KULT Underground

una della più "antiche" e-zine italiane – attiva dal 1994

Il gioco nella didattica – Quaglia, Prino e Sclavo

3 min read

Un approccio ludico per la scuola dell’infanzia e primaria
Rocco Quaglia, Laura Elvira Prino, Erica Sclavo
 
La dimensione ludica della formazione è un aspetto sempre più sottolineato a livello didattico negli ultimi anni: il gioco no ha solo una dimensione ricreativa o di svago, ma costituisce anche un’ambientazione all’interno della quale i bambini, i ragazzi, ma anche gli adulti, sperimentano la possibilità di affrontare le difficoltà e i problemi della vita quotidiana in modo intuitivo e diretto, apprendendo modi nuovi di vivere il quotidiano e di relazionarsi con gli altri.
Il testo Il gioco nella didattica, curato da diversi docenti legati alla facoltà di scienze della formazione dell’Università di Torino, è una raccolta di diversi contribuiti che vogliono approfondire questo tipo di approccio sotto diverse angolature e diversi punti di osservazione.
Il volume si articola in due sezioni: la prima parte è una raccolta di quattro contributi che inquadrano l’argomento del rapporto fra gioco e formazione da un punto di vista teorico e più generale. Lo stile è piuttosto specialistico, anche se arricchito da tabelle e tavole schematiche, che ne rendono più facile la lettura anche a chi non fosse un esperto di psicologia evolutiva o psicologia dello sviluppo.
Sono originali, in questa prima parte, i contributi che trattano del metodo di osservazione dei ragazzi che giocano come importante fonte di conoscenza della personalità del bambino, così come quello che tratta del disegno, e in particolare di quella forma ludica di disegno che è lo “scarabocchio”, come strumento utile per conoscere e gestire le emozioni.
La seconda sezione si sofferma, invece, su specifici interventi sul bambino e su precise proposte didattiche: anche in questa parte, nonostante che alcuni contributi presentino comunque un linguaggio piuttosto tecnico più consono a un pubblico di specialisti in materie pedagogiche, ci sono alcuni saggi piuttosto interessanti e originali.
Vanno segnalati quelli che trattano del gioco come strumento di integrazione con alunni con disabilità, del gioco come strumento di apprendimento per gli alunni in ospedale e le proposte di progetti di lavoro di giochi nell’ambito di materie specifiche come la geografia e la lingua inglese.
In generale, il libro Il gioco nella didattica si presenta come una raccolta di interessanti stimoli di riflessione per insegnanti della scuola primaria e secondaria, ma anche per altri rappresentanti di agenzie educative, per approfondire il tema del gioco nei suoi impieghi formativi e didattici.
La presenza di contributi così diversi e di una ampia bibliografia al termini di ogni saggio offre la possibilità di aprire piste di ricerca e di approfondimento anche a quanti, studenti di materie inerenti alle scienze della formazione, volessero avere una visione più completa sul rapporto tra dimensione ludica e formazione.
 

Commenta

Nel caso ti siano sfuggiti