Questo gioco fa parte di una categoria un po’ particolare e atipica se paragonata ai giochi che abbiamo visto fino a questo momento, si tratta infatti un gioco di comitato. Le caratteristiche peculiari di questa famiglia si possono riassumere in:
-regolamento semplice,
-elevato numero di giocatori (solitamente é necessario uno o più arbitri),
-elevata interazione tra i giocatori (soprattutto attraverso dialoghi),
-scarso o nullo il materiale necessario.
Nello specifico di questo gioco, abbiamo un villaggio abitato da contadini e infestato dai lupi mannari (che di notte agiscono e di giorno si confondono con i contadini), dove i giocatori rappresentano gli appartenenti alle due fazioni. All’inizio l’arbitro distribuisce ad ognuno una carta, da tenere segreta, che rappresenta la propria identità: contadino, lupo mannaro o veggente. Questo è un gioco che si può fare con un minimo di nove persone, ovvero otto giocatori e un arbitro. Le carte che sono necessarie per otto persone sono:
1 veggente,
2 lupi mannari,
5 contadini.
Potete utilizzare anche un normale mazzo di carte (francesi o italiane), è sufficiente chiarire prima quali siano i ruoli indicati dalle carte, potete ad esempio utilizzare la Regina di Cuori per il veggente, i due Jack neri per i lupi mannari e delle carte normali per i contadini.
Per ogni giocatore in più aggiungete sempre un contadino, fino a quando arrivate a 16 giocatori, per i quali sono necessari tre lupi mannari, mentre a 23 giocatori conviene aggiungere un quarto lupo mannaro. Ma tenete presente che con un numero così elevato di giocatori la partita rischia di diventare molto lunga.
Dato che l’autore di questo gioco non è noto (è praticamente l’equivalente di un programma Open Source), vi posso presentare le regole complete, che d’altra parte sono molto semplici: il gioco si suddivide in una serie di turni notturni e diurni, alternati l’uno all’altro. Si inizia con la notte, durante la quale tutti i giocatori chinano il capo, chiudono gli occhi e si portano le mani a coprirli. A questo punto l’arbitro dice ad alta voce: "Lupi mannari, svegliatevi". I giocatori che hanno la carta corrispondente alzano la testa ed aprono gli occhi, in questo modo al primo turno ogni lupo capisce chi sono i suoi compagni. Ora devono accordarsi, soltanto con i gesti, su chi sbranare quella notte ed eliminare quindi dal gioco, e lo devono segnalare all’arbitro. Eventualmente, per evitare che i lupi mannari vengano uditi mentre gesticolano, gli altri giocatori possono battere i piedi per creare un po’ di rumore.
L’arbitro ora dice: "Lupi mannari, dormite", e i giocatori si rimettono nella posizione precedente, seguito da: "Veggente, svegliati". Il veggente si alza e indica, sempre senza parlare, un giocatore qualsiasi; l’arbitro deve, con un gesto, fargli capire se è un contadino o un lupo mannaro, si consiglia per evitare qualsiasi ambiguità di fare uno di questi gesti:
-il simbolo di OK per i contadini,
-una mano ad artiglio per i lupi mannari.
Una volta fatta la comunicazione al veggente l’arbitro deve dire: "Veggente, dormi", seguito da "È l’alba, svegliatevi tutti". La fase del veggente deve essere eseguita sempre, anche quando il veggente è stato ucciso, per evitare di dare informazioni ai giocatori rimasti.
All’alba l’arbitro indica quale è stata la vittima della notte scorsa ed inizia il giorno, tutti i giocatori devono discutere tra loro ed arrivare ad una decisione su chi linciare. La decisione può essere presa in vari modi:
-ogni giocatore indica una persona, chi riceve più voti viene linciato,
-ogni giocatore indica una persona, le due persone che ricevono il maggior numero di voti hanno la possibilità di difendersi con un discorso, poi tutti gli altri effettuano una seconda votazione potendo indicare soltanto uno dei due.
