KULT Underground

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Intervista con Angelo Conte

8 min read
PEPPAMARRITI BAND
 
Perintanto rimando a una precedente intervista con la Peppa Marriti Band allapagina http://www.kultunderground.org/articoli.asp?art=286
Dopotre anni dal precedente “Rock arbëresh” è arrivato un nuovo eccellente lavorodella Peppa Marriti Band, Këndò!”(radio epiro/sanarecords 2009). La Peppa Marriti Band è unprogetto musicale iniziato nel 1991 a Santa Sofia d’Epiro,piccolo centro i provincia di Cosenza, “con una grande voglia di esprimere leproprie idee, sensazioni, rabbia, emozioni attraverso la musica Rock, usando comelinguaggio la lingua Arbëresh”. Angelo Conte voce e chitarra, PaoloImbrogno tastiere, Sergio Toscano batteria, Demetrio Corino basso e voce,Antonio Castrovillari chitarra, Pino Murano violino.
 


Davide
Perintanto cos’è successo in questi tre anni da “Rock arbëresh” a  “Këndò!”(radio epiro/sanarecords 2009)?
 
PeppaMarriti Band
Nientedi particolare, abbiamo lavorato a questo nuovo CD con passione e siamo moltosoddisfatti del risultato. Forse ci abbiamo messo più tempo del previsto maspesso c’è poco tempo per dedicare alla band visto gli impegni quotidiani checi riguardano.
 
Davide
Unaltro ottimo disco. Se il filo rosso che attraversa le canzoni di questo nuovolavoro, quindi quello più riconoscibile o appariscente nel tessuto, resta inqualche modo la cultura Arbëreshë, qual è il filo guida meno “visibile” coniandouna locuzione idiomatica come “il filo della perlana”?
 
PeppaMarriti Band
Ineffetti non c’è un filo meno visibile ma solo la necessità di chiudere i nostrispettacoli in questi due CD che abbiamo prodotto fino ad ora. Anche “Këndò!”come “Rockarbëresh” racchiude i brani che in questi anni ci hanno accompagnatonei concerti live.
 
Davide
Quandosi riesce a realizzare un disco, è legittimo e ovvio avere delle aspettative.Quali sono le vostre?
 
PeppaMarriti Band
Lenostre aspettative penso siano comuni a molti che realizzano un disco. Questocd dovrebbe avere maggiore visibilità del primo perché ha una distribuzionenazionale con la Venus ed è co-prodotto dalla nostra associazione culturale”Radio Epiro” ed una piccola etichetta milanese cioè la Sanarecords. Siamocoscienti che emergere in Italia è difficile se non quasi impossibile ma siamoaltrettanto convinti di aver fatto un buon lavoro e questo cd potrebbe avere unriscontro di massa senza nulla togliere a nessuno. Inoltre, proprio in questigiorni, siamo stati scelti tra i gruppi che faranno parte del “Premio SIAE perDemo 2010” patrocinato dalla coppia Marengo/Pergolani di Radio 1 Rai. Questoper noi è un grande riconoscimento che si aggiunge a tanti altri avuti neglianni senza l’aiuto di nessuno.
 
Davide
Possochiedervi il perché della vostra scelta di mantenere viva una comunità cherischia di scomparire?
 
PeppaMarriti Band
Pernoi è stata una scelta naturale perché usiamo questa lingua ogni giorno infamiglia, tra gli amici insomma quotidianamente. Questa, come tante altreminoranze nel mondo sono destinate a scomparire e non è certo la Peppa MarritiBand a salvare la cultura Arbëreshë. Per noi comunque è importante farconoscere a più persone possibile la nostra lingua e già questo ci soddisfa.
 
Davide
Sieteinfine riusciti a realizzare il sogno nel cassetto di suonare in Albania?
 
PeppaMarriti Band
No,ancora non ci siamo riusciti ma siamo convinti che prima o poi riusciremo aportare la nostra musica dal vivo in Albania e in altri paesi dei Balcani, èsolo una questione di tempo.
 
