KULT Underground

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È qui la festa?

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È qui la festa?

La settimana scorsa il nostro capo redattore, l’instancabile, infaticabile, inimmaginabile Marcog (g sta per Giorgini o George), mi ha chiesto di buttare giù due righe su quello che è successo alla festa di Kult (in realtà io farò finta di niente e andrò volutamente fuori tema…) Tutto inizia quella sera del 23 Ottobre, quando io, Stefania e Tony (due persone ben note all’entourage di Kult) facciamo irruzione nella sala (saletta? salona?) adibita ad accogliere le masse festanti dei redattori, amici e supporter di CALTAN’ DERGRAUND (era un po’ di tempo che non storpiavo il nome…). Con nostro sommo gaudio notiamo che siamo i primi a prendere parte alla festa (erano le 20.30 circa e gli altri non sarebbero che arrivati tra una mezz’ora). Per cui sbrigati gli aspetti burocratici1 ed economici della festa decidiamo che non c’era niente di meglio dell’«assaggio» dei vari pasticcini-torte-pizzette per ingannare l’attesa. Dopo aver esaurito i buchi intestinali ci siamo "buttati" su un computer il cui monitor recitava la scritta "FILMANIA". Che diavolo era4? Piano piano la sala inizia a riempirsi: volti conosciuti e meno iniziano ad affollare ed a innalzare di qualche grado la temperatura3 della saletta. Poco più tardi inizia la dimostrazione di Tai-Chi5, famosa tecnica di respirazione e penso rilassamento Giapponese, molto praticata anche in America6 e che si sta diffondendo anche qui da noi, a quanto vedo… Tutto procede bene per i primi 30 secondi 30, quando un telefonino inizia a richiamare l’attenzione del suo distratto padrone che con non-chalance si sposta in fondo la sala e al 4° squillo risponde con tono da baritono «eh, si siamo qui….» creando un effetto eco che disturba ancora di più la performance. Mi chiedo: c’era la porta dell’uscio… era così difficile da aprire? Insomma siamo nel 20° secolo, se vuoi il telefonino impara ad usarlo… Ma perche le multinazionali non allegano il bon-ton del cellulare nel manuale delle istruzioni? A molte persone farebbe comodo…
Terminata la performance ecco che un gruppo musicale allieta le chiacchiere degli astanti… la cantante pretendeva che la gente ballasse… forse non aveva capito bene perché la gente era lì… certo che non è bello cantare e vedere la gente che parla, fregandosene di quello che accade sul palco, ma la festa non è un concerto e comunque penso che tutti noi abbiamo apprezzato, chi in maniera più esplicita di altri, la performance del gruppo (il nome non lo ricordo assolutamente…) che si era creato proprio per la festa della nostra rivista. Poi arriva il momento delle premiazioni e qui apriamo un discorso: sembrava che tutti sapessero già che io sarei stato tra i premiati… ok metà delle persone che conoscevo alla festa lo sapevano. Ne approfitto ancora per ringraziare la redazione tutta e tutti quelli che mi hanno appoggiato in questi quasi 2 anni. Ringrazio anche quelli che mi hanno criticato, ricordandomi che è facile fare articoli tecnici ed essere lodati al posto di trattare di argomenti scottanti come potrebbero essere la posizione della donna all’interno della società maschilista del 2000. Sì, probabilmente avete ragione voi: è troppo facile, ma vedete io ho la malsana abitudine di dire quello che so, che penso e di non impegolarmi in discussioni e/o argomenti che non conosco rischiando di fare figuracce pessime e d’inimicarmi amici o persone che non conosco a causa della mia ignoranza o più semplicemente del modo in cui scrivo. Voglio dire, se ho iniziato a scrivere su Kult lo devo proprio al capo redattore che mi ha fatto una testa così a Novembre del ’96, chiedendomi un articolo che non ho poi mai presentato, ma strappandomi la promessa di iniziare a scrivere di argomenti che erano a me familiari. E cosa meglio di Office 97, pensai allora? E di articoli sul tema computer da allora ne ho fatti tanti, qualcuno più accurato di qualcun altro, senza la pretesa di avere sempre la ragione, esternando in maniera non conscia pareri che forse avrei fatto meglio a tenere per me e i miei amici (nè un esempio l’articolo di Aprile c.a. sul DVD e su Cecchi Gori, con il quale sono andato giù un po’ pesantemente, venendo poi a scoprire che non era colpa sua, ma che deteneva i diritti solo per il master con il quale erano state fatte le videocassete e i dischi laser di Die Hard 3 e che quindi ha sfruttato questo master creando un dvd un po’ limitato nella sua accezione principe). Come vedete non è vero che le critiche le ricevi solo quando parli di argomenti sociali, l’errore è sempre dietro l’angolo. Con il premio7 che mi è stato consegnato Venerdì 23, avete premiato voi stessi, la vostra intraprendenza e coraggio ad avere affidato ad un "tecnocrate" come me circa 31 KB al mese (immagini escluse) di testo. Bravi. Finita la premiazione la festa è andata avanti tra chiacchiere, sfilate virtuali8, battaglie a Civilization, Filmania, Groove Maker e articoli di Kult (ho visto che qualcuno ha letto anche i miei… ancora grazie). Non c’è che dire una bella festa anche quest’anno forse ancora più bella di quella dell’anno scorso9. Una nota negativa: il buon caro vecchio Marco e il simpatico Fabrizio si erano prodigati nell’attaccare un pezzo di carta da pacchi dove ogni partecipante alla festa avrebbe dovuto/potuto scrivere quello che voleva. Risultato alle ore 0.12: la mia firma e quella del buon Tony e qualcun altra erano lì, ma le altre? Accortisi dello spreco di carta il nostro Marco ha detto che avrebbe rimesso l’enorme foglio di carta da dove l’aveva preso e così è partito con un secchio di mastice alla volta dell’Amazzonia per ricongliungerlo con uno dei pochi alberi che ancora sono al loro posto (ancora per quanto?) sbofonchiando: "Quest’altra volta non ne attacchiamo più". Già, perché il prossimo anno non mettiamo un computer dove i partecipanti possano lasciare i loro messaggi alla redazione su idee, pareri e anche opinioni sulgradimento della festa? E magari avvisandoli pure in anticipo di tale iniziativa? Intanto auguriamo a Marco di non essere investito da una ruspa mentre si trovà laggiù nella foresta. Al prossimo anno.

