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Neffa e i Messaggeri della Dopa

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Neffa & i messaggeri…

E’ sicuramente vero che nella vita esistono gli incidenti di percorso o le cosiddette ‘sbandate’, e può essere vero che io sia rimasto vittima di una di queste situazioni, in ogni caso non mi sembra un
‘peccato mortale’ quello di interessarsi di jazz-rock e di hip-hop allo stesso tempo.
Per la verità, la mia conoscenza di musica hip-hop inizia e finisce con l’ascolto dell’ultimo lavoro di Neffa e dei suoi messaggeri, che ho finito per ascquistare su CD (24 SAKKI alla Rotonda!!).
Devo precisare che l’acquisto non è di quelli che ti cambiano la vita, anche perchè non ho voglia di iniziare a vestirmi ‘over-size’ a 25 anni suonati. Ciò nonostante mi sento di valutare positivamente il disco di Neffa per lo spirito che lo attraversa dall’inizio alla fine: non mi riferisco allo ‘Spirito della Dopa’, ma all’approccio che il
‘guaglione’ Neffa ha con la vita e con i suoi problemi (forse oggi alleviati da discreti ritorni economici).
Neffa è un cane sciolto e vive alla giornata (si muore una volta sola ma si vive ogni giorno…), ma questo non gli basta a trovare quella calma interiore che neanche la Dopa, alla fine, gli riesce a dare.
Lui però non si abbatte perchè sa che il tempo è ciclico (prima o poi ritorna il Sole), così si limita a star nel suo come Dio sta nel tutto: una vera lezione di vita per i giovani (soprattutto per quelli over-size).
Dunque in Neffa io vedo uno spirito positivo e una voglia di vivere non comuni.
Per quanto riguarda l’aspetto strettamente musicale ecco quelle che ritengo essere le perle di questo lavoro:

* In Linea: energia pura. Esplosiva dall’attacco al pezzo di sax

centrale;

* Dopamina: le ‘citazioni’, da Herbie Hancock (il basso iniziale) a

Miles Davis (gli accordi in sottofondo nella seconda parte),

sono dedicate ai palati fini;

* Aspettando il sole: la linea cantata nel ritornello è molto più

studiata di quanto non sembri al primo ascolto;

* La Ballotta: a proposito dello spirito positivo…;
* I Messaggeri P.1: una base fatta di armonie’quasi’ sofisticate

accostata ai ‘solo’ un po’ egocentrici dei messaggeri; un

commento a parte per la potenza e l’espressività di DJ LUGI.

La mia ‘recensione’ finisce qui, anche perchè non ha senso dilungarsi quando è Neffa stesso a recensire il disco nella maniera più efficace:
‘..è il ritorno del guaglione sulla traccia, il tipico stile del mistico chico sul ritmico bhum cha…’.

BEGO

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