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Jedi Knight

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Jedi Knight

Ok siamo ancora qui a parlare della saga di guerre stellari. Non è colpa mia, ma della Lucasarts, che continua a battere il chiodo della trilogia più famosa al mondo, sfornandoci il seguito di Dark Forces:
Jedi Knight. Il gioco ci vede nei panni di Kyle Katarn il personaggio che era presente anche nel gioco precedente: in quest’avventura deve intraprendere una ricerca sul suo passato e apprendere i segreti degli
Jedi. Suo padre è stato ucciso da uno dei più brutti Jedi Oscuri:
Jerec, che vuole liberare la forza di migliaia di Jedi vissuti nel passato che ora dormono (ma lo fanno realmente? In tutti i film continuavano a comparire sempre i fantasmi di Obi One Kenobi e Yoda anche quando erano morti…) nel loro bel cimitero. Morgan Katarn
(questo il nome del padre) morì nel tentativo di nascondere questo luogo di sepoltura. Ora tocca a Kyle riuscire ad impedire che questo luogo sia scoperto. Dovrà intraprendere il viaggio nella forza per capire da che parte stare: se dal lato oscuro (dovrà in ogni caso fermare Jerec per diventare il più potente Jedi nero) o da quello della luce (fermare Jerec per salvare le Galassie dal lato Oscuro).
Saranno le azioni intraprese nel gioco dal giocatore a decidere questo percorso. Dobbiamo, in ogni caso, eliminare codesto Jerec, volenti o nolenti (doveva stare sulle scatole ai programmatori sto tizio…).
Nel gioco dovremo raccogliere gli indizi lasciati da Morgan e dai suoi alleati per trovare l’esatta ubicazione del cimitero. Conclusa quindi la storia introduttiva del gioco, iniziamo a parlare delle caratteristiche salienti del programma stesso. Tutte le ambientazioni del gioco sfruttano un motore 3d reale (come quello di Quake, forse un pelo meglio): ricrea i grandi spazi aperti e chiusi delle basi stellari e delle città dell’impero. Grazie alle DirectX 5 (che troverete nel cd, ultimo parto della ditta di Zio Bill, che nonostante le cause con Netscape e Sun, continua ad avere i conti correnti in attivo) tutto è diventato reale ormai. Chiaramente il gioco gestisce il supporto per schede grafiche accelerate (state pensando ancora di non doverne acquistare una? Il Natale si avvicina, e il Pentium diventa sempre più lento…). Dunque, dicevo le ambientazioni sono corrette tutte prospetticamente, illuminate in modo dinamico, evocative al massimo grazie alle texture utilizzate dai programmatori grafici. I personaggi non sono come ci apparivano in Dark Forces (un pixel qua e là), ma sono costruiti con modelli poligonali ricoperti anch’essi da texture. Tutti i benefici che si possono trarre dalle schede qui si vedono. Correre, camminare, saltare, rannicchiarsi ed esplorare: tutto è più fluido. Il gioco si sviluppa su una trentina di livelli circa. Dalla capitale dell’impero Coruscant al palazzo di
Jerec, da una nave in fase di distruzione ad un’acquedotto: tutte le ambientazioni sono state costruite con la trilogia in mente e portano il sigillo “come nei film, meglio dei film”. Vi ritroverete in cima a basi stellari camminando sui bordi degli edifici sentendo il rumore del vento che vi soffia tra i capelli (ci manca solo l’aria).
Sentirete i rumori di sottofondo cui siete stati abituati (macchinari che si muovono, robot che fischiettano e che urlano quando li folgorate, civili che non vogliono essere uccisi – attenzione perché se ne ucciderete parecchi, beh questo sarà un chiaro segnale di voler entrare a far parte del lato Oscuro della forza) e le musiche di J.
Williams che tutti noi fischiettiamo sotto la doccia. Dovrete fronteggiare i classici personaggi ostili ad ogni Jedi che si rispetti: stormtrooper, field stormtrooper, imperial commando, probe droid, più un’accozzaglia di cacciatori di taglie e infine i sette
Jedi Oscuri, fedeli a Jerec, che ritroveremo ogni tot livelli per sbarrarci la strada. Ma non è finita qui: ritroveremo anche mezzi pesanti come At-St e il Tie Bomber (già nel primo livello, mentre ci addentriamo in una base, passando su un ponte sospeso nel vuoto ce n’è uno che ci fa il pelo…).Ovviamente avremo a disposizione un adeguato arsenale se decidessimo di non affrontare i nemici a mani nude (cosa che vi capiterà se rimarrete a secco di munizioni, cosa che non vi auguro mai): la pistola di Katarn, il fucile degli stormtrooper, i detonatori termici, i bowcaster (visti nel terzo film, in mano ai
