l’innamorato ora alle 21 e11 minuti del 28 marzo 2002 sicuramente sta dormendo sdraiato sul divano vicino al camino acceso nella casa dei suoi genitori – è sicuro… lui dorme sempre e è sempre stanco – lavora nell’edilizia guida camion o scavatori perché ha parecchie patenti – si sveglia presto la mattina torna a casa il pomeriggio e va a dormire – si sveglia per la cena mangia tutto quello che può -ogni cosa come se il piatto fosse il nemico da uccidere – la forchetta vuole uccidere gli esseri viventi che gli hanno tolto la speranza – svuota le pentole perché vuole vedere se il fondo della pentola riflette l’immagine di una persona – se un vassoio è pieno vuol dire che sua madre l’ha fatto più pieno degli altri apposta per nascondergli un viso – una faccia sorridente che l’innamorato sogna sempre la notte – dopo cena si mette a guardare la televisione finchè non si addormenta – vive in un ciclo ripetitivo di sonno e di veglia – quando è sveglio chiude tutti gli spazi attorno al suo ambiente per evitare tutte le interferenze sonore possibili – con la veglia l’innamorato vuole stancarsi mentre lavora terminando il suo obiettivo con la cena che gli gonfia lo stomaco e lo appesantisce – la stanchezza che gli appesantisce le gambe e lo stomaco gonfio per la roba che si ingozza devono farlo per forza dormire- lui vive in un livello di semincoscienza con una realtà sbiadita e non sente la sveglia che suona – non ci ascolta quando noi altri 3 gli parliamo… – rafaele vuole dimenticare il passato e ha paura del futuro – mantiene il suo presente sempre uguale perché è l’unica cosa che gli dà sicurezza… -è diverso dal jolly- il jolly ci segue stancamente nelle nostre avventure notturne per colpa della sua coscienza che lo frena ricordandogli che forse noi del gruppo esageriamo di notte e facciamo cose che se uno ci pensa durante il giorno sembrano oscene irriverenti – siamo troppo allegri e di questo non abbiamo nessuna vergogna*… forse non dovremmo essere così mentre i giovani muoiono negli incidenti stradali il sabato notte… scoppiano loro le vene dopo le iniezioni di droga… si fondono il cervello con le pasticche… a napoli si uccidono per il fuoco rosa della gelosia… – il maestro dice che l’asfalto sta coprendo i sogni e la bellezza della giovinezza…
*N.d.A. ho scritto questo diario perché voi riusciate a capire la causa della nostra allegria mentre gli altri sono invasi da un alone triste – voglio vedere se riuscirete a trovare il metodo per toglierci anche questo… così potremo diventare degli androidi come voi
-a differenza del jolly che ha una coscienza l’innamorato non è consapevole della sua situazione di stallo – il jolly è tutto pieno di nervi che percepiscono tutto in sintonia con ogni cosa- invece il nostro eroe innamorato è come se andasse in giro con le vene tagliate – non ha terminazioni nervose- le sue percezioni e sensazioni sono bloccate – la sua coscienza è nebbia- non si rende conto di trovarsi in una situazione di blocco emotivo -… una fata lucente ha accavallato le gambe tra i tessuti muscolari del suo cuore poi lei ha abbassato il suo viso cominciando a mordere i fasci di fibre succhiando le emozioni di lui… – la persona che lo ha dissanguato è rimasta una faccia gentile che rafaele ora ama più di prima perché non può più vederla ed è lei la causa di tutto quanto- il nostro gruppo si è formato dopo di lei… la ragazza gentile… la fata lucente… è stata lei a lasciare l’innamorato nel suo tormento… – noi 3 però siamo riusciti in un anno a recuperare totalmente l’anima del nostro amico – ed ora cammina accanto a casa mia tra queste siepi orgoglioso e forte come noi
nota dell’editore- ora la narrazione va avanti con la descrizione del rapporto tra uno del gruppo e la sua exragazza -che sopra è stata definita la fata lucente- che porta a termine la fase introduttiva di questo romanzo – poi si va avanti con la descrizione delle esperienze gioiose fatte da questi 4 giovani nell’ultimo anno- … buon ascolto
