KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

San Valentino

2 min read

San Valentino
MA CHI E’ VERAMENTE?

Il 14 Febbraio si celebra San Valentino, la festa degli innamorati. E’ il giorno dei fiori, dei cioccolatini, di fiumi di scatole in velluto rosso a forma di cuore, di cherubini, di peluche che suonano o cantano frasi d’amore di Shakespeare o Baudelaire, e di baci.
Dai più classici ai più appassionati, da quelli rubati come "Giulietta e Romeo" o "Via col Vento" a quelli lanciati dalle sensuali mani di Marilyn Monroe, perché sono ancora gli unici capaci di esprimere in una volta sola tutto ciò che non si è detto e tutto ciò che si vorrebbe ancora dire. Lo dice anche una famosa canzone "l’amore è un tenero bacio".
San Valentino è la festa delle cene a lume di candela, delle effusioni scambiate di fronte a un caminetto acceso, ma racchiude anche quel pizzico di invidia da parte di chi qualcuno con cui festeggiare non ce l’ha. Di chi, ahimè, guarda passare le coppie innamorate e rientra solo, aspettando di trovare qualcuno con cui non provare più invidia. Ma chi era veramente San Valentino?
Documentandoci un po’ abbiamo scoperto che il martire del 14 febbraio con l’amore ha ben poco a che fare, se non quello che lui stesso provava verso Dio.
Partiamo innanzitutto dall’etimologia. Valentino suona come "Valorem tenes" che significa "colui che mantiene valore", oppure come "Valens Tyro" , "Soldato Valoroso".
Per quanto riguarda la vita di questo Santo, la storia si sdoppia. Secondo il Martirologio Romano, il martire sarebbe vissuto a Roma nel III secolo dopo Cristo. Nella "Passio Mariae et Martirae " si racconta che il sacerdote venne fatto arrestare dall’imperatore Claudio il Gotico e fatto decapitare sulla Flaminia dove, nel punto esatto della sua sepoltura, sarebbe sorta una basilica a suo nome voluta da Papa Giulio I e magnificata da Papa Teodoro.
Questo martire veniva festeggiato già all’epoca di Gregorio Magno come è scritto nella " Capitularia" del VII secolo e nel Sacramentario Gregoriano.
Un altro San Valentino viene commemorato lo stesso giorno anche nel Martirologio Geronimiano. Secondo quest’ultimo il sacerdote, allora vescovo di Terni, sarebbe stato arrestato durante una visita a Roma dal prefetto Placido e decapitato sulla Flaminia poiché si rifiutava di scarificare vite innocenti agli dei pagani.
Tanti dubbi, ma anche punti in comune tra la vita dei due presbiteri che molto probabilmente esistettero entrambi. Basta pensare che tutti e due venivano invocati contro le epidemie di peste e l’epilessia.
Valentino divenne simbolo dell’amore solo nel tardo Medioevo,perché si riteneva che, dal 14 febbraio, giorno della sua celebrazione, gli uccelli iniziassero a nidificare seguendo poi la primavera con il risveglio della natura e naturalmente dell’amore.

Samantha Boni

Commenta

Nel caso ti siano sfuggiti