tipo d’arma, pregiudicherà dunque le vostre modalità d’attacco per tutto il livello, con conseguenze facili da prevedere: io per esempio ho scelto la balestra e non vi dico com’è stato duro combattere con soldati armati di tutto punto! Il rovescio della medaglia è che un colpo ben assestato e silenzioso come quello di un’arma bianca, rende molto più discreta la vostra azione all’interno dei ranghi nemici e vi permetterà facilmente di farvi strada fra le fila nemiche. A voi la scelta…

Parliamo ora dell’aspetto grafico. Chi di voi ha recentemente acquistato Unreal Tournament o giocato a suo tempo al primo Unreal, avrà già compreso dalla procedura d’installazione che il gioco di questo mese ha alla base il blasonato motore del gioco più irreale del pianeta. La scelta è facilmente intuibile. La possibilità di creare un gioco spettacolare arricchendolo di una trama e d’intuizioni geniali, di questi tempi, è possibile solo ed esclusivamente se alle spalle si ha un motore stabile e super testato come quello di Unreal. La sua presenza si vede in tutto lo splendore che questo engine può garantire anche se devo dire che rispetto agli altri titoli dove è utilizzato, mi è sembrato un po’ appesantito forse anche data l’enorme area che è destinato a gestire: speriamo che qualche patch ne migliori le prestazioni in tempi brevi. Per quanto riguarda l’aspetto sonoro niente di particolare: le musiche sono di atmosfera, i dialoghi sono ben campionati (anche se in inglese, come non mi stanco di rimproverare) e i suoni azzeccati. Una nota di disappunto che non so a chi affibbiare va però alla gestione del sistema EAX: pur essendo presente nel mio sistema una scheda sonora Sound Blaster Live! il gioco non salvava l’impostazione per il suono ambientale. Ho installato Windows ME e l’ultimo LiveWare di Creative è sono allibito visto che parecchi altri giochi funzionano con le estensioni EAX attive. Bah misteri d’informatica.
Non voglio però che pensiate che questo Deus Ex sia un rifacimento di Unreal nel futuro prossimo: i miglioramenti ci sono, come i menu in sovrimpressione trasparenti, enormi veicoli nel cielo possibilità di utilizzare mezzi di trasporto come barche, metropolitane ecc.. ma a mio parere l’atmosfera è tutto.

Durante il livello che vi descrivevo prima avrete modo di muovervi nell’ombra ed ad un certo punto vi avvicinerete ad un gruppo di colombe: istintivamente mi ci sono avvicinato come si fa in piazza Grande davanti al Duomo e le colombe sono volate via veloci. Solo un attimo dopo ho realizzato come questo potesse insospettire le guardie armate: un secondo dopo erano lì ma io mi ero spostato dall’altro lato di un gruppo di casse. Le ho sentite dire "Eppure mi sembrava…" poi se ne sono andate. Semplicemente splendido. Inoltre dopo qualche minuto, mi avvicino di soppiatto ad una coppia di rivoluzionari e li sento parlottare fra loro a bassa voce su di me, mi descrivono come un mostro ma il coinvolgimento è totale. Un vero capolavoro.
Il sistema di controllo degli oggetti è semplice tanto che è un attimo estrarre lo spray che mi permetterà di mettere KO i miei nemici. Attraverso i tasti funzione, infatti, si accede ad una libreria di oggetto ad accesso rapido, ognuno dei quali può essere o un arma oppure un power up quale un medikit ecc… Questo metodo permette di gestire in modo più pratico rispetto al sistema di separazione oggetti armi tipico dei giochi simili e si rileva fondamentale visto che i fattori di gioco cambiano velocemente. Molte volte, infatti, se dovessimo cercare un power up nella borsa saremmo già morti da un pezzo.

In finale tracce di trama, ma non troppe tanto per non rovinarvi la sorpresa.
In Deus Ex voi impersonate l’agente J.C. Denton, membro operativo nano-potenziato di UNATCO, la coalizione antiterrorismo delle Nazioni Unite. Il mondo è diventato un’accozzaglia di megalopoli tormentate da problemi economici, virus incontrollati e terrorismo. Sembra che questi due ultimi fattori siano indissolubilmente legati dato che le maggiori compagnie farmaceutiche, per lucrare sulle spalle dei malati, abbiano inventato un terribile virus e pur possedendone la cura, la distillano a prezzi folli scatenando la morte delle classi deboli in favore di quelle più abbienti. Il malcontento popolare ha provocato ondate di terrorismo. Voi siete chiamato a fermarle, sfruttando tutti i potenziamenti dati dalle nanotecnologie, le quali grazie a minuscoli robot che vivono come simbionti all’interno del vostro corpo vi hanno potenziato rendendo il vostro corpo una perfetta macchina di morte. Ma non hanno considerato che la vostra mente potrebbe cambiare fazione…

Deus Ex è un gioco splendido, assolutamente da comprare. Non mi resta che salutarvi.
A dicembre, sperando di potervi essere utile con i consigli di Natale.

Sito consigliato:
http://www.deusex.com/
Manco a dirlo… io mi chiedo cosa servono i motori di ricerca…

PS Vi chiedo un favore. Sto cercando disperatamente Blair Witch Project, il gioco. Qui a Modena non è ancora arrivato. Spero che arrivi presto. Qualcuno sa se uscirà una sorta di cofanetto che racchiuderà tutti e tre i capitoli? Nell’attesa di vostro feedback,

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