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Vom Kap bis Kairo

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Vom Kap bis Kairo
gioco per 2-4 persone
Autore: Gunter Burkhardt
Editore: AdlungSpiele (
www.adlung-spiele.de)

Il titolo un po’ oscuro di questo gioco, che sembra uno scioglilingua, tradotto in italiano diventa un semplice "Dal Capo al Cairo", infatti in questa ambientazione si chiede ai giocatori, oltre ad avere molta fantasia, di costruire una ferrovia che attraversa tutto il continente Africano, da Città del Capo fino al Cairo.
Il formato del gioco è quello compatto di
Meuterer1, un semplice mazzo di carte, composto da una coppia di carte locomotiva e vagone per ogni giocatore (da due a quattro), oltre ad una serie di carte che contengono tre elementi: un ostacolo da oltrepassare (villaggio, fiume, deserto, savana e montagna), un numero di binari (da zero a tre) e un valore in monete da uno a dieci.
Per giocare bisogna procurarsi carta e matita, dato che le carte verranno assegnate con un’asta segreta e si dovranno tenere segnate su carta le varie offerte e i crediti (Sterline) residui.
Si parte con 200 Sterline a testa, facendo una prima asta per tante carte scoperte quanti sono i giocatori, tutti pagano l’importo puntato e scelgono le carte in ordine di offerta: dalla più alta alla più bassa. La carta acquistata si posiziona davanti al proprio treno, questo sarà il territorio che si dovrà superare, utilizzando un numero fisso di binari, che va da dieci per il fiume a sei per la savana, numero che è indicato da una carta utilizzata come riferimento.
Nella fase di costruzione, che segue la prima fase di asta, il giocatore che ha fatto l’offerta più alta gira la prima carta del mazzo e guarda quanti binari contiene, se questi, sommati con quelli presenti sui territori di fronte alla propria locomotiva, sono sufficienti a fargli superare il territorio, allora può girare la carta stessa dal lato binario e fare avanzare il proprio treno, guadagnando il numero di Sterline indicato sulla carta girata; altrimenti dovrà cedere il turno al giocatore successivo, il quale potrà utilizzare una seconda carta girata dal mazzo, oltre a quella appena scoperta dal primo giocatore (sempre sommate a quelle scoperte davanti al proprio treno). I turni si susseguono in questo modo con finché non accade che un giocatore esaurisce i territori davanti al proprio treno: in questo caso si sospende la fase di costruzione e si effettua una fase di asta, nelle modalità già viste all’inizio della partita.
Il primo giocatore che costruisce l’ottavo tratto di ferrovia girando l’ottava carta ha raggiunto lo scopo che si era prefissato e vince la partita (in questo gioco il capitale risparmiato alla fine della partita non viene considerato).
Vi sono ancora due regole da citare: ogni volta che un giocatore costruisce un tratto di binario, tutti gli altri che si trovano ad avere la locomotiva di fronte ad una carta fiume guadagnano un binario bonus da utilizzare in qualunque momento (ne potranno accumulare fino ad un massimo di cinque); oltre a questo, un altro modo per acquistare dei binari in più è quello di pagare dieci Sterline per ogni tratto che si vuole acquistare.
La semplicità delle regole nasconde un ottimo mix tra due tipi di gioco diversi: il gioco di aste e quello di pesca delle carte, infatti è necessaria un’attenta gestione del capitale per cercare di ottenere un vantaggio pagando il prezzo giusto per ogni carta, poi nella fase di pesca si deve valutare quando utilizzare il capitale e i binari bonus per completare la costruzione evitando di favorire gli avversari senza per questo penalizzarci troppo. Vi è poi un meccanismo di auto-bilanciamento, dato che un giocatore che rimane indietro nella costruzione dei binari è avvantaggiato dal fatto che davanti a sé ha più carte degli altri e quindi ha più binari a disposizione per costruire, in pratica non si verifica che un giocatore, il quale ha preso un vantaggio sugli altri, riesca a mantenerlo a lungo oppure incrementarlo; solitamente accade proprio il contrario, che i giocatori rimasti indietro riescano a costruire più rapidamente degli altri recuperando il terreno perduto.
Il gioco è simpatico ed estremamente compatto, le carte sono ben disegnate, anche se la grafica è stata realizzata al computer e può apparire un po’ fredda. L’unico neo è rappresentato dalla versione in inglese delle regole, che è stata fatta utilizzando un programma di traduzione automatica senza che sia stata di seguito controllata da qualcuno, per cui il risultato è abbastanza scadente e in certi punti si rivela assolutamente
incomprensibile2. A parte questo problema, che può essere risolto cercando e scaricando le regole in inglese da Internet, il gioco è sicuramente un buon prodotto che spicca per originalità tra tutti i "riempitivi" che si possono trovare oggi sul mercato. Allora? Tutti in carrozza!

1
Un altro piccolo capolavoro della AdlungSpiele che ho recensito in uno dei primi numeri di questa rubrica.

2
Cito come esempio: le carte acquistate all’asta "must be used in good times."

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