Come smettere di tormentarsi e iniziare avivere
Esistonomolti libri che si propongono come strumenti pratici di consigli peracquisire un benessere di tipo psicologico. Superare le ansie e lo stress dellavita quotidiana è un obiettivo che è al centro della preoccupazioni di tantepersone e un tema molto caro a parecchi testi di auto-aiuto psicologico.
Questolibro di Russ Harris, che si inserisce comunque all’interno del medesimo”genere letterario”, si propone come originale rispetto alle prospettiveconsuete: già il titolo “La trappola della felicità” individua la tesifondamentale di questo testo nel fatto che spesso è proprio un modo sbagliatodi intendere la felicità, come capacità di controllare le proprie emozioni, cheporta ad essere infelici.
Harris,psicoterapeuta che vive in Australia, appartiene ed è uno dei più importantidivulgatori della scuola psicologica ACT, Acceptance and CommitmentTherapy, che si propone come una forma particolare di psicoterapia, con unabuona diffusione a partire dall’ambito americano e una considerevole base ditipo scientifico. Questa ha come obiettivo l’aiuto nella gestione dello stress,a partire da un nuovo modo di affrontare le emozioni negative, che invece dicontrastarle o di evitarle, insegna ad accettarle come parte della mente umana,a “dare loro spazio” per far perdere il potere distruttivo che possano avere sullanostra psiche. In questo contesto, molto interessanti sono i richiami aivalori, come segnaletiche fondamentali per costruire un’immagine positiva di séche ci permette di affrontare quello che in noi non va e per sviluppare unostile di azione piena di senso.
Illibro è diviso in tre parti: la prima parte (come predisponi la trappoladella felicità) presenta il sostrato teorico in cui si inserisce la visionedi felicità, e di infelicità, tipica di questa scuola; si prendono così inesame gli errori tipici di alcune tecniche psicologiche nella gestione delleemozioni, come quelli per esempio del controllo o dell’evitamento, che illudonola persona di essere in grado di ottenere la felicità eliminando i sentimentinegativi e proponendo una felicità illusoria, che in realtà è proprio unatrappola in cui le persone si procurano altri fonti di stress e di delusione.
Nellaseconda parte (trasformare il tuo mondo interiore), si passa adesaminare in modo propositivo come gestire le emozioni negative, affrontandolee togliendo loro il potere distruttivo che esse rischiano di avere per lanostra vita. Si tratta della presentazione, ampia e articolata, ricca di esempie di stimoli concreti, delle tecniche dell’ACT, che si propone come la partepiù originale e interessante di questo libro. L’obiettivo finale è quello dellacreazione della “flessibilità psicologica” in grado di affrontare in modo nuovoe originale un tema su cui, come si diceva all’inizio, c’è un ampia diffusionedi testi con proposta di tecniche a volte banali e inconsistenti dal punto divista della solidità teorica e scientifica sottostante.
Laterza sezione (creare una vita degna di essere vissuta) abbandona iltema specifico della gestione delle emozioni negative, per aiutare a rifletterein modo più ampio sulla proposta di uno stile di vita basato su valorisignificativi e su azioni che appagano e sviluppano un senso di soddisfazioneper l’esistenza umana. Si vede bene in questa parte l’influsso dellaLogoterapia di Frankl, che già negli anni immediatamente successivi alla finedella Seconda Guerra Mondiale, individuava nella ricerca di valorisignificativi all’interno della propria vita la vera soluzione di tutte leansie e i dolori che l’esistenza stessa porta in sé.
Ilvolume si presenta come un testo di notevoli capacità divulgative; ne è provaanche il grande successo che ha avuto in tutto il mondo, pubblicato già in 20paesi e tradotto in 15 lingue.
E’ampio, quasi 300 pagine, suddiviso però in trentatré capitoli brevi edestremamente leggibili. Lo stile è semplice e discorsivo; l’autore si rivolgeal lettore dandogli direttamente del “tu”, usando immagini ed esempi concreti eproponendo suggerimenti pratici e test, scaricabili anche da alcuni siti chefanno riferimento all’ACT e che vengono citati nel corso del libro.
Questesue caratteristiche divulgative lo rendono quindi davvero interessante per un’ampiafascia di pubblico: dal psicoterapeuta, che vuole avere una sintesi completadei principi fondamentali di questa scuola psicologica, al lettore piùinesperto di linguaggi psicologici, ma che cerca un testo per avere materialesu cui riflettere alla ricerca di un benessere psicologico o quanto meno disuggerimenti pratici su come “vivere meglio”.
Ingenerale si propone davvero come un libro ben fatto tra i tanti manuali diauto-aiuto psicologico su questi argomenti e può offrire parecchi spuntiinteressanti e originali su un tema così attuale e diffuso. L’accenno a Frankl,infine, personalmente a mio avviso apre anche a piste di riflessione più ampiesull’importanza di scoprire e di educare ai valori e di come questi, vissutinel concreto della propria esperienza quotidiana, siano strumenti importantiper la conquista della tanto ambita felicità.