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Intervista con Outpsya

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All’insegna della più audace sperimentazione tra metal, fusion e progressive il visionario disco d’esordio di Luca Vianini e Evan Mazzucchi. A sei anni dalla nascita, il duo trentino lancia il manifesto definitivo della propria filosofia sonora: SUM, il distillato sonoro degli Outopsya (Videoradio, 2009), 8 tracce – 54,16 minuti.
Suoni taglienti e alchemici, evoluzioni strumentali e testi visionari riassunti in otto tracce: esce per la Videoradio di Beppe Aleo SUM, il disco di esordio degli Outopsya. Luca Vianini e Evan Mazzucchi sono due giovanissimi musicisti di Rovereto (TN) attivi dal 2003 con il progetto Outopsya, sigla di OUT Of PSYchical Activity. In questo debutto su cd propongono una summa, un distillato di lusinghieri riconoscimenti artistici e di meticoloso lavoro sul suono sia sul palco che in studio. Le visioni elettriche del poliedrico duo sono il punto d’arrivo di un’attività che nel tempo ha conosciuto varie formazioni e collaborazioni anche extra-musicali (es. cinema, danza); inoltre la copertina è stata realizzata dalla pittrice figurativa Michela Eccheli.
Interamente composto e prodotto dal polistrumentista Vianini, realizzato con l’apporto del fido Mazzucchi e la partecipazione della vocalist Ylenia Zenatti, SUM propone un progressive-rock d’avanguardia, espresso in una forma articolata e connessa a dinamiche metal, fusion ed elettroniche.. SUM, come del resto tutto il lavoro degli Outopsya, vuole essere qualcosa di fluido come l’ispirazione che l’accompagna, minimale, teatrale e costante. In linea con gli obiettivi del duo l’anonimato visuale: il non mostrarsi troppo, il rimanere in secondo piano rispetto alla musica, cercando di penetrare nell’ascoltatore con efficacia.
Dopo ben cinque demo-cd, tutti registrati e mixati dallo stesso Luca Vianini, gli Outopsya dimostrano un’incessante ricerca e sono lieti di proporre SUM come punto di arrivo maturo per altre partenze. Già in distribuzione digitale dal 19 settembre 2009 attraverso i più importanti “store” di musica in tutto il mondo (iTunes, NOKIA Music, Emusic, Napster, Amazon ecc.) SUM arriva finalmente nei negozi di dischi grazie alla Videoradio (etichetta di Andrea Braido, Trio Bobo, Walter Calloni, La Drummeria, This Harmony ecc.).
Outopsya:
Evan Mazzucchi – Bass
Luca Vianini – Guitars, vocals, synthesizers & drums score
Ylenia Zenatti – Vocals on track 2 & 4
Michela Eccheli: Illustration & design
Info:
“http://www.myspace.com/outopsya” http://www.myspace.com/outopsya
“http://www.videoradio.org” http://www.videoradio.org
Synpress 44 Ufficio Stampa:
http://www.synpress44.com
http://synpress44.splinder.com
 
