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…dal vero!

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…dal vero!

Marzo pazzerello! Guarda il sole e prendi l’ombrello!

Chissà da dove viene questo detto? …boh!

Ma a proposito di acqua mi pare che ci fosse una questione in sospeso riguardante due bicchieri, uno di acqua calda e uno di acqua fredda, da mettere in congelatore…Ci si chiedeva: quale dei due congelerà per primo?

…meglio chiedere a Gli Scienziati Pazzi che, magari, nel frattempo si sono messi d’accordo e hanno trovato una soluzione al problema!
Mi avventuro nel misterioso laboratorio e li trovo tutti là, impegnatissimi a scrivere formule, passare dei liquidi fumiginosi da una provetta all’altra, brontolare vivacemente per sostenere la propria tesi. Un buffo tipo con i capelli arruffati si accorge della mia presenza e mi si avvicina: “Che vuoi?…Che fai qui?…Chi ti ha fatta entrare?…Lo sai che qui non ci puoi stare?”….”Sono venuta per la questione dei due bicchieri da m..” …non mi lascia finire e…”Ho capito! Vieni che ti spiego!”. Mi fa accomodare in un piccolo stanzino arredato solo di un tavolo e di una vecchia sedia di legno sulla quale mi viene proposto di sedere. Fogli e penne sono ovunque.
Sulla parete di fronte l’immancabile lavagna sporca di gesso di fianco alla quale si posiziona il buffo tipo con i capelli arruffati. Lo sguardo fisso nel vuoto gli serve per trovare la concentrazione…poi comincia a parlare…
“Cos¡ come ci é stata posta, la questione conteneva molte variabili, pertanto abbiamo cercato di fissare delle condizioni sulla base delle quali poter costruire un discorso. Abbiamo supposto di avere a disposizione due bicchieri identici contenenti la stessa quantità di acqua distillata. La temperatura T1 dell’acqua nel primo bicchiere sarà di circa 100o C, mentre nel secondo bicchiere l’acqua sarà a circa 25o C, cioé avrà una temperatura T2 molto minore di T1. In queste condizioni, se i due recipienti vengono posti in un congelatore e il loro diametro é sufficientemente grande in modo tale da avere un’efficace evaporazione, l’acqua originariamente a temperatura T1 evaporerà pi£ velocemente di quella a temperatura T2. Come conseguenza diretta di questo fatto, il volume di acqua nel primo bicchiere diminuirà molto pi£ velocemente di quello nel secondo bicchiere e quindi la massa di acqua inizialmente pi£ calda potrà congelare prima rispetto a quella inizialmente pi£ fredda.
Cambiando le condizioni iniziali é possibile avere poi un esito differente dell’esperimento.

…Che ne dici, ti ho convinta?”

“Abbastanza!….ma avrei un’altra domanda da porre…se ha ancora un attimo di tempo!”

“Dimmi pure, di che si tratta?”

“Mi chiedevo come mai i ruminanti hanno quattro stomaci mentre ai mammiferi ne basta uno: anche gli esseri umani sono mammiferi e qualcuno mangia un sacco d’erba, ma non per questo é superdotato!”

“Quello che hai detto é vero …tuttavia non hai tenuto conto di una cosa, e cioé che l’erba di cui si cibano i ruminanti non é come gli ortaggi che mangiano gli esseri umani; essa, infatti, é in gran parte costituita da cellulosa, una sostanza che pu¢ essere digerita, e quindi utilizzata come fonte di energia, solo se nello stomaco sono presenti determinati batteri. Pertanto se, per poter digerire, agli esseri umani basta uno unico stomaco rivestito internamente da ghiandole che producono secrezioni utili per la digestione stessa, i ruminanti, invece, hanno bisogno di combinare l’azione degli enzimi con quella dei batteri. Per far questo é stato necessario dotarli di uno stomacone costituito da quattro parti nelle quali enzimi e batteri possono vivere separati combinando, tuttavia, la loro azione sul cibo.
Le prime tre, cioé rumine, reticolo e omaso, costituiscono i prestomaci e vengono utilizzati dall’animale come vere e proprie camere di fermentazione, dove gli alimenti grossolani e molto ricchi di cellulosa sono inizialmente degradati ad opera di moltissimi microrganismi: l’erba e il fogliame, ingoiato rapidamente, entra nel rumine dove viene parzialmente digerito dall’azione dei batteri, quindi passa nel reticolo dove diventa una massa che é poi rigurgitata e masticata dall’animale. Infine il cibo é di nuovo ingoiato e passa nell’omaso. L’ultima fase della digestione avviene nell quarta parte dello stomaco: l’abomaso. In questa parte dello stomaco si trovano le ghiandole gastriche e qui, come avviene in qualsiasi altro stomaco di monogastrico, l’alimento già in parte degradato pu¢ essere attaccato dagli enzimi digestivi.”

Gli Scienziati Pazzi

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