Notiamo fin dal titolo il primo cambiamento: il gioco non è più ambientato nell’universo di Voyager, ma in quello di The Next Generation, anche se, come molti fan di Star Trek sapranno, le due saghe, nonostante televisivamente separate da anni, si svolgono nella stesso periodo di data astrale (insomma nello stesso tempo, per capirci). Voi guiderete Alexander Munro, e sarete sempre a capo dell’Hazard Team, accompagnato da alcuni vecchi compagni, come Telsia, e da nuovi compagni, e dovrete affronta di volta in volta le missioni che vi saranno assegnate e che potranno spaziare da missioni su navi delle federazioni o nemiche fino a progteggere colonie aliene sotto assedio. Insomma, come avrete capito formula vincente non si cambia. Questo è in parte vero. In ogni missione troverete tocchi fedeli alla saga Star Trek. Spesso gli obiettivi inizialmente fissati a inizio missione cambieranno, con notevoli stravolgimenti della storia. E questo, sebbene la storia rimanga lineare e su binari, porta un po’ di incognite nello svolgimento del gioco.
Come precedentemente detto, formula vincente non si cambia. Anche i Ritual Entertainment quindi affondono le loro abili mani in un motore che inizia a essere vecchio. Sì, sto parlando del motore di Quake III Arena, motore che ha fatto scuola all’epoca della sua uscita, soprattutto per la capacità di saper rappresentare egregiamente gli universi più disparati e in grado di trattare superfici curve (una vera novità, nu paio di anni fa). Ora risulterebbe un po’ vecchio, per questo, alcune modifiche apportate dal team di Ritual riescono a svecchiarlo un po’, nonostante non potrà tenere il passo con produzioni in uscita nei prossimi mesi (Half-Life2, Halo e DOOM 3 sono in arrivo). Alcuni cambiamenti rispetto all’episodio precedente sono visibili nella cura con cui i protagonisti del gioco sono stati resi in tre dimensioni e soprattutto in alcuni effetti grafici, come le ombre in tempo reale.
Diciamo quindi che chi rivolgerà l’attenzione verso questo gioco lo farà soprattutto per la sua fedeltà con la serie Star Trek.
Il fatto comunque che il gioco abbia mantenuto la lingua inglese e che solo il manuale sia stato tradotto in italiano potrebbe essere per alcuni uno scoglio. A parte questo, l’impianto sonoro è da lodare. Oltre a Tuvok, già presente nell’episodio precedente, compare in questo gioco, il capitano Picard (ve l’ho detto che l’ambientazione è cambiata da Voyager a Next Generation) e i fedeli di Star Trek conoscono la bravura interpretativa del capitano dell’Enterprise, anche nei videogiochi (per cui forse è meglio avere le voci inglesi).
Tornando all’impianto di questo gioco nella serie Star Trek, anche qui sarete introdotti alle varie missioni da dialoghi e sequenze di carattere cinematografico molto bene realizzate. Non voglio svelarvi molto della trama, solo dirvi che è molto ben realizzata.
All’inizio Tuvok vi guiderà passo per passo nel tutorial illustrandovi tutto quello che potrete fare con l’armamentario a vostra disposizione.
Come in ogni sparatutto che si rispetti, avrete la possibilità di usufruire di diverse armi, tutte in grado di sparare due tipi di fuoco diversi (primario e secondario), come vuole il trend attuale degli FPS, entrambi utili per diversi scopi.
Inoltre questa volta, novità assoluta del gioco, potrete usufruire delle informazioni che il vostro tricorder vi fornirà! Finalmente tutti i fan della saga potranno mettere le loro avide mani su uno di questi aggeggi e analizzare tutto quello che troveranno lungo lo svolgersi della storia. Potrete dunque effettuare scansioni di oggetti e persone e introdurvi in sistemi informatici (purtroppo non in tutti, ma solo in quelli utili per lo svolgimento della trama).
Sempre tramite il tricorder, potrete attivare un filtro di scansione ottica per rilevare tracce di gas o punti deboli nell’integrità strutturale di alcune strutture o oggetti, che potrete così sfruttare a vostro vantaggio.
Il tricorder diventerà quindi un prezioso aiutante in particolari momenti della missione e spesso vi ritroverete ad utilizzarlo anche quando non sarà strettamente necessario, tanto è stato ben realizzato. L’introduzione di questo oggetto è una ventata di freschezza nei giochi del genere e dona al gioco uno spessore "investigativo" in più, che rende tutto il gioco ancora più simile a un episodio o film della saga.
Accennavo precedentemente alla grafica: tutto il mondo Star Trek è stato riprodotto fedelmente ancora una volta dal motore della ID, vecchio sì, ma ancora in grado di regalare con questo gioco dei bei momenti.