Per semplificare la raccolta di voti, chi viene indicato può alzare una mano indicando con le dita il numero di voti raggiunto. Nei casi di parità deve intervenire l’arbitro lanciando una moneta o tirando un dado (in alternativa, se si parte con tanti giocatori, si può linciare entrambi i "nominati"). Dopodiché il gioco riprende con una fase notturna, e si continua così fino a che una delle due fazioni non vince:
-i contadini (e il veggente con loro) vincono se riescono ad uccidere tutti i lupi mannari,
-i lupi vincono se in qualsiasi momento della partita raggiungono il pareggio numerico con i giocatori non-lupi. Ad esempio se si arriva in quattro, due lupi e due contadini (o un contadino e il veggente), i lupi hanno vinto, dato che possono rivelarsi e sbranare i contadini in uno scontro uno contro uno.
Coloro che vengono linciati e sbranati dai lupi escono immediatamente dal gioco, non devono mostrare la loro carta e non possono più parlare. A parte queste regole, e fatto il divieto a chiunque di mostrare la propria carta, non esistono limitazioni, ogni giocatore può dire ciò che vuole, chiunque può spacciarsi per veggente, contadino e lupo (sì è visto anche questo).
Di questo gioco esistono molte variazioni. Queste sono solo alcune possibilità:
-Durante la notte viene eseguito prima il turno del veggente, seguito da quello dei lupi mannari. L’arbitro deve però guardare prima le carte di tutti i giocatori per conoscerne il ruolo dato che dovrà rispondere al veggente prima di vedere chi sono i lupi mannari.
-Chi viene ucciso deve mostrare subito la carta, cosicché tutti i giocatori si possano rendere conto immediatamente della situazione. Questo rende i bluff dei falsi veggenti impossibili se il veggente viene ucciso presto.
-Se avete carta e penna, e non avete problemi di tempo, potete optare per una votazione segreta per decidere chi deve essere linciato.
Sono state pubblicate due versioni commerciali di questo gioco, ognuna delle quali arricchita con regole e personaggi extra, questi ultimi dotati di abilità particolari:
-Lupus in Tabula, della daVinci Games (www.davincigames.com), per 9-23 giocatori.
-The Werewolves of Thiercelieux, della Asmodée Editions (www.siroz.com), per 8-18 giocatori.
-Are you a Werewolf, della Games Lore (www.gameslore.co.uk), per 8-15 giocatori.
Lupi Mannari ha il pregio di essere semplice ed adatto a qualunque pubblico, le partite sono veloci e chi viene eliminato all’inizio non deve aspettare troppo prima di poter rigiocare una partita. Non vi sono strategie complesse che lo rendono ostico al giocatore occasionale: si tratta principalmente di dar fondo alle proprie abilità di convincere il prossimo. Alla fine comunque la fortuna ha un discreto peso, ma può essere dosata dall’arbitro. Ad esempio, dato che uccidere il veggente nei primi turni favorisce molto i lupi mannari, se vi sono molti giocatori in questo caso l’arbitro potrebbe designare un secondo veggente.
Come disposizione vi consiglio di giocarlo seduti ad un tavolo, oppure disposti in cerchio, in modo tale che tutti possano vedersi.
Come bonus, a questo indirizzo, nel sito web di Kult Underground, potete trovare un documento in formato Adobe Acrobat da stampare (ed eventualmente plastificare) per giocare a Lupi Mannari con delle carte appositamente realizzate. La prima pagina è sufficiente per giocare in 9 (c’è una carta extra per designare casualmente l’arbitro), le altre due pagine aggiungono le carte per 18 e 27 giocatori; ricordatevi di aggiungere il terzo lupo a 16 (17 compreso l’arbitro) e 23 (24 compreso l’arbitro).
L’estate è ormai arrivata, quindi, cosa c’è di meglio di un’orda di lupi mannari famelici per ravvivare una festa?
Lupi Mannari
gioco per 9 o più persone
Andrea Nini