KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Intervista ad Amadio Bianchi

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Intervista ad Amadio Bianchi
premiato come migliore collaboratore 2002


"Come accade ogni anno in occasione dell’anniversario della nascita della rivista abbiamo deciso di premiare simbolicamente, con un cd contenente tutti i numeri della rivista, i collaboratori che si sono particolarmente distinti nel corso dell’anno. Quest’anno come migliore redattore di una delle sezioni della rivista abbiamo premiato lei… congratulazioni!
Cominci col presentarsi ai nostri lettori…"

Sono nato durante l’ultima (speriamo sia davvero l’ultima…) guerra mondiale in un piccolo paesino di montagna, adagiato a 1000 metri di quota tra la Valcamonica e la Valtellina, a una ventina di chilometri dal confine svizzero. Nella famiglia da cui provengo si usava dare ai neonati il nome delle persone scomparse e così mi toccò il nome di Amadio (ama-Dio) poiché uno zio, fratello di mio padre, che non ho mai conosciuto, ma del quale ho sempre sentito parlare come protagonista di una amara esperienza, morì di tifo mangiando le ostriche alla foce della Senna, in Francia, ospite del figlio di un senatore Francese. Sono convinto che questo nome, che per ovvie ragioni ho sentito pronunciare migliaia di volte nella mia vita, abbia funzionato nella mia mente come un mantra: infatti, mi sono sempre sentito attratto dal trascendente e dalla filosofia. All’inizio del mio risveglio fu la pittura ad aiutarmi nel mio processo evolutivo e, per alcuni anni, divenni pittore professionista. La mia pittura, "il Luminescentismo" esprimeva una necessità interiore di luce. Più tardi mi trovai a bisticciare con le speculazioni filosofiche ed infine intrapresi il percorso che tuttora colora e distingue la mia vita: insegnare e scrivere sono la mia totale occupazione: la prima oltre a darmi gioia mi da da vivere, la seconda mi completa e nell’obbligarmi a chiarire a me stesso mi rende comprensibile agli altri… Quando ho iniziato quest’ultimo viaggio mi sono reso conto che i miei genitori mi avevano messo nello zaino i loro doni : mia mamma la sensibiltà, la compassione, la bontà e la voglia di serenità e mio padre, grande lavoratore, la determinazione, la forza e il coraggio. Sono docente di Ayurveda, Yoga, Cultura e Filosofia Indiana e ho ideato alcuni sistemi di Massaggio Ayurvedico e di Stretching che pratico e insegno.
Quattordici anni orsono, ho fondato a Milano l’associazione culturale C.Y.Surya, che inizialmente si occupava di diffondere la cultura dell’India e oggi è fortemente impegnata nella ricerca del dialogo tra l’occidente e l’ oriente con un solo fine: il benessere psicofisico.


"Come ha conosciuto KULT Underground? Cosa ne pensa della rivista?"

Ho conosciuto la vostra rivista per caso, "navigando" ma sono subito stato attrato sia dal nome, sia dai suoi contenuti. In seguito ho imparato ad apprezzarvi ancora di più…e oggi sono sinceramente ancora felice di collaborare con voi.

"Crede che le nuove tecnologie possano realmente contribuire ad una maggiore diffusione culturale?"

Lo credo tantissimo… oggi questi mezzi sono presenti ovunque, anche nella maggior parte delle case. Personalmente devo moltissimo a queste tecnologie che mi hanno permesso di divulgare il mio pensiero.

"Vuole dire qualcos’altro, fare qualche saluto e/o ringraziamento?"

Si desidero ringraziare innanzitutto lei Fabrizio Guicciardi per avermi accettato fra i suoi collaboratori e poi tutto lo staff per l’incoraggiante apprezzamento che avete sempre mostrato nei miei confronti. Ben volentieri continuerò a collaborare con voi . Come sa, "Insegnare e Scrivere sono la mia totale occupazione: la prima oltre a darmi gioia mi da da vivere la seconda mi completa e nell’obbligarmi a chiarire a me stesso mi rende comprensibile agli altri…". Grazie anche al vostro incoraggiamento mi sento oggi maggiormente impegnato ad offrire ai lettori il "meglio di me"

Fabrizio Guicciardi

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