BIOGRAFIA OUTOPSYA (OUT Of PSYchical Activity)
OUTOPSYA nasce a Rovereto (TN) nel maggio 2003.
Partita come trio strumentale (chitarra, basso e batteria), la formazione si è progressivamente aperta a svariati inserimenti occasionali di vocalist e strumentisti di diverse estradizioni, dal jazz al classico al metal ecc., che si sono alternati attorno ai fondatori Luca Vianini ed Evan Mazzucchi.
L’attuale formazione comprende il computer (Mr. PC) come terzo elemento multifunzione.
OUTOPSYA ha partecipato a numerosi concorsi e rassegne, tra cui Rock Targato Italia, Emergenza Festival (Bolzano), Arezzo Wave, SorgàRock-VR (2° classificato anno 2004 e anno 2006), Open Hands (Rovereto), Concentratissimo Rock – TN (vincitori anno 2006), Contest MP3 – Cles (TN), Festival/contest Samigo (Pavia), SAMIGO TOP100 (vincitori “premio band da produrre” anno 2005), MEI di Faenza 2005, TavagnascoRock 2006 (TO), Piazza Chanoux di Aosta (1° maggio 2006), Suoni Universitari (TN), “Canta che ti voto” del giornale l’Adige (semifinalisti anno 2006), Music Village Contest 2006 (Marilleva – TN), GIROROCK del Trentino 2007, G3 della Valsugana (2007), Concorso “All’ultima nota” Nogaredo – TN (vincitori anno 2008), Turkish Bazaar (spettacolo di danza contemporanea – Modena 2009), Festival Upload-Bolzano (finalisti anno 2009), ed a decine di live proponendo esclusivamente brani originali e ottenendo vari riconoscimenti come “migliori musicisti”.
Il 17 luglio 2007, con un organico di cinque elementi (batteria, basso, oboe, glockenspiel/percussioni, chitarre e computer) ha sonorizzato dal vivo il film muto “Der Golem” (1920), in piazza del Municipio a Pergine, su commissione del Circolo del Cinema Effetto Notte, eseguendo come “OUTOPSYA ENSEMBLE” le musiche composte ed arrangiate dal chitarrista Luca Vianini.
OUTOPSYA ha autoprodotto diversi CD-demo contenenti brani propri e lunghe improvvisazioni registrati e mixati dal chitarrista Luca Vianini:
Out Of Psychical Activity (anno 2003);
Demo 504 (anno 2004);
LiveDemoN 205 (anno 2005);
Frames of Our MadNess (anno 2006);
Der Golem live (DVD anno 2007).
Produce il CD “SUM” pubblicato in autunno 2009 dall’etichetta Videoradio di Beppe Aleo.
Diversi brani di OUTOPSYA sono stati inseriti in compilation a distribuzione  nazionale (Samigo Top 100 N.5, Tavarock 2006, Virus Alternativi ecc.).
Filmografia:
Ad OUTOPSYA è stato dedicato il capitolo “Father & Son” nel film “Corrente Continua” (anno 2005) del regista trentino Francesco Dalbosco.
Un video clip sul brano “Don’t Mind” è stato realizzato nel corso di un laboratorio curato dalla regista Micol Cossali (anno 2009).
 
INTERVISTA

Davide

Gran bel disco, oscuro e incandescente. Nonostante i ritmi fortemente aggressivi e il suono potente dell’heavy metal, a tratti sento affondare le radici nel progressive rock, perfino quello di Canterbury  nel modo di cantare che ha Ylenia Zenatti. Non so perché, sebbene altro musicalmente dal vostro disco, mi avete ricordato anche i Magma di Christian Vander. Cosa definisce l’outopsyc-prog?
 
Outopsya
Rappresenta la nostra volontà nel tenerci il più possibile al di fuori di un “filone musicale” auspicando di non risultare facilmente riconducibili ad altri gruppi. “Outopsyc” incarna il nostro modo di accostarsi alla creatività, “out of psychical activity“. La particella “prog” serve soltanto per dare una vaga idea ai possibili fruitori.

Davide

Outopsya, ossia Out Of PSYchical Activity… Fughiamo subito ogni eventuale dubbio su come si pronunci il vostro nome: non come autopsy (autopsia), ô’tŏp”sē, bensì ô’tŏpsai… Giusto? Però quella “A” finale complica e la pronuncia più corretta diviene ô’tŏpsaiē… Dunque? Inoltre, cosa racchiude il nome che vi siete dati?

Outopsya

OUT Of PSYchical Activity è una frase nata a posteriori solo per dar senso alla parola OUTOPSYA che di suo non avrebbe alcun significato…siccome fa molto tendenza dare a tutti i costi un senso alle cose solo dopo averle fatte (molto “out of psychical activity“) ci sembrava brutto non onorare tale usanza almeno con il nome!!!
Inoltre OUTOPSYA non esiste in nessun vocabolario e quindi identifica solo noi!! Grande comodità nella selva di Internet!!
La fonetica corretta per OUTOPSYA sarebbe ô’tŏpsaiē, come da te enunciato ma in Italia può andare bene anche pronunciarla “Autòpsia” senza accentare la “i”.

Davide

“Sum” è il disco dell’esordio ufficiale. E’ dunque la somma di quanto fatto finora in sei o più anni, a giudicare dal titolo? Cos’è cambiato e cosa non è cambiato nella vostra musica dagli inizi a oggi?
 
Outopsya
Giustamente, come si evince dal titolo e ancor più dalla cover,  per noi appositamente disegnata dall’artista emergente Michela Eccheli, “SUM” è un estratto, un distillato di brani in gran parte da noi già proposti live nelle decine di performance che hanno visto l’alternarsi di formazioni (da due a cinque elementi con e senza computer) e arrangiamenti, sempre differenti, variabili di volta in volta a seconda delle occasioni.
I brani sono nel disco presentati come originariamente concepiti completi di parti vocali che nelle nostre esibizioni, soprattutto nei primi anni di attività, erano state per vari motivi sacrificate portandoci a proporci come trio esclusivamente strumentale.
Con le voci e l’inserimento di diversi strumenti elettronici, tutto acquista una nuova veste e una nuova collocazione, discostandosi anche considerevolmente da quelli che potevano sembrare i nostri riferimenti stilistici.
Finalmente è quindi possibile ascoltare OUTOPSYA nella sua completezza.
OUTOPSYA è il progetto di due persone e come tale si evolve nel tempo. SUM è semplicemente una tappa di tale evoluzione.
 
