Spiderman nelle menti di molti appassionati di fumetti sicuramente è stato e continua ad essere un personaggio molto carismatico, fin dal lontano 1969 quando fu creato da Stan Lee e da Steve Ditko, capace di far desiderare ad ognuno di impersonarlo per essere noi stessi a sgominare il crimine dalla grande mela (che adesso come adesso avrebbe un gran bisogno d’aiuto). Devo ammettere che io non faccio parte di quella parte di fedeli conoscitori della saga delle avventure di Spiderman (anche se m’interesso di fumettistica e ho sempre apprezzato maggiormente gli X-Men), ma non mi dispiace l’idea di impersonare l’eroe dai poteri di ragno dalla complicata doppia vita (è mai possibile che tutti i supereroi dei fumetti americani debbano avere un’altra vita in cui sono persone completamente normali e spesso anche più stupide di quanto non sia uno qualunque?Vedi Superman). E’ proprio questo che saremo tenuti a fare nel gioco che prende il nome dal protagonista del fumetto: l’uomo ragno dovrà infatti ancora una volta liberare la città ormai sconvolta dal crimine che aleggia nelle strade e sarà costretto ad affrontare e sconfiggere tutti i suoi vecchi rivali, insieme a tutti i loro scagnozzi, ed i loro folli piani, come Scorpion, Venom e Rhino, ma riceverà anche l’aiuto dei suoi più grandi alleati, già incontrati in altre occasioni, come ad esempio Thor. Spiderman si presenta come un’arcade-adventure tridimensionale ben realizzato dal punto di vista grafico, anche se i luoghi mi sembrano un po’ poveri di dettagli, ossia si vedono solo palazzi grigi, particolareggiati fin che vuoi, ma sempre palazzi grigi; c’è però da dire che quelle visionate erano foto dei primi livelli e inoltre questi erano situati su dei grattacieli, quindi oltre al cielo e a questi stessi oggetti non ci poteva essere molto altro. Tali ambientazioni spazieranno da Manhattan e il sistema fognario di New York, fino a tutte le locazioni rese famose dal suddetto fumetto, che potranno essere esplorate completamente dal nostro Spidey proprio come nella versione cartacea, ossia attraverso ragnatele lanciate verso un punto non identificato sopra il protagonista, probabilmente i palazzi. Il set delle armi oltre ai più comuni calci e pugni che ci permetteranno di eliminare in un frenetico corpo a corpo gli avversari che ci ritroveremo davanti, potremo disporre del colpo della ragnatela e della cupola della stessa (sebbene non sappia esattamente cosa sia, suppongo che serva ad imprigionare temporaneamente i nemici in vista di una scazzottata ravvicinata, ma chiunque è libero in seguito di smentirmi) e infine dei chiodi (sinceramente mi giunge nuovo il fatto che l’uomo ragno utilizzasse i chiodi). Il gioco si dividerà complessivamente in 8 ambientazioni diverse e 30 livelli; non c’è che dire sono molti, inoltre la fluidità di movimenti insieme alla qualità grafica saranno cinematografici. Sarà vero? Staremo a vedere, intanto nell’attesa accontentiamoci di andare a rivedere i vecchi fumetti di Spiderman per non farci trovare impreparati nel momento in cui lo dovremo impersonare per restituire la "tranquillità" nella megalopoli di New York.
14/11/2001
Andrea Rebucci
Quello che segue è il frutto di una recente collaborazione avviata da Kult Underground con Leader S.p.A, una delle maggiori distributrici di videogiochi in Italia. Ringraziamo in particolare modo i signori Raffaele Gomiero e Stefano Petrullo per l’invio del materiale per questa preview.
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