(quinto classificato)
Mino e Max erano ancora una volta su quella panchina davanti al "Sally Club".
"Cos’hai questa volta? La solita roba?"
"No", rispose Max, "questa volta ho un paio di francobolli rari…"
Era qualche anno che Mino e Max passavano i loro sabato sera così: due o tre birre al bar con gli amici in attesa di far venire "l’ora del Sally". In disco si ballava e si tentava di "intortare un paio di fighette" con scarsi risultati allora… ancora due birre, un caffè e sambuca, un Macallan, un caffè e sambuca fino a quando il rumore veniva percepito troppo forte.
Era da qualche anno che, solo in quel momento, passavano da Paco per il trip, in base a quanto era rimasto in tasca. Paco la raccontava tutte le volte: questo è buono, vedi la luce, vedi tutto nero, vedi questo, quello e molte volte non vedi un cazzo, stai solo male ma ormai era un rito forse dettato dalla noia…
"Quanto ti ha preso Paco?"
"50 eurini di due."
"Max, sei fuori? È una cifra! Sono 100 sacchi!"
"Mi ha detto prova e vedrai… io provo!"
Max ebbe il suo trip bagnato da una Corona calda.
Esternava ormai da qualche minuto la propria insostenibile leggerezza dell’essere mentre vedeva tutto appannato, come se ci fosse del fumo… forse stava fumando. Sentiva Mino blaterare qualcosa, chissà cosa… Ancora in testa sentiva quel motivetto che aveva ballato in disco… il fumo si muoveva ritmicamente e stava lì, davanti a sé, come danzando. Lentamente i due lampioni che aveva davanti si curvarono come a formare una cornice che avrebbe potuto contenere il viso truccato di quella ragazza sul cubo. Paco non li aveva proprio gabbati… è stata nebbia fitta per un bel po’ poi le palpebre si chiudono e ci si addormenta nel mezzo di un fantastico viaggio introspettivo culminato in piccoli brividi alla schiena.
Mino all’atto di spartire il tesoro disse: "Con cosa li si butta giù?"
"Ho preso un paio di birrini al Conad, caldi ma al caso nostro: Corona… La Corona è la migliore bevuta calda"
Mino come Max ebbe il suo trip bagnato da una Corona calda.
La Corona calda faceva veramente cagare. Non poteva essere la migliore, la Corona andava servita gelata con una fetta di limone. Avrebbe voluto avere una qualsiasi birra ma non la Corona. Mino ebbe un brivido alla schiena, poi un altro e un altro ancora. Passò qualche tempo a considerare l’insostenibile leggerezza dell’essere poi vide un ombra scura spostarsi dietro a un albero poco lontano ma dopo aver messo a fuoco non vide più nulla. Mino aveva la sensazione di essere osservato, un rumore alle spalle e un’ombra nera poi nulla…
"Max, hai sentito… che ci sia… la Digos in giro…" Max aveva un maledetto sorriso di merda stampato in faccia e non era per nulla interattivo…
Mino sentì un ronzio da prima basso poi sempre più forte fino a ovattare definitivamente tutto, anche le sue stesse parole che rimanevano soffocate nella sua gola. Dall’albero uscì un ombra dalla sagoma orrenda e filiforme, mani grandi e unghie lunghe. Si avvicinava sempre di più fino a mostrargli il suo viso. Sembrava un ragno gigante che gli mostrava le fauci, occhi scurissimi pieni e brillanti. Mino mormorava o forse voleva: "Aiuto, Aiuto,Aiuto…". Intorno a lui vide altre forme uguali che camminavano o strisciavano nel ronzio sempre più assordante. Collassò all’indietro e in cielo c’erano rombi neri fumo e luci fra il fumo. Percepì un odore nauseabondo e tentando di estraniarsi chiudendo gli occhi pensò: "Che cazzo ci ha dato Paco, mi ha preso malissimo…". Riaprì gli occhi e la sagoma scura davanti ai suoi occhi allungò la mano infilandola, quasi incorporea, nel suo petto rubandogli l’anima.
Mino morì sul colpo in quell’istante.
Il giorno dopo i giornali titolavano: "Stroncato dalla droga davanti al Sally Club – Ragazzo della Bologna bene stroncato da una droga sintetica non meglio identificata, la polizia è in allerta e sta cercando i responsabili. – Girolamo Marchiori di 21 anni è morto per arresto cardiaco dopo aver ingerito una droga non ancora identificata dalla scientifica, si teme ci possano essere altre dosi letali in circolazione, la polizia segue varie piste ed ha interrogato alcuni sospetti. Ecc. ecc.".
Era sempre la notte del 16 maggio, notte di luna nuova…
"L’hai ucciso" disse Lgrn’t al suo amico.
"Ho avuto il netto sentore che mi avesse visto distintamente!"
"Non è possibile, lo sai."
"Alcuni sulla rombo-nave sostengono che alcune sostanze possano aiutarli a vedere e dunque a vederci quindi presto tutti gli umani, assumendo queste sostanze, potranno provare a ribellarsi e combatterci"
"Sono fantasie, Ktran’g, e ostinarsi a chiamarli umani è improprio… Sono solo la nostra coltura, il nostro gregge, tu non devi dare ascolto a certe voci, sono sconclusionate leggende divulgate da chi, con un abile mossa politica…"
"Dai Lgrn’t, stavo scherzando. Avevo un forte e improvviso appetito e…"
"Ok, ok, ma le sai le regole… bisognerebbe prenderli più vecchi…".
Prova e vedrai…
Era la notte del 16 maggio e faceva luna nuova…
Federico Malavasi