“Orchidee”
ElisaCasile, classe 1984, è una cantautrice attiva già da tempo nella nostra scenamusicale, dove si è fatta notare al pubblico come ai cosiddetti “addetti ailavori” grazie alla partecipazione a concorsi e rassegne in tutta Italia. Fraquesti, ricordiamo la partecipazione al Festival di Castrocaro nel 2003, chel’ha vista segnalarsi nella rosa dei dieci finalisti ed esibirsi così in primaserata su RaiUno, come pure è accaduto in occasione della finale di SanremoLab(dicembre 2008) in cui, con il brano “Pensiero costante”, supera una selezionetra oltre 250 concorrenti e si classifica al terzo posto durante la finale suRaiUno con Paolo Bonolis.
Diplomatasinel 2006 al C.E.T. di Mogol in “Perfezionamento per interpreti di musicaleggera”, quello stesso anno Elisa partecipa alla trasmissione Rai “SpecialeSanremo – Festa della musica”.
Nelgennaio 2008 esce il suo primo singolo per l’etichetta Ondesferiche, “Chiedi aCupido”, programmato da oltre 300 radio in tutta Italia, raggiungendo l’ottavoposto della classifica Indie Music Like. Dopo numerosi concerti, tra i qualil’apertura dell’unica data italiana del tour europeo dell’icona pop anni 80Howard Jones, a giugno arriva il secondo singolo “La stanza di seta”, che entrain diverse compilation e si piazza nella top 50 della classifica italiana deisingoli più venduti di Musica & Dischi. A luglio partecipa al FestivalAstiMusica, cantando di fronte a duemila spettatori come supporter perTricarico. Nella primavera 2009 è il momento di “Pensiero costante”: il singoloviene pubblicato accompagnato ad un videoclip che viene trasmesso in anteprimanazionale su All Music, e in seguito su diversi canali satellitari. La canzoneentra anche nelle classifiche dei brani più scaricati negli store di Sorrisi eCanzoni e Deejay.
AgiugnoElisa è tra i finalisti del Premio Fabrizio De Andrè a Roma, dividendo ilpalco con artisti come Luca Carboni, Andrea Mirò e Cristiano De Andrè.
2010:è il momento di “Orchidee”, il suo primo album.
Testie musiche di Elisa Casile.
Produzioneartistica: Matteo Curallo.
Produzioneesecutiva per Ondesferiche: Alexander Macinante.
UfficioStampa
Davide
CiaoElisa. Torno volentieri a parlare con te. Dieci brani compongono il tuo primo bell’album”Orchidee” e dieci, anzi undici, sono le domande che ti vorrei fare, una perciascuna delle tue canzoni e una conclusione.
Orchidee.Quale pensi sia la parte migliore di te? Inoltre, che importanza riveste per tela bellezza, riferendoti al giovane greco Orchis di cui parla Teofrasto, o lafocosità, oppure la fecondità? Ricordando Thomas Mann (La morte a Venezia), nonsi può sottrarre la bellezza alla sfera dei sensi?
Elisa
CiaoDavide! anche per me è un vero piacere fare una nuova chiacchieratacon te, rispondo volentieri alle tue domande.
Credo che la parte migliore di me sia quella che tengocustodita in maniera più gelosa; per vari motivi la svelo solo dopo moltotempo.
La bellezza intesa come sensualità; non la bellezzaoggettiva, ma qualcosa di estremamente personale, feconda nel senso diprocreare sentimenti e passioni e nello stesso tempo sterile se “violentata” orubata.
La bellezza “concreta”, quella che puoi assaporare con tuttii sensi, può essere contemplata e descritta, ma esiste una bellezza superiore,quella ideale e soggettiva che ti fa innamorare senza che tu veda in lei ladefinizione di bellezza. Solo in un momento successivo riesci acongiungere i due livelli, ma sempre sotto l’aura dell’innamoramento odell’amore.
Davide
(Come)fuliggine. Certi uomini sono fuliggine, sottile, effimera, sporca. La storianasce da un discorso tra uomini che parlano di conquiste. Tutti questi uominiche contano… Qualche anno fa lessi sul Corriere della Sera che sono solo50 le donne di potere che più contano nel mondo, di cui solo tre italiane, ovveroFrida Giannini, direttore creativo del Gucci Group, Silvana Armani e LauraFerro della Gentium, azienda farmaceutica. Non so se è così vero, perché donneche contano ormai sono ovunque in ogni ambito. Cos’è per te il potere? Comeincontri il potere, in quanto donna, nell’ambito musicale, ancora moltomaschile?
Elisa
Il potere per me è la realizzazione del proprio essere e nonmi piace la definizione del potere come un mezzo di forza per ottenere qualcosache viene imposto dall’alto.
A dire il vero ultimamente non mi è capitato di doversottostare ad un potere maschile nel mondo della musica. Mi piace pensare chela musica non abbia bisogno di essere rinchiusa in un sesso specifico e chepossa fare molto di più, ha il potere di realizzare sempre se stessa.
Davide
Amarela lentezza. Posso farti notare una sorta di ossimoro, quando dici che “haicomposto di getto Amare con lentezza“? A parte questo, cosa intendiesattamente per lentezza? Il 15 marzo scorso è stata la quarta edizione dellagiornata mondiale della lentezza: rallentare per uno sviluppo economico inarmonia con l’uomo e con l’ambiente. Qual è il leit motiv del tuopensiero-lentezza? Qual è il limite della velocità-felicità secondo te?
