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Confessatevi subito!

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Confessatevi subito!

Chi sente l’esigenza di confessare a Famiglia Cristiana qualche presunta combine è pregato di farlo subito, visto che ormai il complotto è sempre dietro l’angolo soprattutto tra persone che non hanno scrupoli.
Abbiamo cominciato il campionato di calcio, con l’infame e abominevole scoop di Famiglia Cristiana dove un presunto giocatore avrebbe confessato di aver venduto una partita importantissima, certamente tutti ricorderete. Forse non tutti sanno che il caso è stato chiuso, e dopo che sono stati fatti anche dei nomi, nuocendo e non poco ai colpevoli di turno, si è giunti alla conclusione che è stata una montatura.
I vari presidenti per non essere da meno, quest’anno hanno preso di mira gli arbitri, rei a loro dire di avvantaggiare sempre la squadra avversaria.
Dopo la sparata di Moratti, addirittura contro Nizzola, che certamente avrà delle colpe, ma non quella di pilotare gli arbitri, ero veramente convinto che tutti si dessero una regolata, invece noto a malincuore che ogni domenica tocca ad un presidente diverso lamentarsi.
Vi spiego anche perché pensavo che l’uscita fuori luogo di Moratti avesse insegnato qualcosa.
In classifica che posizione occupa la sua Inter? E colpa dell’arbitro se perde a Lecce, o pareggia in casa con la Reggina, con tutto rispetto per gli amici leccesi e amaranto, una squadra che vuole vincere lo scudetto ha un solo risultato a disposizione, la vittoria!!!.
Moratti non ha capito e forse non lo capirà mai, che con quella sparata contro gli arbitri ha creato l’alibi ai propri giocatori, il presidente nerrazzurro non è nuovo a questi colpi di testa, basta pensare che l’anno scorso ha cambiato ben quattro allenatori, e spende sempre tanti miliardi. A dimostrazione che non sempre i figli ripetono le imprese del padre, anche quest’anno assisteremo alle solite dimissioni?
Certo se Moratti ha le sue colpe, i giocatori nerrazzurri, dovrebbero vergognarsi quando vanno a ritirare lo stipendio, e trovo veramente indecente che ci sia nel clan neroazzurro chi ha avuto la faccia tosta di andare a chiedere l’aumento del contratto, dimenticando che sino a qualche anno fa non sapeva neanche di essere al mondo.
Questa domenica è stato il turno dei Bolognesi, a loro dire la Juve avrebbe rubato. Io ho visto la partita, e non la ricorderò di certo come la più bella, ma non ricordo – e mi piacerebbe che Gazzoni e compagni mi rinfrescassero la memoria – quante volte il Bologna ha tirato in porta?
L’unica vera occasione da gol, l’ha avuta Ventola, e per un errore di Davids e Van der Sar, se invece di applicare la tattica del lamento, che non fa punti, perché non si guarda l’atteggiamento della propria squadra?
Lo sport sta diventando come la politica, dove una parte politica non sa far altro che guardare quello che succede in casa altrui, disinteressandosi dei propri errori.
Di tutti questi signori, nessuno si è reso conto che la Juve sta vincendo lo scudetto con quasi gli stessi giocatori dell’anno scorso, e con un attacco dimezzato visto che segna il solo Inzaghi? Questo non fa riflettere, i vari Moratti, Berlusconi, Cragnotti, Cecchi Gori e tutto il resto della ciurma?
Cragnotti dopo il successo sui bianconeri parlava di grande slam, vincere scudetto e champion league, certo tutto è ancora possibile, e sperare non costa niente, ma io non ci credo e se avessi azioni della Lazio le venderei al più presto, purtroppo la storia insegna che le squadre del tecnico svedese crollano a fine campionato, i tifosi milanisti ne sanno qualcosa. E poi giocare su due fronti, tre addirittura se si considera anche la coppa Italia, toglie energie e quando ti vedi sfuggire l’obiettivo per cui hai lavorato anche il morale ne risente. Ad onore della Lazio bisogna però ricordare che è l’unica squadra a rappresentare l’ Italia in Europa, e la rimonta contro il Valencia pur difficile non è improbabile, a patto che in difesa non dormano, come all’andata.
C’è per fortuna una squadra in Italia, che nonostante il pessimo campionato, ormai solo la matematica la tieni ancora in serie A, non si lamenta mai, sto parlando del Piacenza. Ogni domenica i ragazzi di Bernazzani, danno l’anima, e non tirano la gamba indietro anche se sanno di non aver più chanche.
Questo gli fa onore, quantomeno rende il campionato più credibile, un timido raggio di sole in una tempesta.
Prendendo esempio dalla correttezza dei piacentini, chi ha da dire qualcosa parli adesso o taccia per sempre, perché tra qualche giornata avremo la nuova regina d’Italia e almeno per una volta non sarebbe male se invece di gettare fango, si renda onore ai nuovi campioni d’Italia, Lazio o Juve che sia.

Luca Savoca

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