-l’innamorato è stato fidanzato 5-6 anni- la sua ragazza era più piccola di lui – è diventata donna come se fosse cresciuta tra le sue mani- ha cominciato a sbattere le sue ali e poi è volata tra altri fiori- l’arcangelo michele gliel’ha fatta conoscere perché era fidanzato con un’amica della fata lucente- lei quando si sono presentati aveva una faccia dolce e tranquilla e morbida e serena – per questo ora ogni volta che l’innamorato si trova davanti una tranquilla se ne innamora – continua a inseguire lo stesso viso e forse la notte si affaccia dalla finestra e ulula come un cane abbandonato però la luna gli è stata cancellata dal quadro della sua notte… – l’incontro è avvenuto ad una fiera con gli uomini che avevano la bocca gonfia dai panini e birra e bambini che urlavano correndo per il gusto di urlare e di correre per scappare dal calore dell’estate- lei passeggiava sorridente con i capelli rossi- giocava con qualcosa che aveva tra le mani come fanno le persone che sono mosse da una ricerca esistenziale – noi 3 camminavamo sciolti e rilassati verso la chiesa per accompagnare l’arcangelo all’appuntamento con la sua ragazza -il jolly non era ancora tra di noi perché lui è il più giovane… è arrivato anni dopo- l’innamorato andava vestito di nero e fumava silenzioso con delle foglie di anemoni che si portava dietro perché era passato prima in mezzo a un prato e alcuni fiori si erano attaccati addosso al suo pantalone- il maestro dice che la natura è edera che si aggroviglia tra le gambe degli uomini giovani e quando uno si sente giovane deve profumare di bosco – … di fronte al portone della chiesa vicino a un cerchio fatto da delle signore anziane con delle candele in mano stavano la ragazza dell’arcangelo e la sua amica la fata lucente – vedono arrivarci camminando con lo stesso passo che coincide con il ritmo della campana che suona per l’inizio della celebrazione e i nostri 3 volti sorridono con delle bocche chiuse che si allargano ad arco in modo che visti tutti e 3 in fila all’altezza della testa sembriamo un’unica mezzaluna dorata dal sole di ferragosto- …ohhhh come sono luccicanti i nostri corpi…- siamo così luccicanti noi che veniamo riconosciuti quando passiamo a mezzogiorno con il sole sopra di noi per i nostri occhi chiari come i cani aski e i nostri corpi di bronzo con le vene che escono fuori dai muscoli delle nostre braccia come le striature della pelliccia di un leopardo
-qui l’asfalto è stato scavato dalle lacrime che ha buttato giù l’innamorato quando la sua storia è finita pensando che fosse lo stesso per la sua donna- …diceva dentro di sé -secondo lui ma era solo illusione- chissà come starà soffrendo ora dopo avermi lasciato… adesso anche lei nella sua cameretta si sente sola… – in quest’ultimo anno le nostre strade hanno visto scorrere 2 canali affiancati – uno per il pianto dell’innamorato e un altro per il sudore che il maestro l’arcangelo il jolly e l’innamorato hanno buttato nelle loro notti floreali
-nel primo incontro alla fiera l’arcangelo si avvicina alla sua ragazza e la bacia mentre il maestro entra nella chiesa per guardare gli affreschi – l’innamorato si mantiene dietro fuori dalla scena – poi viene presentata a tutti noi la fata lucente – i suoi sorrisi cadono su di noi e pronuncia il suo nome con una voce fievole… – si vedeva che doveva ancora fare esperienza di vita- era stata con pochi uomini quindi nessuno l’aveva ancora rovinata – lei alitava freschezza masticava fiori – in quella situazione non abbiamo più sentito l’altoparlante della chiesa e la gente è rimasta immobile e il vento ha soffiato tra di noi… tutto è diventato immobile statico – le foglie dei ciliegi secchi si sono attaccate alle gambe della fata lucente di carnagione bianchissima mentre il vento portava in alto il suo vestito bianco che si mischiava al rosso fuoco dei suoi capelli- la sua bocca si muoveva ma non uscivano parole ma solo musica classica leggera e sinuosa come il vento che aveva alzato polvere e noi non vedevamo più niente – un angolo del suo vestito bianco coprì la faccia dell’innamorato… *