Davide
Këndò…Canta! In copertina però sembrerebbero anche riprodotti un kimono e unachitarra imbracciata forse come una katana o un bokutō… “La via(dō) della spada (ken)”… il kendō non è visto come una tecnicadi combattimento, ma come un percorso di crescita personale; in questo senso,si dice che il kendōka (colui che pratica il kendō) deveessere grato al compagno che lo colpisce perché gli mostra i suoi punti deboli,e deve colpire con spirito di generosità. C’è qualche attinenza? Perché lascelta di questo titolo anche un po’ equivocabile? Cosa rappresenta?
 
PeppaMarriti Band
No,non c’è nessuna attinenza con l’arte marziale. Il termine “Këndò”in Arbëresh significa “canta” ed è il titolo della 3° traccia del cd. Abbiamodato questo titolo al cd perché è una canzone che ci rappresenta meglio dellealtre. Inoltre è un invito a cantare in questo periodo difficile che stiamoattraversando e che lo estendiamo per tutti quei periodi, anche personali,quando sembra che le cose non girano per il verso giusto. La foto di copertinainvece ritrae una ragazza che indossa il costume tradizionale Arbëreshë (la”coha”) insieme ad un giubbino in pelle (il “chiodo”), cioè la tradizione e lamusica rock, infondo quello che noi siamo.
 
Davide
Nonsolo arberesco, ma anche dialetto calabrese nel testo popolare del XVI secolo”Na vekkiarella”, musicato dal  gruppo “Cantannu Cuntu” e da voi riproposto. Sepenso al napoletano, ci sono dialetti meno fortunati di altri a rischio discomparsa culturale? I dialetti calabresi sono tra questi? Non è inevitabile?Cosa rappresenta per voi il dialetto?
 
PeppaMarriti Band
No,molti dialetti calabresi non rischiano di scomparire perché vengono parlati damolta gente anche giovanissimi. Per noi rappresentano il quotidiano, alcunielementi della band, infatti non parlano in Arbëreshëe spesso utilizzano il dialetto come lingua. Inoltre siamo molto vicini allacultura popolare Calabrese, io stesso ho mio padre che ha origini calabresi edalla nascita ho avuto presente entrambe le culture. La canzone “Navekkiarella” in particolare, è stato un omaggio alla cultura calabrese ed in particolarealla città di Acri, paese da cui proviene.
 
Davide
Visono varie associazioni che cercano di proteggere e valorizzare la cultura di Arbëria.Tuttavia, alcuni paesi hanno ormai perso gli usi e i costumi albanesi, oltreche la lingua, mentre altri sono scomparsi. Gli Arbëreshë continuano adavvertire la propria sopravvivenza culturale minacciata. Che rimandi osoddisfazioni avete avuto e ricevuto rispetto alla vostra lunga attività dirivalutazione della cultura e della lingua arbereshe?
 
PeppaMarriti Band
All’inizioabbiamo avuto qualche problema perché alcuni “puristi” della nostra cultura nonvedevano di buon occhio il nostro progetto musicale, poi in seguito le cosesono cambiate ed abbiamo ricevuto molte soddisfazioni. In effetti una culturaferma al folklore è una cultura morta mentre una cultura che produce canzoni,libri, quadri o qualsiasi altra forma d’arte, è una cultura viva che va avantinel tempo e che ha più probabilità di sopravvivere alla globalizzazione deinostri tempi.
 
Davide
Nonsolo canzoni di antica tradizione orale, ma anche l’opera di alcuni scrittori epoeti arbëresh come Giuseppe Schirò Di Maggio, Zef in albanese. Come descriverestela poesia arberesh, quali temi e quali atmosfere o modi predilige e cosa avetemutuato voi dalla cultura poetica arberesh nella scrittura dei vostri testi?
 
PeppaMarriti Band
Nonci siamo mai chiesti come comporre i nostri testi ma abbiamo sempre utilizzatoil linguaggio dei giorni nostri, con molti termini che non sono più albanesi mache sono entrati nel modo di parlare di oggi. Pensiamo che utilizzare vecchitermini che poi nessuno conosce non serve a niente. Le canzoni tradizionaliparlano spesso di amore e nostalgia della madre patria e comunque un velo dimalinconia spesso si trova nelle nostre canzoni.
 