Wookies, i simpatici orsacchiotti).Inoltre abbiamo un’altra serie di armi che, secondo il tasto usato, possono sparare con due tipi di fuoco diversi: il fucile a ripetizione delle truppe imperiali (singola o tripla detonazione), un lanciamissili (da usare in maniera diretta o come bomba che si attacca a muri e costruzioni e che esplode dopo un paio di secondi), un disponi – mine (da far esplodere a tempo o a vicinanza), un fucile a concussione (spara un proiettile esplosivo di otto colpi per pericolo vicino o con una raffica di quattro colpi per pericolo a media distanza). E infine la spada laser, che mancava nel primo episodio e che è stato causa scatenante di lamentele da parte degli aficionado della saga. E per poterla maneggiare con sapienza potrete (dovrete!) allenarvi come faceva Luke nel film (e dai…) con il remote (quella cara e simpatica pallina che vi fulminerà il posteriore se non sarete veloci…) Una volta diventati Jedi avremo dalla nostra anche poteri che, a seconda del lato che sceglieremo quando ci sarà richiesto, saranno del lato buono, neutrale od oscuro della forza (dipende anche da come ci siamo comportati durante i livelli precedenti alla scelta). I poteri, diversi, consistono in salute, assorbimento di energia oscura per aumentare la propria, persuasione – messa in pratica da Obi One anche nel primo film e accecamento (se sceglieremo il lato della luce. Se sceglieremo il lato oscuro della forza potremo sollevare oggetti e armi da scagliare contro i nemici, immobilizzare e soffocare l’avversario, lanciare lampi di energia e distruggere tutto quello vicino a te. Rimanendo
Neutrale nel cammino della forza si otterrà la velocità, si potranno fare salti più lunghi, prelevare oggetti distanti e vedere i nemici e gli oggetti attraverso i muri. Dal precedente episodio come potrete capire è rimasto ben poco: perfino i briefing sono stati tolti preferendo sequenze filmate che descrivono in modo più o meno degno della grande saga quello che vi aspetta nel livello che dovrete affrontare (ed è per questo che abbiamo due dischi argentati nella confezione). Per fortuna i filmati sono evitabili premendo il tasto
Esc. Per quello che riguarda le opzioni, queste sono veramente tante e spaziano dalla riconfigurazione di tasti e joystick a modalità di funzionamento delle armi e ovviamente grafica, sonoro e difficoltà. E finalmente possibile salvare la posizione di gioco in qualsiasi punto del gioco (altra cosa che aveva scatenato molte critiche nel gioco precedente). E stato ovviamente incluso il supporto multiplayer (otto in rete locale – LAN – quattro in internet). E richiesto il primo cd rom per installare il gioco, ma per giocare in rete locale si potrà usare anche il secondo. Si potrà cambiare la configurazione del proprio personaggio (colore della spada laser incluso!) Nel manuale c’è un piccolo dizionario di termini relativi Internet (per chi dovesse avvicinarsi alla grande rete con questo gioco… ben fatto!)
Veniamo ad alcuni lati negativi. I caricamenti tra un livello e l’altro sono un po’ lunghi per chi dovesse possedere il raccomandato
4x (cioè un cd-rom a quattro velocità). Questo è perdonabile visto però quanto enorme è un livello. Se avete una scheda accekerata 3dF/X
(lo so, ci risiamo), scaricate il driver direct3d versione cinque per la 3dfx (un file di circa 400kb), che potrete trovare sul sito www.3dfx.com. Questo driver elimina lo schermo nero che appariva dopo aver caricato una posizione (quando si ritornava al gioco – per ovviare a questo inconveniente e fare riapparire il quadro bisognava far fuoco, consumando una munizione, obbligando così il refresh dello schermo – cosa ridicola, ma vera). In definitiva un gioco da non perdere per tutti gli appassionati del mondo di Star Wars (e prepariamoci all’invasione di livelli creati dai fans, visto che nel manuale si parla anche di condizioni riguardanti nuovi livelli che potrebbero essere creati da terzi). E in fondo al manuale si legge un rassicurante: “Nessun droide ha subito maltrattamenti durante la lavorazione di questo gioco”, che ci fa intendere che spetterà a noi farlo.

Giovanni Strammiello

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