gioco per 3-6 persone
Autore: Nicolas Normandon
Editore: Asmodée Editions (www.asmodee.com)
C’era proprio bisogno di un altro gioco sugli zombie? Se conoscete già Zombies!!! della Twilight Creations (recensito sul numero 95 di Kult Underground) sappiate che questo Mall of Horror ha meccanismi e svolgimento estremamente differenti, e soltanto il tema li accomuna. Se nell’altro gioco si puntava soprattutto sull’azione e molto dipendeva dai lanci di dado, in questo gioco è soprattutto il negoziato (e il tradimento) che farà la differenza tra chi vince e chi perde.
Come nella miglior tradizione del filone cinematografico, qui abbiamo un gruppo di sopravvissuti che cerca di resistere all’orda di non-morti asserragliandosi in un grande magazzino (o mall, secondo la terminologia anglosassone), aspettando l’arrivo dell’elicottero che li porterà in salvo. Ma non è una convivenza semplice, e di fronte all’idea di essere divorati non ci si farà scrupoli a tradirsi per sopravvivere.
I componenti sono di prim’ordine: troviamo una plancia che indica le sei locazioni in cui si svolge il gioco (tra queste troviamo parcheggio, supermercato e stanza della sicurezza), cinque schede per indicare le locazioni chiuse, quattro dadi, segnalini in sei colori (che rappresentano i sopravvissuti), carte per gli oggetti e le azioni speciali, sei dischi per indicare spostamenti e votazioni e un badge che segnala chi è attualmente il “Capo della sicurezza”; tutti i componenti sono realizzati in cartoncino spesso e la grafica è di sicuro impatto (ma vi deve piacere il genere “splatter”).
Ad ogni giocatore va un disco e i segnalini di un colore (quattro se si gioca in tre persone, tre in tutti gli altri casi); questi segnalini rappresentano vari personaggi, i tre cliché standard in un film horror: il ragazzone tutto muscoli, il duro (il personaggio armato) e la bella ragazza (mentre il personaggio aggiuntivo quando si gioca in tre è una bambina). All’inizio si distribuiscono nelle varie locazioni della plancia, scegliendo per ogni segnalino la destinazione tra due lanci di dado. Poi si mettono, sempre casualmente quattro zombie all’esterno di altrettante locazioni, e poi si parte.
Il turno di gioco si svolge in fasi distinte: inizialmente si decide chi, tra tutti i giocatori presenti nel parcheggio, va a saccheggiare il camion; questa, e tutte le altre fasi di voto, si effettuano indicando sul proprio disco una fazione (hanno tutte colori differenti) e poi lo si mostra contemporaneamente (è consentito discuterne prima, per cercare di convincere gli altri); ogni giocatore ha un numero di voti pari ai personaggi presenti nel parcheggio (e il personaggio armato vale due). Se c’è un pareggio nei voti si effettuerà una seconda votazione, questa volta tutti i giocatori potranno farlo (chi non è presente nel parcheggio conta come un solo voto) ma si potrà votare solo per le fazioni che “escono” dal pareggio; chi vince può pescare tre carte dal mazzo, tenerne una per sé, darne una ad un giocatore qualsiasi e rimettere la terza sul fondo del mazzo. Se non c’è nessun personaggio nel parcheggio questa fase viene saltata.
Nella fase successiva si decide chi sarà il capo della sicurezza, con modalità identiche a quanto visto nel parcheggio. Il giocatore che lo impersonerà avrà il vantaggio di sapere dove si dirigeranno gli zombie (grazie alle telecamere) e muoverà per primo. Anche qui se non c’è nessun personaggio nella stanza della sicurezza questa fase viene saltata.
A questo punto il capo della sicurezza lancia i dadi e li copre con l’apposita scatolina (si fa prima a lanciarci i dadi dentro); dà una sbirciatina ai risultati (solo se è stato eletto in questo turno) e quindi dichiara quale sarà il suo prossimo movimento. Tutti gli altri giocatori impostano con il disco un movimento, indicando la zona di arrivo, si scoprono contemporaneamente e si effettuano i movimenti a partire dal capo della sicurezza, procedendo in senso orario. Ogni locazione ha un limite di personaggi che può contenere, se qualcuno tenta di entrare in una locazione già piena verrà dirottato verso il parcheggio (che non ha limiti di capienza).
Una volta effettuati i movimenti arrivano gli zombie: si scoprono i dadi e se ne aggiunge uno in ogni locazione corrispondente; oltre a questi quattro se ne aggiunge uno nella locazione in cui ci sono più personaggi e uno dove ci sono più ragazze (vengono attirati dalle grida di queste ultime). Se in una locazione c’è un numero di zombie pari al numero dei personaggi, allora uno zombie riesce ad entrare e divorerà un personaggio (l’azione di solito viene accompagnata con rumori e grida varie da parte del giocatore che più si è immedesimato nella parte): la scelta viene effettuata sempre con una votazione, fatta con le stesse modalità di prima. Una eccezione a questo meccanismo si ha nel parcheggio, qui se gli zombie riescono ad entrare divoreranno un numero di personaggi pari al loro numero (ed è per questo che questa locazione è molto più pericolosa delle altre).
Il gioco prosegue in questo modo fino a quando non rimangono che quattro personaggi (sei se si sta giocando in sei persone), oppure quando tutti i personaggi si ritrovano in un’unica locazione (eccettuato il parcheggio). A questo punto viene assegnata la vittoria al giocatore che totalizza il punteggio maggiore, ovvero che è riuscito a mantenere in vita i personaggi dal valore più alto (in ordine decrescente abbiamo la ragazza, il duro, il muscoloso e la bambina). In caso di pareggi la vittoria va a chi ha conservato più carte.
Oltre a queste regole un ruolo importante è ricoperto dalle carte (prelevate dal camion nel parcheggio), che garantiscono diversi vantaggi a chi riesce ad utilizzarle al momento giusto, come la possibilità di nascondere i propri personaggi in una locazione al momento dell’irruzione degli zombie, armi che permettono di eliminarne qualcuno oppure telecamere che fanno dare una sbirciatina ai dadi sotto la scatola; ogni carta è in pratica un vantaggio che può anche decidere la partita, e quindi è essenziale riuscire a procurarsene (l’unico metodo è saccheggiare il camion, oppure convincere chi lo fa a spartire il bottino).
Riprendendo la domanda iniziale: c’era proprio bisogno di un altro gioco sugli zombie? Sicuramente sì, dato che questo “Mall of Horror” è un gioco particolare, ricorda un po’ Lupi Mannari (Lupus in Tabula) dato che tutto l’andamento del gioco viene deciso con delle votazioni (oltre al tiro dei dadi), che quindi provocano ogni volta accesi dibattiti. A causa di questo meccanismo il gioco dà il meglio di sé quando si è in tanti (cinque o sei), mentre in tre o quattro persone potrebbe rivelarsi un po’ scontato (e prevedibile); e per lo stesso motivo va evitato da parte di quei giocatori che non apprezzano diplomazia, accordi e tradimenti, dato che in pratica il gioco si basa completamente su questi fattori.
E concludendo è uno dei pochi giochi in cui l’elemento horror (gli zombie) è reso in modo da risultare angosciante, opprimente ed ineluttabile; del resto, che film sugli zombie sarebbe se alla fine non fossero loro a vincere?