Edizioni XII
Narrativa romanzo
Collana Eclissi
Pagg. 280
ISBN 978-88-95733-18-0
Prezzo € 15,50
Già dalle prime pagine l’IO narrante,rappresentato da Gregorio Valli, il maggiordomo di Raimondo Mirabile,l’effettivo protagonista, mi ha fatto venire in mente un altro personaggio,Archie Goodwin, il segretario di Nero Wolfe; poi, nello svolgimento dellatrama, un vero e proprio feuilleton ambientato in una fosca Milano degli inizidel secolo scorso, l’autore ha attinto a piene mani ad altri generi esottogeneri. Così, nell’ambito di una vicenda di extraterrestri e quindipropria della fantascienza, si innestano, oltre a elementi del giallo, ancheaspetti e situazioni tipiche del gotico, dell’esoterico, con una puntatanell’atmosfera dello steampunk. Nasce così un curioso cocktail in cui GrazianoVersace sembra trovarsi, tutto sommato, a suo agio e di questa costruzionenarrativa il lettore non potrà che essere appagato, costantemente teso ascoprire come i nostri eroi riusciranno finalmente a sventare una diabolicacospirazione messa in atto da esseri alieni. Giova molto, peraltro, l’agilitàdi una scrittura dal tono velatamente distaccato, quasi di epoca vittoriana,che più che tendere a drammatizzare induce ad alimentare una curiositàsull’evolversi della vicenda che cresce progressivamente, fino a quasi ilparossismo delle pagine finali, con una discesa in una cripta, gigantesca, diuna tomba monumentale del cimitero di Milano in cui ritroviamo strumenti emacchinari tipici dei romanzi di Jules Verne Viaggio al centro della terra,Dalla Terra alla Luna, L’isola misteriosa e Ventimila leghe sotto i mari.
L’impressione è così di immergersi neiricordi delle letture della giovinezza, allorché attiravano maggiormente leavventure narrate dallo scrittore francese anziché quelle di Asimov, forseperché le prime avevano un sapore pionieristico, quasi artigianale, menotecnologico del mondo dei robot.
Oggi la fantascienza è una proiezione dellascienza nel futuro ed è quasi scontato che un giorno sarà così, ma il sapore diqualche cosa che sembra più dimensionato all’uomo si ritrova in opere comequelle di Verne, di Wells e anche in questo piacevolissimo romanzo di Versace.
Peraltro, il richiamo al futurismo non èsolo opportunistico, vista l’epoca, ma va ben oltre e sembra avere unsignificato profetico, con quel delirio di volontà e di potenza con il qualegli alieni intendo asservire i terrestri. Le loro parole circuiscono, nel direuna cosa se ne imprime un’altra nelle menti, un’allusione all’attualecomunicazione televisiva che non libera, ma assoggetta.
Fra trovate geniali, come quella dell’oliosostituito al sangue, e altre con vaghi richiami letterari, come la seratafuturista, è un salto nel passato per comprendere il presente, e, secondo me,sta in questo la reale grandezza del romanzo, peraltro godibilissimo anche comeletteratura fantastica.
Da leggere, non ve nepentirete.
Graziano Versace è nato a Belmore(Australia) nel 1964. Laureatosi in Lettere Moderne, ha svolto l’attività dipsicoterapeuta umanistico-esistenziale, lavoro che ha svolto occupandosi diBioenergetica reichiana e loweniana, e di altre terapie umanistiche,approfondendo anche la ricerca sugli studi di Carl Gustav Jung e deineo-junghiani in genere, privilegiando l’aspetto del sogno, o meglio delladimensione onirica. Attualmente, insegna Materie Letterarie a Sant’Agata diMilitello (ME) dove vive insieme alla moglie Ketty e al figlio Davide. Hapubblicato un libro di narrativa per la scuola dal titolo Biglie colorate. Asettembre 2009 è uscito per San Paolo un suo romanzo: Ladri di locandine.Finalista due volte al Premio Urania, coltiva da sempre la passione per laFantascienza.