Elisa
Hairagione!non l’avevo notato!ma è andata proprio così…la canzone mi è scivolatadalle mani e dalle labbra senza che io me ne accorgessi…
Il mio pensiero èrimettersi sempre in gioco, soprattutto dopo una serie di delusioni; sonomomentanee e rallentano la corsa, ma tracciano una linea più netta e chiaradella propria direzione. È come ho scritto: “l’unica speranza è una nuovapartenza…”
Non c’è limite allafelicità; ce ne sono solo quando si vogliono vedere, per pigrizia o comodità.
Davide
Chiedia Cupido. Di nuovo erotismo e bellezza. La domanda è però scherzosa. Imeros, Cupidoappunto, figlio di Nyx, la notte terrestre, e di Erebo, la notte infernale,personificazione dell’oscurità (secondo la teogonia di Esiodo, indiscutibileautorità in merito e dei e miti della mitologia greca)… Sarà forse per questoche si dice che l’amore è cieco? Tenuto conto di queste condizioni di buio, cosapensi dell’amore a prima vista? Per quanto riguarda la tua carriera di cantante,invece, ti senti a un bivio?
Elisa
Forse sì, ma meno male che è cieco!
L’amore a prima vista può essere splendido e travolgente, maanche estremamente crudele; quindi è bene tenere anche uno scudo di protezioneper restituire le frecce al mittente.
Per quanto riguarda la mia carriera di cantante ho sempreattraversato e attraverso tuttora strade in salita, non ho mai dovuto deciderequale via scegliere per realizzarmi come cantante, è un percorso naturale. Avolte mi è “solo” capitato di essere sulla strada sbagliata con personesbagliate.
Davide
Sentola distanza. Come cantante e come autrice, da cosa prendi tu distanza; qualidistanze vorresti invece accorciare e verso cosa? Volevo inoltre chiederti untuo ricordo di Mia Martini (io credo che, sentendola, avrebbe certo volutocantare questa tua splendida canzone).
Elisa
Oddio…ti ringrazio di cuore. Io mi sento una formichinarispetto a lei, è una cantante che mi ha sempre affascinato e coinvolto per lasua forza e soprattutto per la sua voce, che graffia, trafigge. Ho ben presentela sua interpretazione a Sanremo del 1992 de “Gli uomini non cambiano”, credoche non abbia bisogno di ulteriori parole.
Io prendo la distanza dalle persone che cambiano idea troppoin fretta, che non sono coerenti neanche con se stesse, mentre in musica prendole distanze da tutto ciò che non ha niente a che vedere con la musica, ma leaccorcerei volentieri con artisti importanti (ad esempio con Carmen Consoli oCristina Donà) per imparare da loro.
Davide
Pensierocostante. Qual è il tuo pensiero costante, quello da seguire senzacompromessi? Cos’è per te perdersi?
Elisa
Il mio pensiero costante è un percorso, è la ricerca di unastabilità instabile, dove ogni imprevisto lo ridefinisce e lo arricchisce. Sisegue senza compressi perché è qualcosa di forte, d’istintivo, da cui non puoiprescindere.
Perdersi è un modo per cercare di scoprire se stessi,abbandonare certezze, consapevole di correre dei rischi, di dover affrontarenuove angosce.
A volte solo perdendomi non mi perdo.
Davide
Lastanza di seta. Le cose sono più difficili, quando siamo chiusi in noi stessi. Mihai fatto tornare in mente l’esempio di Kant del muoversi in una stanza buia. Quandola stanza si fa buia, e con essa il pensiero, la sua finitezza, qual è il tuopunto di riferimento?
Elisa
Qualcosa di non definito. Ho usato la “stanza” proprio persottolineare il rischio che si corre rinchiudendosi in essa. È meglio avere unampio orizzonte corredato da molti punti che possono essere tutti deiriferimenti.
Davide
Colpiscimi.Cosa ti colpisce? Cosa cioè ti stupisce e ti stimola? Davvero non importa comea voi donne piace di essere a volte spiazzate?
Elisa
Micolpisce quello che non è prevedibile. Io mi stupisco per tutto ciò che ènuovo, ho una curiosità morbosa verso qualsiasi oggetto o comportamento. Lostupore deve essere causato da qualcosa di piacevole, ovviamente…
Davide
Frammento.Hai scritto il testo alcuni anni fa, ma ti ci riconosci ancora. Quando e come ènata la tua passione per la musica e il canto? In cosa non ti riconosci più?
Elisa
Credo che la mia passione per Lei non sia nata in un tempopreciso. Nel tempo ho semplicemente capito che dalla mia nascita miaccompagnava qualcosa, e ho avuto la fortuna di capirlo subito. Cantavo sullesedie fin da piccolina, mio papà ascoltava la musica e io ero attrattadall’insieme dei suoni che si abbracciavano tra di loro. Ho incominciato acantare istintivamente.
Miriconosco in tutto ciò che mi fa star bene.
Davide
Lacanzone dell’amore perduto. Perché hai scelto esattamente questa canzone di DeAndrè?
Elisa
Perchéin un momento preciso questa canzone diceva con la semplicità più estremaquello che sentivo io.
Davide
Un’ultimadomanda. “Orchidee” avrà il suo meritato successo. Cosa chiedi tu alla musica?
Elisa
Grazieper l’auspicio!
Vorrei che sia sempre la mia compagna sincera, che mi ascolticome io ascolto lei, ma sono abbastanza certa che, per la sua stessa natura,non mi tradirà mai.