*N.d.A. la scena sopra descritta può sembrare inventata ma non lo è – sono cose accadute a tutti… sono situazioni evidentissime se uno riesce a vederle – occorre il coraggio di vivere la propria vita – abbiamo finito con la tristezza e i libri tristi … – oggi è un giorno pieno di sole quindi voi dovete sorridere
– l’innamorato è un eroe silenzioso- non è che parla poco come il maestro – a parlare parla ma è in silenzio che il dolore scuote le sue ossa – una crema dolorosa nera cola sul suo fegato e… il vento freddo lo sente soffiare dentro – per un anno ogni volta che il viso della sua fata gli è apparso un blocco di ghiaccio gli è scivolato in gola- lui porta sempre il piumone e i riscaldamenti della sua macchina sono impostati al massimo come se fosse il forno dove soffocano le speranze… ali variopinte di farfalle che entrano dai finestrini dell’auto in primavera bruciano lì e il maestro che ha sempre caldo suda – … dio mio com’è soffocante la tristezza… – però quel giorno che noi tutti ricordiamo come un destino era bello perché la futura ragazza dell’innamorato era bella e gli abiti delle persone che stavano alla fiera erano belli e pranzare con tutti i parenti era bello – e poi bam bam la caduta nel dolore con la frattura del rapporto tra la giovinezza delirante dell’innamorato e la splendente felicità della sua ragazza… perché le cose belle accadono per caso e le cose brutte accadono per caso… l’unica cosa che accade in maniera ragionata è la noia intesa come vuoto -assenza di desiderio- che è quello che succede quando ci si rinchiude dentro la propria casa la sera senza nostalgia per le voci che si odono all’esterno
– il primo dialogo tra l’innamorato e la fata lucente fu tenero come le lacrime che versano le creature e pieno di trilli solfeggi e suoni di arpe… – la ragazza subito disse
-mi chiamo francesca… scusate se mi aggiusto il jeans ma questo perizoma mi sta stringendo troppo… ho il perizoma rosa più bello del mondo… perché mi fissi così… -rivolgendosi a rafaele- credo di avere tutto a posto o no?
rafaele disse
-tu hai molte cose a posto… non penso ti manchi niente… sei una tipa molto elettrica… devi essere una che prende le cose di petto
francesca rispose
-se non le prende una donna giovane le cose di petto chi può prenderle? tu sembri una persona da rimbalzo… aspetti che qualcuno ti dica qualcosa per iniziare a parlare…
rafaele parlava guardando in alto – la voce acuta di francesca gli rimbombava nella testa – si sentiva in difficoltà e il sudore colava sulla faccia che si era arrossata…- aveva paura di sbagliare l’inizio- come in un romanzo la cosa più importante è non sbagliare l’inizio perché poi il lettore si farà un’opinione sbagliata di te – le disse
-perché mi sorridi così forte… ti faccio ridere probabilmente… lo sai che sono un mago e che faccio degli incantesimi nella mai macchina la notte … faccio parlare le ragazze con le stelle
lei era ingenuamente delicata- pensava che ci fosse qualcosa di magico nel colore dei fiori e dei tramonti e anche nella carta delle banconote – vedere noi 3 abbronzati con lo sguardo fermo e deciso con il bacino inarcato in avanti era per lei uno degli spettacoli della natura- rispose all’innamorato rafaele
-voglio vederla anch’io stasera la tua magia… però non mi dovrai imbrogliare
-quando uscirono da quella macchina alle 4 del mattino del giorno dopo avevano già fatto tutto – … la conoscenza deve iniziare da un corpo bello e passare da un corpo bello a tutti i corpi belli e poi alle anime belle per arrivare alla bellezza in sé – loro 2 in quella macchina appannata costituirono una comunità di spirito -che secondo gli sviluppi che ebbe per gli altri del gruppo doveva durare per sempre- con sospiri affannosi-gemiti piccoli piccoli-versi alla mallarmé le loro anime si distesero con il corpo di francesca sul corpo di rafaele e il corpo della fata lucente sul corpo dell’innamorato… si scambiarono i loro aliti con un acquoso profumo di garofani – quando l’innamorato il giorno dopo venne da noi ci descrisse la scena dicendo
