KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Intervista ad Andrea Nini

3 min read

Intervista ad Andrea Nini

Ciao Andrea, come accade ogni anno in occasione dell’anniversario della nascita della rivista abbiamo deciso di premiare simbolicamente, con un CD contenente tutti i numeri della rivista, i collaboratori che si sono particolarmente distinti nel corso dell’anno. Quest’anno come migliore redattore di una delle sezioni della rivista abbiamo premiato te. Congratulazioni!
Comincia col presentarti ai nostri lettori…

Dato che non sopporto di parlare di me stesso, vi ripropongo la presentazione che potete leggere su KULT: "Nato il 25 luglio 1968, diplomato alla Scuola di Informatica di Modena, attualmente lavora come programmatore free-lance. Ha sempre coltivato la passione per il gioco, di qualunque tipo: boardgame, simulazioni, con i dadi, con le carte, di ruolo e di comitato".

Come hai conosciuto KULT Underground? Cosa pensi in generale della rivista?

La conobbi nei primi anni della sua diffusione, ne ero venuto a conoscenza grazie agli amici che vi scrivevano, attraverso il passaggio del canonico floppy-disk (Internet era ancora un termine sconosciuto). In generale penso che sia un ottimo metodo per comunicare idee e pensieri, molto più ricco di "feeling" di un comune testo scritto (al computer e non).

Hai avuto modo di seguire KULT quest’anno? Commenti/critiche?

Ho letto KULT come tutti gli anni e l’ho trovata (grazie al continuo miglioramento tecnologico) sempre attuale. L’unica critica che mi sento di muovere è sul fatto che la versione "programma" esista solo per Windows, quindi rimangono tagliati fuori tutti i palmari (Macintosh e Linux possono leggere la versione on-line, ma solo se collegati a Internet). Penso che poter leggere KULT (oppure 8KO-) su un palmare o su un cellulare/palmare sarebbe un valore aggiunto notevole.

Credi che le nuove tecnologie possano realmente contribuire ad una maggiore diffusione culturale?

Indubbiamente; oggi una persona, senza uscire dalla propria stanza, ha la possibilità di accedere ad Internet e quindi a milioni di computer, in ognuno dei quali sono memorizzate informazioni; purtroppo questo pone l’accento sulla "qualità" di tali contenuti. Non credo che vi possa essere un controllo superiore, ma soltanto attraverso il giudizio personale si può scegliere e decidere cosa considerare e cosa scartare. Un altro nodo cruciale che siamo chiamati a sciogliere è quello dei diritti d’autore: un meccanismo pensato quando non esisteva Internet non può essere ancora valido oggi e deve essere ripensato da capo.

Cosa ti ha spinto a scrivere per KULT e perché hai scelto di recensire boardgame?

Perché i boardgame sono un’espressione della creatività che molto spesso si ignora: con frasi come "Non sono capace", oppure "È roba per bambini" si accantona a priori qualcosa che contiene in sé tutte le potenzialità per trascorrere il tempo libero in una occupazione sociale, costruttiva e divertente. E tutto questo indipendentemente dai propri gusti personali, grazie alla estrema varietà dei giochi esistenti.

Ci sono altre rubriche che segui nella rivista o articoli in particolare che leggi più volentieri?

Per attinenza con i miei interessi personali, seguo con maggiore attenzione Computer e RPG. Ma non disdegno di leggere anche gli altri articoli, soprattutto per trovare spunti di riflessione che solo grazie al pluralismo dei contenuti di KULT posso tentare.

Vuoi dire qualcos’altro, fare qualche saluto e/o ringraziamento/dedica?

Desidero dire Grazie: allo staff di Kult per lo spazio che mi dedica, e desidero dire Giocate: non vi posso garantire che il gioco renda migliori, ma se il miglioramento passa attraverso la conoscenza di sé stessi, beh, allora il gioco serve "anche" a questo; oltre che a divertirsi, naturalmente.

Grazie per il tempo che ci hai dedicato attendendo con ansia la prossima tua recensione…

Federico Malavasi

Commenta

Nel caso ti siano sfuggiti