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Non fate arrabbiare i vampiri

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Non fate arrabbiare i vampiri
Stuart M. Kaminsky
Einaudi


Se vi piacciono i polizieschi in cui l’investigatore privato è emulo di rambo o di robocop, ha mille donne, e viaggia in ferrari, questo non è il libro che fa per voi.
Se invece – come nel mio caso – adorate i personaggi assolutamente anti-eroici, forse non vi dispiacerà seguire le vicende di un acciaccato Toby Peters, che è costretto ad inseguire sospetti su una macchina scassata di un colore improbabile, che si fa aiutare da un nano poliglotta e da un gigante nero con la passione per la pulizia e per le poesie, che viene regolarmente pestato a sangue dal fratello ispettore di polizia (un duro che più duro non si può – e che fa a fatica – come del resto Toby – a sbarcare il lunario).
Ancora di più perché in questa piacevolissima avventura si troverà ad accettare due casi per scoprire chi minaccia di morte Bela Lugosi, e chi sta cercando di incastrare (William) Faulkner. E ancora di più perché qui siamo davanti ad un giallo in piena regola, e quindi abbiamo indizi, sospetti, moventi eccetere eccetera.

Un testo splendido, ambientato intorno alla Hollywood nel 1942, che scorre rapido tra le dita, sa fare sorridere con dialoghi azzeccati e brillanti e per un’ironica rappresentazione della vita, non staccata da valori profondi, ma agitata dalle tantissime piccole e grandi avversità quotidiane. Una vita vissuta pericolosamente, quella di Toby Peters, vissuta sempre sul filo del rasoio, ma con la sensazione continua che tutto scorre, che domani è un giorno nuovo (che riproporrà gli stessi problemi), che non si può mai scendere a compromessi, nè affrontare tutto di petto e che la felicità è avere qualche soldo in tasca per invitare fuori un’amica, o per regalarli a qualcuno che ne ha bisogno e che non sarà grato per il fatto di averli ricevuti.
Potrei quasi dire uno dei più piacevoli libri che mi è capitato di leggere… ma forse è più corretto semplicemente suggerire di informarvi in giro per un secondo parere – prima di correre a procurarvene una copia.

Marco Giorgini

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