Davide
L’alambicco in copertina… Mi pare di ricordare che il distillato si raccoglie dopo una serpentina di raffreddamento. E’ quel che succede dal suonare privato o dal vivo al materiale di registrazione? Oppure siete soddisfatti del suono ottenuto sul disco, a parer mio registrato e mixato molto bene.
 
Outopsya
Noi riteniamo che la musica di OUTOPSYA si esprima meglio su disco che dal vivo in quanto nel live l’attenzione si disperde su particolari anche distanti dalla musica in sé e quindi molte sfumature vanno perdute.
L’idea era quella di arrivare ad un disco “preciso” ma non “freddo”… avendolo prodotto noi stessi siamo abbastanza soddisfatti del suono e convinti che i prossimi lavori saranno ancora migliori.
 
Davide
In una vostra intervista ho letto che non amate farvi vedere in foto e anche in concerto preferite restare appena visibili nella penombra… E’ un modo quindi di convogliare tutta l’attenzione del fruitore sulla qualità della musica e dell’ascolto o cosa?
 
Outopsya
Riteniamo le foto piuttosto inutili in quanto non troviamo un motivo particolarmente valido per cui a chi ascolta OUTOPSYA dovrebbe interessare vedere come siamo fatti. Come già accennato, dal vivo preferiamo che l’attenzione resti, per quanto possibile, sulla musica piuttosto che sul “gesto”!!!
 
Davide
Allo stesso modo amate poco parlare di voi e della vostra musica?

Outopsya

Esatto!! Preferiamo di gran lunga che a parlare di OUTOPSYA e della musica di OUTOPSYA siano gli altri dopo averci ascoltati!! Lo troviamo sicuramente molto più interessante….
 
Davide
Siete partiti come trio strumentale. La voce, a parte quando canta Ylenia, acquistando maggior risalto, tuttavia sembra essere da voi trattata più come strumento tra gli altri, spesso filtrata da un vocoder, che non come principale composizione vocale su un apposito arrangiamento musicale. Qual è la vostra intenzionalità al riguardo, nonché quella che adottate nella scrittura dei testi?
 
Outopsya
Riteniamo che la voce sia uno strumento un poco “privilegiato” rispetto agli altri… la linea vocale molte volte opera un potente effetto di mascheramento sul materiale strumentale e troviamo che se si ascolta una canzone “cantata”, la prima cosa che si sente è proprio lo “strumento voce” ed il più delle volte ci si ferma li nell’ascolto…in altri casi invece si fa addirittura fatica a sentire quello che c’è sotto…. Crediamo quindi che tenere la voce in “primo piano” sia solo ridondante specialmente se come noi la si vuol considerare come uno strumento al pari di tutti gli altri!!!
Nella scrittura dei testi diamo sicuramente più importanza alla funzionalità che non al significato…le parole vengono quindi utilizzate soprattutto per “far suonare la voce”!!
 
Davide
L’ultimo brano Sum mi è parso il reverse di Mus. Avete riusato cioè il brano rovesciandolo, ma anche giocandovi con il pitch per cambiare le velocità ecc. Mi ha ricordato il disco Neu! 2.
Rother e Dinger tornarono in studio nel 1973, ma le difficoltà finanziarie del progetto costrinsero i due a completare solo un paio di brani, che vennero pertanto remixati in vario modo e a varie velocità per raggiungere la durata piena dell’album. “Una soluzione da pop art per un problema pop…”  Si è trattato di un vostro omaggio ai “Neu!” ? O perché avete pensato di chiudere il disco in questo modo?
 
Outopsya
SUM, come dice il titolo stesso è semplicemente un riassunto delle canzoni precedenti!!!
Effettivamente i vari frammenti sono poi stati processati nei modi più disparati fino a creare un brano compiuto.
 
Davide
Dove e quando suonerete prossimamente?

Outopsya

OUTOPSYA sarà presente con una breve apparizione nello spettacolo di danza “Turkish Bazaar” della compagnia Artemis Danza di Monica Casadei il 5 dicembre 2009 al Teatro al Parco di Parma.

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