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Storia di un ragazzino elementale

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Storia di un ragazzino elementale
(A.Zanardi – KULT Virtual Press)

Recensione flash:
La "Storia di un ragazzino elementale" di A. Zanardi è una favola contemporanea. Beninteso, non è roba da leggere ai bambini!, è una favola per adulti -narra le peripezie di un essere quasi-umano (che si definisce "ragazzino"), e della sua scesa da animale/servo di una strega verso un destino di crescita e mutamento. Personalmente, il mio giudizio sullo scritto è positivo.
Indicato per chi: ha piacere nel leggere la fantasy, ma cerca qualcosa di più spirituale e mistico rispetto ai classici racconti di spada e magia.

Approfondendo…
Storia di un ragazzino elementale, almeno all’inizio, non mi convinceva molto. Lo stile tendeva a essere un po’ troppo stucchevole. C’erano anche un paio di cadute di tono (per la precisione un paio di "cazzo" proprio fuori posto per il registro della narrazione)… ma ho avuto l’impressione di un crescente miglioramento col progredire della lettura: lo stile si fa’ più personale e più scorrevole col progredire della narrazione.
Tutta la storia è raccontata in prima persona dal protagonista, e Zanardi è riuscito molto bene a rendere la meccanica di pensiero prettamente non-umana del "ragazzino". E’ una novella sciamanica, magica, cruda, per fortuna lontana dalla New Age e dal buonismo. Non c’è quell’armonia con la natura che in altre opere, purtroppo, ha finito col risultare forzata e artificiosa: c’è sano e puro istinto. Il bambino elementale è molto più simile ad un alieno che a un Siddharta, non cerca comunione con l’umanità, cerca sempre e solo di migliorare se stesso ed esplorare nuove situazioni. Agli occhi di umano il suo comportamento è egoistico e bestiale, ma per lui è del tutto naturale. Funziona bene in questo senso la mancanza di accuratezza nelle descrizioni: rende molto l’idea della percezione che il ragazzino ha del mondo, necessariamente diversa dalla nostra.

Enrico Bacciardi

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