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Incubo eretico

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Incubo eretico

Eravamo tranquilli in una stanza e giocavamo come bambini. Tremavamo quando il maestro ci raccontava di Kutusumgal che giace morto ma eternamente sogna: lancia i dadi aggiungeva, segna i punti ferita…
Dal gioco di ruolo sono passato rapidamente alle letture di Lovecraft: tutti i racconti dal 1931 al 1936, il richiamo di Kutusumgal. Sono stato particolarmente turbato dall’esperienza tratta dal diario del
Sig. Typer nel 1908. Ogni volta il sole entra nel segno dell’ariete sogno del Grande Capro Nero dai 1000 cuccioli.
Noi ragazzi di KULT girovagavamo per la fiera, una signora mi fissava da qualche tempo: vendeva libri. Costavano veramente poco, non ricordo se fossero a metà prezzo: ho comperato della fantascienza… forse
Asimov, e mi sono ritrovato in mano, con il numero 17 e dalla copertina innocua, il libro.
Ho letto il Libro di Abdul Alhzred, ho letto delle tavolette di Kut al’-Amara che probabilmente ora sono in possesso del “Rais”.
Ho letto di Shubkurudnu e conosco il segno di Voor e di Kish.
A voi raccomando: continuate a leggere e giocare ma non sognate, non sognate o per voi sarà la fine.
Sento che Il Nero sta strisciando e i chilometri che mi separano da
Lui diventano metri…
Non scrivo per mettervi in guardia o per allontanare da voi ingenui il calice più amaro… quello della verità, perchè chi legge i miei scritti mi deride, non mi crede o lo scorda il giorno dopo! Scrivo perchè per me non esiste il giorno dopo… ho bisogno subito del talismano disperso di Yhe. Vi darò ciò che volete ma mi serve il prima possibile. Si tratta di una fusione o una pietra circolare (un medaglione) ci sono disegnati 2 esagoni concentrici con 3 file di simboli dentro.
Il segno degli antichi non potrà difendermi oltre. Il talismano potrebbe nascondersi sotto le mentite spoglie di una sorpresa di
Pasqua o chissà che altro.
Se avete trovato o possedete una cosa anche simile a questa scrivete alla redazione di KULT e placherete gl’incubi di uno squilibrato o salverete colui che è stato trascinato nell’Al’Azif ed ora teme il
Grande Antico.
IMAS, WEGHAYMNKO, QUAHERS,XEWEFARAM.
Stolti…
Non è morto ciò che in eterno può attendere e con il passare di strane ere anche la morte muore.

Federico Malavasi

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