Giovanni Strammiello

1
Avreste dovuto vedere il momento d’imbarazzo creatosi quando il nostro Marcog e l’«usciere2 fedele» non trovano il mio nominativo, visto che sarei stato uno dei premiati il mio nome avrebbe dovuto esserci… lì ho iniziato a subodorare qualcosa… sarebbe potuta accadere qualsiasi cosa da lì alla fine della serata…

2
Sono due anni che ci vediamo, ma non ci siamo ancora presentati…

3
che al nostro arrivo si aggirava intorno gli 8° C

4
Ok non voglio fare pubblicità occulta, lo so benissimo cos’era o meglio cos’è…

5
che probabilmente non si scrive così, ma fa lo stesso

6
si dice che un americano conosca in media undici "posizioni" di Tai-Chi, se di posizioni effettivamente si può parlare

7
il famoso cd-rom di ben 4 anni di Kult, che mi aiuterà a recuperare ben 71.401.472 byte dai miei opulenti HDD

8
mi scuso con le bravissime ragazze e professoresse dell’Istituto Deledda… alle 20.30 i manichini erano spogli e allora li ho scambiati per degli attaccapanni… in realtà volevo vedere la prontezza di riflessi del nostro Marcog che con una mossa di Jet Kune Do (non so se scriva effettivamente così) mi ha bloccato prima che appoggiassi il soprabito… in realtà non è poi così violento: mi ha fermato con le parole, promettendomi però che si sarebbe esibito in tale mossa se solo avessi osato… il nostro amico era già stanco alle 20.30.

9
ogni anno si dice così 🙂

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