Gli allenamenti (prima parte)
Bentornati a tutti,
questo mese grazie a qualche festività, ma soprattutto grazie agli amici di Kult che mi concedono questo spazio, riprendo a tormentarvi con i miei deliri marziali.
Nel precedente articolo ho cominciato ad illustravi la varietà e la vastità del programma di questa arte marziale, dalle forme base a quelle avanzate con e senza armi, inoltre, per i più distratti, vi ricordo che la pratica completa del Wushu include anche le tecniche di combattimento.
Però negli ultimi anni questa disciplina ha raggiunto un elevato livello agonistico (soprattutto a livello internazionale) sia nel Taolu che nel Sanshou, questo ha portato ad una separazione degli allenamenti dei ragazzi che si preparano alle rispettive competizioni.
Questo sotto intende una notevole mole di lavoro a chi vuole praticare questa arte marziale in modo totale, ed in effetti è propri così!
Tutto ciò per arrivare ad introdurre l’argomento principale (che forse il titolo, tra le righe, vi aveva già fatto sospettare): gli allenamenti.
Per chi si avvicina per la prima volta alle arti marziali le prime attività a cui vi sottopone l’istruttore sono le tecniche e le posizioni fondamentali, quindi all’inizio si suda tanto facendo serie infinite di calci frontali, circolari, laterali e posizioni statiche, ma-bo e gong-bo sempre più basse e sempre più a lungo.
Perciò le prime volte, se cominciate a praticare Wushu e fate tanta fatica e vi fa male ovunque e vi sentite i muscoli flessibili come il cemento, non vi scoraggiate perché è normale, ma i risultati arriveranno!
Purtroppo siete, siamo (mi ci metto in mezzo anch’io nonostante gli anni di pratica) solo all’inizio!
Adesso che abbiamo un po’ di fiato, ottenuto a forza di tirar calci all’aria, ed abbiamo capito come sono le posizioni base (stai più basso! Piedi paralleli!) cominciano le prime vere difficoltà e cioè i movimenti tecnici che sono combinazioni di passi e pugni e/o sequenze di movimenti di braccia e pugni, in breve la coordinazione.
Questo può essere veramente un grosso ostacolo per chi, come me, ha cominciato a fare un certo tipo di attività fisica da adulto, non è sicuramente difficoltoso a livello mentale, infatti capire come va fatto un movimento o tirato un pugno può essere più facile da apprendere per un adulto che per un bambino, ma è certamente ostico dal punto di vista fisico, a volte mi trovo ancora in difficoltà a coordinare i passi per preparare un salto o ad eseguire una sequenza di movimenti con un’arma in mano, queste ed altre serie di movimenti particolari infatti vengono eseguiti in modo naturale quando le si apprendono da bambini.
Analogamente può avere difficoltà simili chi proviene da un altro sport, ma per il motivo opposto e cioè avendo già memorizzato dei meccanismi di movimento gli risulterà un ostacolo separare l’acquisizione di una tecnica nuova con un automatismo corporeo già assimilato.
Perciò in questa seconda fase dell’apprendimento del Wushu, proprio per automatizzare il più possibile alcuni schemi fondamentali, che vengono utilizzati all’interno di molte forme, si fanno tante lezioni eseguendo svariate serie di quello che in gergo vengono chiamati gruppi di movimento.
Tra una rotazione delle braccia ed una del busto ci avviciniamo sempre di più ad un’altra fase fondamentale che è la naturale evoluzione di ciò che abbiamo fatto finora, è arrivato il momento di unire i "pezzi", assemblare i calci con le posizione ed i gruppi di movimenti, eseguiremo quindi le forme base o lian (che in cinese dovrebbe significare qualcosa come "allenamento" ma guarda un po’!).
Dopo qualche mese di fondamentali (normalmente in gergo con questo termine si racchiudono tutti gli esercizi di calci e posizioni base), le lezioni cominciano a diventare sempre più corpose, cominciando ad aggiungere ai già citati fondamentali anche i lian, normalmente se ne imparano 3 a mani nude più quelli con le armi (almeno 1 per arma corta e arma lunga), che naturalmente eseguiremo fino allo sfinimento.
Ora, arrivati a questo punto, che cosa ci rimane da fare? Mah!
Provo a darvi un suggerimento: considerando il fatto che finora abbiamo eseguito fondamentali e forme base e che all’inizio dei miei articoli ho menzionato forme a 2 linee, forme a 4 linee, forme codificate, stili diversi e , se uno volesse fare le cose per bene, ci sarebbe da praticare anche un po’ di combattimento, beh direi che siamo solo all’inizio!
Forse non tutti sanno che:
A Modena il 24 ed 25 maggio 2003 si svolgeranno i campionati Italiani di Wushu-Kung Fu moderno, le specialità in gara saranno le seguenti: forme codificate a mani nude e con armi, taiji e stili dimostrativi.
La sede della competizione, al momento non ancora confermata, sarà il PalaPanini.
Ciao a tutti e alla prossima.
3 – Il Wushu
Alessandro Rossi