Davide
Potetescrivere qui il testo con traduzione di una delle vostre ultime canzoni?
 
PeppaMarriti Band
Si,anche se tradurre un testo in lingua italiana spesso non trova la giustaespressione come invece è nella lingua in cui viene scritto. Comunque letraduzioni dei nostri testi si trovano nel sito www.peppamarriti.com.
 
DHEUIM

Kië dheu im

medhà mëma me tàten
për një 100 viét
 
U ja jà bilëve t’im
për njéter 1000viét
 
U këtù jam e rri
këtù bënjë vèren evalt
për shpìn
 
U këtù dùat vëdes
tu e rùjtur dìallin
çë hin pràpa rèes
 
…mëmë…shtrëngòm…
 
LAMIA TERRA

Questa èla mia terra

me l’ha data mia madre emio padre
per 100 anni
 
Io glie la do ai mieifigli
per altri 1000 anni
 
Io qui vivo
qui faccio il vino el’olio
per la casa
 
Io qui voglio morire
guardando il sole chetramonta
dietro una nuvola…
 
…mamma…strìngimi…
 
Davide
Alcuni,parlando del vostro coté musicale, cita spesso combat folk e combat rock…qualcosa tra Clash e Modena City Ramblers insomma. Vi ci rispecchiate? Comedescrivereste il vostro contenuto politico, tenendo conto che “in democrazianessun fatto di vita si sottrae alla politica (Gandhi)”?
 
PeppaMarriti Band
No,noi non facciamo politica o almeno politica diretta ma semplicemente musica cheparla dei nostri sogni, della vita di tutti i giorni, di tutto ciò che cicirconda. Non abbiamo mai pensato di scrivere dei testi mirati a temi politicio sociali ma semplicemente parliamo di tutto quello che la vita ci da ognigiorno. Si è vero che spesso ci associano ai Clash, ai Modena o ad altri gruppie questo ci fa piacere ma non è voluto, non ci siamo mai ispirati a gruppiparticolari e poi i Modena hanno iniziato nello stesso periodo nostro…
 
Davide
Diorigini arbereshe furono molti illustri uomini italiani come Antonio Gramsci,Francesco Crispi, diversi rivoluzionari e patrioti come Domenico Damis… Aproposito di Gramsci, disse (e ritengo che sia un pensiero ancora moltoattuale) che gli intellettuali italiani non si sono mai sentiti organici,hanno sempre rifiutato, in nome di un loro astratto cosmopolitismo, ogni legamecon il popolo, del quale non hanno mai voluto riconoscere le esigenze néinterpretare i bisogni culturali. Il pubblico italiano cerca quindi la sualetteratura all’estero perché la sente più sua di quella nazionale: èquesta la dimostrazione del distacco, in Italia, fra pubblico e scrittori. Sipuò dire che ciò succeda oggi più che mai anche con la musica, attingendo ancorae sempre alla cultura anglo-americana?
 
PeppaMarriti Band
Forseè così ma oggi la musica sta cambiando, Internet ha dato la possibilità difarci ascoltare in tutto il mondo. Gruppi come il nostro sarebbero già finitise non ci fosse stato internet. Inoltre i giovani oggi non ascoltano un albumintero ma usano le singole canzoni e creano le compilation.  I cd si vendonoquasi esclusivamente nei concerti ma molti scaricano la nostra musica dainternet. Per noi questo non è un problema, per noi è importante che vengaascoltata la nostra musica a prescindere da come e dove.
 
Davide
Prossimecose?
 
PeppaMarriti Band
Stiamolavorando su nuovi brani per fare un altro cd. Speriamo di non far trascorreremolto tempo per realizzare un nuovo lavoro. Inoltre stiamo pensando direalizzare un video e pubblicare un libro scritto dal nostro bassista Demetrioche parla della band.

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