Lo sento respirare piano alle mie spalle … mentre dorme è come un bambino.. il bambino sulla bianchi rossa sotto la pioggia ….
…il bambino che non sono mai stata..
mi piace questa solitudine notturna, questo vento freddo che dalla collina mi investe, che abbraccia la mia pelle nuda
… due pallori gemelli, il mio corpo e la Gran Madre..fredda iridescenza che mi porta con gli occhi a correre lungo la collina nera, a cercare notti di febbraio in cui ridevo forte nel buio e spiavo dietro ai leoni di pietra le luci di altre vite..
…vento freddo dalla collina che segue i sentieri tortuosi delle ville fino ad incanalarsi dallo slargo della piazza come in un imbuto lungo via Po …
… chiudo gli occhi e lo sento, ne assaporo gli odori lontani nello spazio e nel tempo.. colori lontani di altre vite che ho perso, lasciato, che il respiro-sospiro di questo fiume eterno mi porta..
vorrei essere questo vento che respiro e mi passa attraverso, i miei respiri aliti…
il suo sonno caldo si intreccia al freddo ticchettio sotto il porticato..
tic tic affrettato, ansioso che graffia senza riuscire a squarciare l’ovatta gialla delle lucerne fioche ….una donna dal trucco sfatto sveglia il tassista.. il mio è rimasto sul cuscino come una sindone, ed io sono qui senza maschera, senza pubblico, senza palcoscenico…
mi tocco sempre troppo il viso .. queste mani da bambino con la linea della vita troppo lunga… i bracciali tintinnano, come le catene dei carcerati scandiscono le ore.. chi è solo si deve far compagnia.. spezzare il silenzio..
.. catene che bruciano .. per tutti quelli che mi hanno voluto possedere..
…sta dormendo..
vorrei avere i suoi occhi.. vorrei non avere i miei occhi…
il sole sta nascendo dietro Superga.. dietro le “sue” montagne…
vorrei che tutto questo non mi bastasse.. o forse vorrei che mi bastasse molto meno.. vorrei..vorrei…ecco cosa mi fa sorridere ogni volta, la filastrocca dei “vorrei”…. lo guardo… vorrei avere il coraggio di restare
…”buongiorno… a Caselle, presto…” ..