Un numero di SUSSURRI volutamente anomalo… poche poesie, anzi, pochissime, e parecchi racconti (almeno secondo i nostri standard10), di cui un paio a puntate. Ve lo devo dire? Ebbene sì, anche questo mese siamo di corsa… pochissimo quindi il tempo di selezionare il tanto materiale ancora da pubblicare e ancor meno quello da dedicare a prospettive più ampie di quelle consuete di questo spazio… anche perchè, in effetti, parecchio si potrebbe fare per rendere più vivo ed interessante questo piccolo circolo letterario, integrandolo, chessò, con le periodiche uscite di E-PaperBack, e soprattutto con le novità delle mille e una riviste di rete che stanno nascendo e prosperando… di queste ultime mi accontento, in questa consueta corsa contro il tempo, di salutarne un paio: Racconti e Letteratura (della quale proponiamo in chiusura l’aggiornamento numero 18, ricordando che il prossimo sarà in rete il 1 Maggio) e DAD@MAG, che, nel suo quinto numero propone niente meno che un’intervista a Roberto Benigni…
Sempre parlando di R&L non posso certo scordarmi di fare un po’ di promo a "Conta il racconto che conta", concorso letterario dall’ottimo sistema di voto, che ci vede in parte coinvolti nella attività di premiazione, e al quale vi invito a contribuire in modo duplice: votando, ed inviando materiale – passibile quindi di voto – per la pubblicazione…
Ma "corriamo" a incominciare…
Gradito appuntamento fisso della rubrica SUSSURRI è il sempre più famoso Centosessanta, lo spazio cioè pensato e realizzato da Enrico Miglino che raccoglie mini poesie che possono essere inviate in giro attraverso SMS2. Testi quindi lunghi al massimo centosessanta caratteri ma come Enrico più volte ha dimostrato – e tutt’ora continua a fare – un limite, un vincolo, non fa che stimolare la creatività e così, da poche righe riescono a nascere immagini ed emozioni che sicuramente vi farà piacere vivere. Ricordo fra l’altro che se qualcuno vuol farsi avanti, e, seguendo l’idea di Enrico, proporre delle "160", non ha che da farsi avanti… le buone idee – come questa – hanno tanto più valore quanto più vengono utilizzate.
Non ci guidano più, tratta da La merenda, il nuovo E-PaperBack di Mario Frighi, è una ennesima riprova della capacità di questo autore: il tema dei ricordi, del passato, delle voci delle persone a cui volevamo bene e che ora mancano per sempre, è impresso a fuoco in pochi versi, con un ritmo e una capacità di "architettura" della poesia veramente notevole. Non ci guidano più, dice l’autore. Non seguiamo più le cose del passato, nemmeno del nostro. Tutto ora è chiuso e sterilizzato dalla modernità, che con la sua abbagliante capacità abrasiva è riuscita a togliere valori e sensazioni che prima non era possibile negare.
Sempre parlando di scrittura in versi, un altro ottimo elemento che sta via via sempre più conquistando i lettori con il suo stile personale e forte è sicuramente Monica Orsini. Eclissi, l’opera che pubblichiamo questo mese, è altro suo salto nel buio: non ci sono appigli nei suoi sogni letterari, non ci sono giornate luminose, o uccelli che cantino allegri. Il sogno che ancora viveva soccombe in poche righe, stravolto non dalla furia degli elementi, ma dal vuoto, dall’infinito vuoto esistenziale, senza lasciare traccia. Ma il mondo spento e freddo, senza più speranza alcuna, ha una affascinante luna bianca… come per spingere ancor di più verso il nulla il dolore stesso, la sconfitta del proprio io.
17.07.97. So cosa possono facilmente pensare i più "fedeli" lettori di fronte ad un titolo di questo tipo… ma, no, l’ultima poesia di questo Aprile non è di Asia 68… ma bensì di Giorgia Mantovani, che sicuramente molti di voi ricorderanno per la sua partecipazione ad Holden prima edizione (o più facilmente per l’intervista che ci ha concesso di recente per Holden II). Il testo, forte, fresco, carico di un desiderio di una certa sperimentazione linguistica, condivide in parte i temi di tensione giovanile cari anche ad Asia, ma l’oggetto su cui l’opera si snoda non è la solitudine, o il difficile rapporto con gli altri: la "chiave" qui è infatti la felicità e la possibilità di preservarla, prolungandola nel tempo. L’estasi precede la desolazione, sembra raccontarci l’autrice, se non si fugge dopo il grande attimo. Ma, forse, non si può fuggire…
Dopo l’ottimo Max, presentato lo scorso mese, Attesa (di Enrico Miglino) ci mostra l’autore alle prese con un tema più complesso. Questa storia infatti non si basa come l’altra sulla forza della trama, ma sulla capacità di descrivere sensazioni e stati mentali, sulla abilità nel giocare con le luci e le ombre della psiche umana, lasciando il testo scivolare verso un paradossale finale, ovvero la negazione della realtà stessa da parte del protagonista, dopo una sua lotta con se stesso e le proprie capacità di percezione e di analisi. Un vortice brusco ed intrigante, che stordisce il lettore fin da subito, allargando ancora una volta nella nostra mente la figura dell’Enrico Miglino scrittore.