-i nostri arti sembravano ali – nella fase centrale del rapporto ho visto noi 2 come una farfalla sola dalle 8 ali… ho avuto voglia di piangere perché mi sentivo troppo commosso…
i loro corpi si intrecciarono come 2 lucertole in calore che muovevano nervosamente la testa e strisce di sudore colarono 7 volte sui muscoli dell’innamorato- quella notte fecero invidia a dio perché Egli sentiva che loro 2 gli stavano rubando il paradiso- … tutto sembrava essere iniziato nel modo migliore e si sentiva che la loro unione doveva durare nei secoli per riportare un senso estetico e morale nella nostra società dove tutto è perso… la gente è persa… – ma qui quella coppia innamorata ha rappresentato una speranza e una rinascita amorevole e la loro illusione di gioia ci ha fatto incazzare quando si è frantumata come il vetro che faceva da specchio per l’arcangelo e per il maestro -il jolly ancora non c’era-… – potevi vedere rafaele e francesca che passeggiavano mano nella mano per la strada che porta in pineta- rafaele e francesca seduti a parlare in un angolo di intimità nel bar mentre i muratori gridavano- portami un’altra birra lorenzo… – rafaele e francesca sdraiati sui divanetti di una discoteca- ancora loro 2 stare nella loro macchina parcheggiata in piazza una sera in cui pioveva- i corpi di francesca e di rafaele sdraiati affiancati sulla spiaggia – buttarsi l’acqua del mare addosso quando il maestro e l’arcangelo sorvolavano le bellezze in mare con i loro occhi come se fossero avvoltoi- l’innamorato e la fata lucente erano tutto quello che la poesia è… proprio tutto
all’inizio sono stati succhiati dalla passione – si sono rifiutati di pensare non hanno pensato a niente- hanno fatto del sesso… – poi si sono guardati meglio dentro – hanno cominciato a pensarsi come 1 in 2 e 2 in 1 e si sono innamorati – il maestro dice che l’amore è quell’atto intellettuale che cerca la conoscenza insondabile di un’anima racchiusa nell’unità simbolica e organica di un corpo… il sesso è la sacralità dei corpi – …
l’arcangelo -cugino dell’innamorato- lo ha convinto a impegnarsi a fondo mentalmente in questa storia perché secondo lui quella ragazza era nata per essere dell’innamorato – era una sua necessità sentimentale stare con lei – come un dovere morale doveva farla sorridere farla sentire allegra portarla in giro – doveva farla girare su una giostra- lui ascoltò questi consigli e invitò la fata lucente a passare le notti con lui – iniziavano a parlare dopo la mezzanotte e discutevano per 3-4 ore raccontandosi le loro giornate e dicendosi tutti i segreti – lui si occupò mentalmente di sentimenti emozioni affetto sogni progetti per il futuro – lei si insinuò con dolcezza e eleganza tra gli spazi vuoti che la sua mente aveva dimenticato- l’innamorato si rese conto che la fata lucente era la perfezione perché era un’anima bella in un corpo bello e la bellezza della sua anima faceva apparire una sfera di luce gialla attorno alla sua persona con dei brillantini a cospargere le curve del suo fisico- … rafaele si sentiva così orgoglioso di avere una ragazza come lei che iniziò a curare di più il suo corpo per essere alla sua altezza e tutti dovevano vederli assieme come 2 soli* –
*N.d.A. per 5-6 estati noi vedemmo 3 soli su questa terra
ora tutto è passato e qui fa freddo… comunque loro per 5-6 anni fecero vita a sé – si rinchiusero sempre più in un’incubatrice d’acciaio con loro 2 da soli e attorno a loro ci fu silenzio – la loro unione era così forte e perfetta che la fata lucente poteva camminare da sola al buio senza aver paura di nulla – potevano stare senza vederci e parlare con noi per settimane – l’innamorato e la fata lucente crearono un mondo proprio… parlavano tra loro di figli e matrimonio e il padre di rafaele gli stava già costruendo la casa- e poi cos’è successo?… e poi cos’è successo?
