Quando sento l’anima che s’accartoccia
che si ferma sottovento cercando un’idea
– un’ombra che non s’incanta, che non stinge
ma si riaccende e grida –
io mi fermo e aspetto.
Mi guardo girando intorno
– spaurito, come affamato –
cerco riparo e non spengo i sogni,
respiro quel silenzio che è fiato di Dio
rimango e voglio.
Io lo so che quando l’anima sogna
Quando s’accartoccia e stride di fame,
un’ombra vaga, appianata come un istinto
si invaghisce – forza delle mie idee –
ma senza un’ipotesi,
senza quell’eco respinta a forza contro la mente
avvinghiata a spirale – ipotesi senza scienza -.
Io so
che il tempo non matura da solo
non s’accresce torturando natura
né si avvilisce pensando a se stesso
Io so che è l’incanto della morte a svegliare i sogni
ad accendere e guidare le speranze.
Nicola Vassallo
Inquietudini