Dopo l’esordio del mese scorso, con una "poesia in prosa" la carriera kultiana di Barbara Burgio continua con un racconto veloce e in qualche modo "assurdo": Passioni e rivelazioni di una cassiera del Sidis. Lo struttura, una sorta di dialogo non-dialogo, in cui le battute sono sì collegate ma distanti l’una dall’altra, è sicuramente originale, ma nel complesso l’atmosfera surreale che si crea forza la mente del lettore a ricercare, dopo il facile sorriso iniziale, un più profondo attimo di riflessione, che, probabilmente, in questo passaggio non è presente. Un testo comunque interessante, sul quale non mi dispiacerebbe sentire l’opinione dell’autrice stessa (o di chi, tra i lettori, desiderasse farsi avanti), e che si collega in qualche modo a quello, più ampio, che potrete leggere il mese prossimo.
La prima prova come scrittore di prosa che Fabrizio Cerfogli propone a KULT Underground è un lungo racconto dal nome Inevitabile vendetta, del quale pubblichiamo questo mese solo la parte11 iniziale. Il testo, interrotto come da manuale in un punto in cui la suspence è massima, vede come protagonista Luca, socialmente ben introdotto ragazzo dall’ancora imprecisato passato, progettare uno strano omicidio. Quale sarà il movente? E perchè è stato scelto quel luogo e quel modo? Queste domande, che troveranno soddisfazione solo nei prossimi mesi, sorgono spontanee via via che la narrazione, sempre in bilico tra presente ed i ricordi, prosegue, e mostrano come la tecnica che già chiaramente si percepiva nelle poesie di quest’autore, ottima presa trovi anche su processi creativi di più ampio respiro… forse è un po’ presto per un vero giudizio… ma come si suol dire, se alla fine della "pagina" volete sapere cosa succederà dopo… beh, ci sono buone possibilità che anche voi cominciate a farvi un’idea.
Come promesso il mese scorso, ecco i successivi due capitoli di Beneresyama di Federico Mori. Come nella migliore tradizione di manga o anime, la storia, ancora all’inizio, prosegue su più fronti, continuando ad aggiungere particolari che spieghino meglio la trama, e aggiungendo man mano spesso ai protagonisti. Vediamo quindi Benares (il "fantasma") cominciare a ripensare al suo passato, il Dottor Blake affrontare il suo capo dopo l’iniziale disfatta, e un nuovo essere, dai poteri straordinari, presentarsi al Fantasma iniziandogli a spiegare cos’è e perchè è così… insomma, gli elementi ci sono tutti perchè anche questa nuova parte venga fagocitata dagli appassionati del genere… non resta quindi che sperare che gli impegni scolastici dell’autore non ne rallentino l’ottima produttività, e che si possa, tra un mese esatto, leggere le prossime "puntate".
Vi ricordo che è possibile mandare racconti e poesie in redazione tramite gli indirizzi mail della rivista, oppure direttamente a me usando l’indirizzo mgiorgi@pianeta.it. E se tra i lettori c’è qualcuno che vuol diventare co-redattore di questa rubrica specifica di KULT non ha che da farsi avanti.
Per il momento è tutto.
Buona lettura.
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Voci che sussurrano
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Dal sito italiano di Dragon’s Lair proponiamo questo mese un testo estremamente RPG: Cretiaka di Antonello d’Aguanno. Ambientato in un meglio precisato futuro stile cyber, in cui tutto sembra un richiamo a cartoni animati, fumetti e fantascienza, questo testo ha la singolare caratteristica di essere scritto come se fosse il racconto di un master: il protagonista è il lettore, nei panni di un netrunner, e attraverso una prosa in seconda persona gli viene narrato cosa gli sta capitando, mentre sta camminando per le strade di una pericolosa città, insieme al suo socio, killer, dal soprannome di Syr Blyss… l’incontro con un alieno, gli scontri a fuoco, i dialoghi "cool" e tutto il resto non potranno non piacere a chi nel cyberpunk da d6 ci vive, ma difficilmente dispiaceranno a tutti gli altri, una volta preso l’orecchio per il modo in cui la trama formalmente procede…
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Marco Giorgini
http://www.geocities.com/soho/cafè/2209/letteratura.htm
Short Message System, ovvero "sistema di messaggi brevi"… termine che chi di voi ha familiarità con i telefoni cellulari non dovrebbe faticare ad interpretare…
vincitrice del concorso di Holden dello scorso anno, nella sezione testi – giovani
…comunque mandare degli SMS è MOLTO meno costoso che telefonare…
…perchè diciassette e non undici o dodici, chiederete? semplice: all’inizio la rivista era quindicinale…
penso che troverete il link nella sezione degli amici della rivista… purtroppo il materiale mi è stato passato senza un riferimento preciso ed il tempo stringe… al peggio vedrò di rimediare il mese prossimo…
che mi dicono abbia partecipato ai corsi di scrittura creativa di Baricco…
…devo ringraziare anche Cinzia per aver sopperito alle mie globali carenze in quella splendida e musicale lingua che è lo spagnolo…
come ad esempio Spriggam o Babil Junior
…diversi da quelli di R&L… come potrete facilmente vedere in coda a questa rubrica…
anche perchè le altre tre non mi sono ancora state passate…