– anche la sfera emotiva è soggetta a leggi di natura che fanno in modo che il più forte alle turbolenze sentimentali sopravviva e possa portarsi avanti anche come single- all’inizio è stata la fata lucente a imporsi in maniera soffice con una sincerità devastante con l’innamorato che era insicuro e non sapeva bene cosa fare- lei ha mantenuto la sua posizione non si è mai rivelata troppo perché per la sua ingenuità amare era come camminare… per lei tutto accadeva naturalmente- lui ha dovuto prendere una decisione… ha deciso che doveva puntare su di lei quindi si è fatto avanti ed è stato costretto a inseguire le vesti di lei per i prati – la conclusione è che la fata lucente è l’amore e rafaele l’innamorato… è la fata lucente la più forte… non c’è niente da fare… – ora l’innamorato galleggia nella sua indolenza… galleggia nella sua indolenza…
-lui è di natura pigro rilassato sciolto adagiato su se stesso – si è affidato completamente a lei nella sicurezza totale che lei lo avrebbe sempre seguito -quindi se ne poteva stare comodo senza impegnarsi troppo mentalmente come aveva fatto quando la conosceva poco- lei però la dolcezza che metteva con lui la usava per tutte le cose – poteva essere dolce anche con altri uomini se avesse avuto l’occasione di conoscerli – perché era leggera – la leggerezza era dovuta all’amore che rappresentava il suo modo di rapportarsi al mondo – con lei l’innamorato si sentiva a casa perché gli dava sicurezza e fiducia e si rilassò in materassi di pigrizia… non c’erano più l’arcangelo e il maestro a spronarlo – aveva raggiunto la piena soddisfazione -la massima realizzazione di sé stesso- quindi ora poteva esprimersi per quello che effettivamente era… smise di uscire non vedeva più gli amici se ne stava a casa con la sua fata lucente – ma lei era giovane e energica con una sete di conoscenza quindi molto curiosa… la fata aveva bisogno di uscire di confrontarsi con altre persone- alla fine ci si stufa e lei ha deciso di chiudere… – sul finale ha chiuso tutto… -non mi ricordo la sera di quale giorno era – comunque la fata lucente non voleva un finale triste e ha chiuso con l’innamorato e quando una donna dice no lo dice per sempre…
la corda che ha tenuto attaccati per 5-6 anni 2 persone ha cominciato a sfibrarsi però senza che nessuno se ne accorgesse – poi si è staccata e tutti hanno sentito la botta che ha fatto cadere l’uno sul letto per addormentarsi e l’altra tra le braccia di un gruppo di uomini- l’arcangelo ha detto a lui mesi dopo
-hai cercato di mettere le catene a una farfalla
il maestro gli ha detto
-tu hai un’anima indolente e questa indolenza ora non è più di moda …
-il nostro amico ha accusato un colpo pesante… – il nostro amico poteva non riprendersi più… poteva restarci sotto… gli è rimasto il fotogramma del viso della sua ragazza- è completamente stordito dalla musica alta – non si lava più porta sempre lo stesso vestito… – suda freddo sotto una coperta – il suo cuore ha un buco profondo – è coperto di arida sabbia…- i suoi muscoli si muovono con scatti convulsi senza che la sua volontà si protenda verso qualcosa