Il gioco ha anche un aspetto multiplayer: Le modalità sono diverse e interessanti: si va dal solomatch (1 giocatore contro giocatori olografici) al multimatch (contro altri giocatori sparsi nel mondo, attraverso internet). Si possono impostare valori personalizzati per questi tipi di partita (modalità di gioco, mappe dove ambientare la sfida, tipo di avversari olografici). Le modalità di gioco selezionabili sono:
holomatch – è la classica sfida multiplayer, il classico tutti contro tutti;
team holomatch – i giocatori sono raggrupati in due squadre e devono affrontarsi;
capture the flag – la modalità cattura la bandiera che consiste nel cercare di rubare quella avversaria e portarla nella propria base;
bomb defusion – ovvero disinnesco bomba, ove ciascuna squadra deve piazzare una bomba nella base della squadra avversaria. Per innescare la tua bomba o disinnescare la bomba avversaria si dovrà ovviamente utilizzare il tricorder sul posto in cui la bomba è stata piazzata;
disintegration (disintegrazione) – ciascun giocatore è armato di un fucile da cecchino e con un colpo dovrete disintegrare l’obiettivo prestabilito;
action hero (supereroe) – un giocatore parte con tutte le armi, tutte le munizioni e la capacità di autorigenerare la propria energia. Il giocatore che uccide il supereroe ottiene dei punti e diventa il supereroe;
auto handicap (handicap automatico) – il gioco assegna automaticamente un handicap al giocatore che dovesse surclassare gli altri, rendendo le sue armi meno efficaci;
weapon score (punteggio per le armi) – i giocatori ottengono più punti se uccidono un avversario con un’arma meno efficace;
control points (punti di controllo) – disseminati nella mappa vi sono vari punti da controllare. Ciascuna squadra deve cercare di catturare e controllare quanti più punti è possibile;
one flag – in questa versione di cattura la bandiera, c’è soltanto una bandiera posta nel centro della mappa del livello. Ciascuna squadra deve cercare di prenderla e portarla alla propria base per segnare un punto;
power struggle (lotta per il potere) – ciascuna squadra deve distruggere la singolarità della squadra avversaria e al tempo stesso proteggere la propria. I giocatori possono riparare la propria singolarità utilizzando il tricorder;
elimination (eliminazione) – qui si dovranno eliminari i nemici dall’holomatch o dall’holomatch a squadre. Vince il round l’ultima persona rimasta o la squadra sopravvissuta;
specialties (specialità) – all’inizio del livello si dovrà scegliere una runa e procedere poi verso il teletrasportatore per raggiungere l’ambiente di gioco. La runa scelta conferisce al giocatore una determinata abilità e lo equipaggia con determinate armi. Sono presenti le classi dell’infiltratore2 (infiltrator), del medico7 (medic), del tecnico5 (technician), del demolitore4 (demolitionist), del portatore di armi pesanti3 (heavy weapons) e del cecchino6 (sniper). Nei rimandi ho spiegato le caratteristiche di ciascuna classe.
Come vedete nulla è stato lasciato al caso anche in questo ennesimo episodio. La parte in single player curatissima, la parte multiplayer con alcune novità interessanti. Un gioco che consiglio agli amanti di Star Trek e a chi volesse un buon FPS, che giri bene su un qualsiasi computer di fascia media con un buona serie di opzioni per il gioco multiplayer.
1
2
-Armi – fucile a compressione, I-Mod, Phaser
-Oggetti – teletrasporto personale
-Abilità – velocità incrementata
3
-Armi – Quantum Torpedo Launcher, Tetryon Gatling Gun, Batleth, Phaser
-Oggetti – nessuno
-Abilità – L’indicatore di salute può raggiungere le 200 unità
4
-Armi – lanciatore di granate, fucile d’assalto, Batleth, Phaser
-Oggetti – Carica esplosiva di ultritio
-Abilità – nessuna
5
-Armi – Arc Launcher, disgregatore Romulano, Phaser
-Oggetti – nessuno
-Abilità – Power-up casuale che può essere dato ai componenti della propria squadra
6
-Armi – fucile da cecchino, fucile a compressione, Phaser
-Oggetti – nessuno
-Abilità – nessuna
7
-Armi – fucile a compressione migliorato, Phaser, Batleth
-Oggetti – nessuno
-Abilità – Può guarire i componenti della propria squadra con il tricorder.
A distanza di tre anni torna il seguito di Star Trek Voyager: Elite Force, distribuito da Leader SPA. Sviluppato però da Ritual Entertainment1 addentriamoci in
Star Trek: Elite Force II
Giovanni Strammiello
il precedente fu sviluppato da Raven Software
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