Correvano gli anni 1971 e 72. Dopo il singolo “Yamasuki/AIEAOA” (1971) venne “Le Monde Fabuleux des Yamasuki” (1972), un concept-album del duo francese Jean Kluger e Daniel Vangarde, all’epoca affermati produttori della nascente disco-music (produssero The Gibson Brothers). Il termine concept-album rimanda solitamente alla musica progressive di quel periodo. Invece no. Si trattava di musica pseudo-giapponese, ma basata sul “concetto” pop-etno-disco di accompagnamento a una nuova danza creata ad hoc e di nome “Yamasuki”, i cui movimenti si ispiravano alle arti marziali. Oppure, come è stata anche definita, era: una “fuzzed-out-educational-multi-cultural psych-rock-opera…. O ancora: un “proto-psychedelic hip-hop with overweight drum beats and basslines”. Inizialmente edito in poche copie per l’etichetta indipendente Biram, il disco ebbe un apprezzabile successo. Rimase, a suo sicuro vantaggio com’è quasi sempre in questi casi, unico ispirato e irripetuto capitolo. Pop songs, dunque, cantate in giapponese da un coro di uomini, donne e anche voci bianche (The Yamasuki Singers) con versi guttural-marziali da Samurai e karateka, gran dispiego di percussioni e basso pesanti, timpani, taiko e gong, fuzz e wha wha guitars e pizzicati mai invadenti il campo. Nonostante l’epoca, fortemente connotante per molti altri, e nonostante la levità, si tratta di un prodotto tutt’altro che datato e databile e ben altro che ingenuo. Forse anche grazie all’assenza di tastiere (e si sa come il suono di sintetizzatori e tastiere varie sia molto legato a certi periodi). Belle canzoncine, dalle fresche melodie, semplicemente archetipiche, gioiosamente trascinanti, invero ancora oggi, senza tempo come Neo Geo, Shogunade e Okinawa Song di Ryuichi Sakamoto di 15 anni dopo… E che potrebbero essere ancora tutte riproposte oggi come “nuove” (potere di tutto ciò che si ispira all’etnico e al semplice). Riascoltare oggi questo lavoro lascia alquanto ammirati.
Ora, dalla copertina del singolo “Yamasuki” del 1971, vi ripropongo le 5 posizioni per poter ricreare questa danza, lanciata nel celebre night club François Patrice St. Hilaire di Parigi. Purtroppo non l’ho mai visto ballare, né se ne trovano tracce televisive.
Posizione 1: Introduzione, saluto alla Giapponese una volta a sinistra e una volta a destra.
Posizione 2: mani in posizione di preghiera, piccolo movimento della gamba destra in avanti, poi gamba sinistra in avanti. Ad ogni grido, gridare e saltare per prendere le posizioni.
Posizione 3: gambe allargate, braccia alzate, dondolarsi secondo il ritmo (simboleggia la gioia).
Posizione 4: gambe piegate, braccia intrecciate intorno alla testa (simboleggia il dolore).
Ripetere la terza posizione, simboleggiante l’amore e la quarta, simbolizzante l’odio.
Posizione 5: parte del mezzo, diverse figure che simboleggiano la lotta.
Provate e divertitevi… con Yamasuki, AIEAOA, Kono Samurai e Yama Yama (di cui vi linko dei video artigianali su YouTube. Se poi riuscite a procurarvi l’intero album, ancora meglio.