KULT Underground

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Quake II, ovvero cosa fare…

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Quake II,

ovvero cosa fare tra un numero e l’altro

di KULT Underground

Avrei potuto intitolarlo anche:

Cosa fare invece di creare livelli

in Quake

ma poi avrei dovuto subire l’ignobile censura… Ok, avete avuto l’indizio che cercavate… non ho digerito ancora il cenone di fine d’anno, e se l’avessi fatto l’introduzione non sarebbe stata forse diversa. Forse sì migliore, più efficace anche, ma non molto diversa.
E mentre ci prepariamo ad iniziare quest’anno nel migliore dei modi, accogliamo felici il ritorno del TERREMOTO. Eh sì i geniacci della Id hanno dimostrato ancora una volta che lo scettro è saldamente nelle loro mani, e che vi rimarrà ancora per molto tempo. Solo loro riescono a superare le vette che precedentemente avevano stabilito. Nonostante la dipartita di Romero, la Id è ancora la prima della classe. Ok molti hanno detto che Quake non era stato poi questo gran passo in avanti rispetto a Doom e ai giochi presenti un anno fa (cioè Duke Nukem 3D, ecc.). Ma Quake II dimostra che, se la Id aveva perso un po’ il senso dell’orientamento con tutto questo 3D, è riuscita a ritrovare la via d’uscita del labirinto nella quale si era voluta cacciare. La storia ci vede unici ad arrivare sani e salvi, tra le migliaia di marine partiti, sul pianeta STROGGOS, sede degli alieni Strogg, che da un giorno all’altro hanno deciso di attaccare la nostra terra. Scopo della missione sarà quella di distruggere l’intero quartiere generale degli Strogg fino ad arrivare ad annientare il capo di questa forza aliena. Ok, niente di nuovo nel hard disk, penseranno i miei lettori.
Dovremo passare per i soliti corridoi semi-bui, stando attenti ad evitare questa o quella trappola, uccidendo questo o quell’alieno e insomma passare attraverso i soliti livelli lineari. Beh Quake II non
è del tutto lineare come il precedente gioco. Il gioco è diviso in dieci unità, ciascuna con il suo cattivissimo Boss di fine livello e ovviamente con un obiettivo principale che il giocatore dovrà portare a termine compiendo dei sotto-obiettivi che gli verranno comunicati di volta in volta tramite il computer portatile. Ma cari miei piccini, non è semplice questa volta portare le budella sane e salve a casina.
Bisognerà stare attenti a come ci si muoverà all’interno del gioco: i nemici questa volta si ricordano che siamo nella base e non se ne dimenticano improvvisamente come succedeva in Quake. E chiaro che se non ti vedono però, allora gli si può giocare un brutto scherzo… Ma andiamo avanti. Il giocatore non dovrà solo farsi sfuggire il ditino sopra il grilletto ogni 4 secondi, ma dovrà anche capire (provarci almeno) come utilizzare al meglio le armi e gli oggetti che incontrerà durante il gioco. Si dovrà fare molto per riuscire a progredire nella storia. E finalmente in questo gioco c’è coerenza tra un livello e l’altro: non come in … avete capito. Gli Strogg sono cyborg: più parti meccaniche sono presenti in loro, meno umani sono, più crudeli saranno e più duri a morire. Si parte dall’umile guardia, al Berseker
(veramente odioso quanto brutto) per arrivare al più cattivone, il
Tank commander, che riderà di fronte alle nostre armi. Tenete conto che i tipi di nemici nel gioco sono circa diciotto e che non vi ho svelato i più belli. Parlando delle armi, quelle che il manuale cita sono 10 dal blaster, passando per il chain gun per arrivare al BFG – il Big Freaking Gun – che come dice il manuale (questa volta ben fatto, non come quello di Quake) ridefinisce il concetto di “carta da parati”. Sempre parlando di armi: attenti al rinculo della vostra arma che potrebbe non farvi rendere conto che state da mezz’ora sparando al soffitto mentre il vostro nemico ha già sparato il colpo che vi sbatterà con il muso per terra… ricordate: più grossa è l’arma, più rinculo avrete, meno colpi alla volta sparate, più possibilità avrete di sterminare l’alieno in fretta. Parlando di oggetti che il giocatore incontrerà nella sua missione, si va dalle armature per il corpo a respiratori per le immersioni nei liquidi, ai rifornimenti di pallottole, alle granate e ai kit medicinali. Tornando ai mostri, noterete appena ne “butterete” giù uno che qualcosa è cambiato. A seconda del colpo mortale che gli infliggerete cadranno in maniera diversa. Il tutto dipenderà anche dal tipo di arma che userete per sparare: con un colpo di blaster (l’arma più leggera), il nemico morente potrebbe ancora avere il tempo per lanciarvi una saetta di colpi che potrebbero anche uccidervi, se il vostro livello di salute è basso. Se userete invece il chain gun, con un po’ di mira, vedrete applicata la teoria dei Robot da cucina!
E arriviamo al punto dolente. Il gioco è tollerabile in hi-res nella versione software (cioè nella versione che chiunque sprovvisto di scheda acceleratrice, dovrà SUBIRE). E disastrosamente blocchettoso nella versione software di default. Per cui chi non ha un computer potente cambi pagina (sì forse è un po’ troppo tardi per dirvelo, dopo avervi fatto sorbire tutta la descrizione di ciò che troverete nel gioco, ma le cose stanno così). Siamo nel 1998: e fatevela sta scheda grafica accelerata! Per chi invece avesse una scheda grafica che supporti le OpenGL, il gioco cambierà come dalla notte al giorno.
Apriamo una lunga parentesi: il gioco supporta le OpenGL della 3Dfx, della PowerVR PCX2, del Rendition Verite V1000/V2x00. Per chi non avesse una di queste schede, ma ugualmente una scheda che supportasse di sistema le OpenGl, c’è la modalità System (si può quindi giocare anche in Win NT). I chiarimenti comunque li troverete nel manuale.
Tutta questa compatibilità però non è male in un gioco che bene o male definisce alti standard grafici. Ma come tutti avrete capito, il gioco darà il suo meglio con la 3Dfx, dove potrete gustare alcuni effetti di luce. E che dire delle trasparenze e delle qualità delle texture?
Veramente questo gioco spinge al massimo la tecnologia della 3Dfx laddove forse nessuna casa software era arrivata prima d’ora. E iniziamo con gli uograde dei driver: so già dell’esistenza di un driver che andrebbe sostituito a quello che viene installato per la
3Dfx dal gioco stesso. Lo troverete nel sito www.3dfxmania.com (non è tanto grosso come quantità di KB, per cui potreste scaricarvelo comodamente…). Ma se volete un esempio degli effetti grafici, guardate bene il cerchio di luce che un colpo di blaster provoca sul muro: in pratica guardate la foto di sfondo dell’articolo. Un unico lamento: perché molte delle parole cheat di Quake sono rimaste anche nel nuovo Quake II? La tentazione nei momenti impossibili è forte e prende talvolta il sopravvento (sì god funziona…)

Giovanni Strammiello

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