Scusate ma questo mese (e il mese scorso) deve essere passato Giove in Urano, perché ho combinato dei pasticci col computer, sono stato in ritardo con gli articoli e ho anche perso del materiale sulla recente Mostra di Venezia. Per questo motivo l’unico articolo di Ottobre è quello dell’impavido Leo, al secolo Leonardi Andrea, che stronca "Minority report", che invece al sottoscritto non è dispiaciuto.
Certo non si può pretendere di confrontarlo con "Blade runner", ma alcune similitudini e sensazioni di deja-vù sono inevitabili, data la comunanza dell’autore del libro e la quasi contemporaneità. Poi da "Blade runner" in poi tutto è stato ad esso relativo, solo "Strange days" e "Matrix", per motivi differente, sono riusciti ad emergere dalla marea di cloni nati dopo il capolavoro di Ridley Scott, diventando a loro volta piccoli riferimenti. "Minority report" ha un’ottima storia sotto, raramente banale, e un buon Tom Cruise, oramai definitivamente un grande attore, anche solo per il curriculum dei registi che lo hanno voluto con lui. Sicuramente non è indimenticabile, ma "Minority report" supera comunque molti dei film di fantascienza usciti di recente.
Ma Leo ha nel cuore la Francia (e la Bèart…) e quindi…
Chiedendo umilmente perdono per l’imperdonabile leggerezza, saluto tutti.
Michele Benatti
Alla prima e alla seconda