-il maestro che vive di immagini letterarie aveva scelto per descrivere il tempo del loro fidanzamento l’immagine della fata lucente con indosso un vestito nero lunghissimo- con il vento che si alza si solleva il vestito e appare per 5-6 anni la faccia bianchissima dell’innamorato in ginocchio tra le gambe lunghissime della fata… – ora in una nuova condizione esistenziale -per descrivere la frattura del rapporto- l’immagine è in versione autunnale – l’innamorato da solo sta sotto un albero e sotto la pioggia a pensare con la faccia rivolta in alto… a bocca aperta in senso di sbalordimento- le foglie consumate cadendo dai rami entrano nella sua bocca… e fluttuano fredde nella sua gola – e tutto va a finire nello stomaco perché è lì che restano le emozioni che ti lasciano ricordi fisiologici *
*N.d.A. se non senti qualcosa allo stomaco vuol dire che non stai vivendo
-una sera dentro un bar di sperlonga l’innamorato vomitò l’angoscia e i suoi succhi gastrici- una colonna di odio liquido finì sulla faccia del cugino michele – vomitava mentre rideva… era una cosa bellissima… fuori si sentiva il mare – si vendicò così con l’arcangelo michele perché lui gli aveva fatto conoscere la sua exragazza e ora soffriva – il suo fisico s’era deformato all’italiana con sigarette vino e pasta… – la nostra fisicità è il frutto della natura – siamo il risultato dell’accoppiamento abusivo tra madre "destino" e padre "desiderio" con il destino che sta ad aspettarci da sempre… che è al di là del tempo- e il desiderio che è la spinta ad avverare ora -in questo tempo- quella che è la nostra volontà – siamo desiderio che afferra per i capelli il destino e lo costringe a fermarsi nel tempo… – noi siamo uno squarcio spazio-temporale – …niente sarebbe senza di noi- … se io non scrivessi adesso queste parole io non esisterei – mi capite?…
– dopo la vomitata il mare cominciò a far sentire la sua musica- le onde che andavano e venivano calmarono lo stomaco dell’innamorato- l’acqua a sperlonga è pulita e cancellò il vomito con le sue onde chiare lisce… le onde hanno un movimento proprio e il maestro l’arcangelo e l’innamorato hanno le proprie strade da percorrere questa notte del 3 maggio 2002 in cui io vi sto scrivendo queste cose – è una notte caldissima… – eravamo rimasti solo noi nel locale e allora l’eroe silenzioso disse
-io l’ho amata e voi non mi capirete mai perché ognuno pensa a se stesso… ed è giusto che ognuno pensi solamente a se stesso… prima ho rimesso il vino che avevo bevuto perché mi era sembrato di vedere la mia donna uscire dall’acqua… ci siamo allontanati ma quello che abbiamo fatto assieme nessuno ce lo potrà togliere… lei è come se vivesse nel mio cervello accavalla le gambe nei miei ricordi… mi dice sì con la testa quando chiudo gli occhi … è dolcissimo… i ricordi sopravvivono nelle nostre menti… sono per sempre… tutto il mondo è dentro di noi… la felicità è uno stato mentale… – io canterò gli umori del suo corpo- vagherò di notte come un pazzo non dicendo il suo nome a nessuno- dirò alla luna scendi e vieni a far l’amore con me- mi ubriacherò come l’estate e sarò elegante come lo stelo di una rosa- andrò in una città straniera per essere toccato da tutte le ragazze giovani perché io sono italiano- quando mi sentirò stanco mi legherò ad un palo della luce aspettando che arrivi un fulmine a darmi la carica- scriverò un melodramma in una lingua nuova dove tutti sono felici di tutto e… io canterò gli umori del suo corpo
nota dell’editore- attenzione qui finisce l’introduzione- questo è uno dei tanti inizi possibili per il primo romanzo della letteratura mondiale sulla gioia – è stata rappresentata la condizionale iniziale in cui si trovano questi 4 giovani prima dell’anno in cui risolveranno le loro vite – … preparatevi a girare su una giostra che va sempre più veloce
Enrico Moschetta
L’INNAMORATO