HI!
Ho deciso di scrivere questo articolo, per cercare di darvi una linea guida sulla creazione dei chierici in un RPG in generale. In generale il ruolo del prete non è solo di contorno, un aiuto al vero cuore del gruppo, una crocerossina, un problema da aggirare ogni volta che si deve fare i conti con la sua fede, ma deve essere un vero e proprio fulcro che limita, modifica, e influenza quasi tutte le azioni compiute dal gruppo. Di solito consiglio una persona di carattere forte per il ruolo del prete, con una discreta “aurea” di influenza sul gruppo; deve poter influenzare la azioni e i comportamenti degli altri giocatori agendo con determinazione e mantenendo la fede come fine, non quello del gruppo (avventura, scenario, campagna, ecc.). Se scegliete di usare un prete o un credo già definito nel RPG allora dovete solo darne una buona visione al giocatore e rendere chiaro il concetto di “seguire l’ethos o perdere il clericato”.
Un buon arbitro non deve obbligare ma deve reagire ai comportamenti, cioè lasciare libero un giocatore di agire e di conseguenza arbitrare.
Se usate un “custom” prete siate certi di dare possibilità al personaggio di giocare nell’ambientazione scelta e compatibile con gli altri personaggi. Create un prete la cui fede sia in “sintonia” con i vostri scopi (se ve ne sono).
Per una gioco come AD&D problemi non dovrebbero essercene, vista la mole di supplementi ad esso dedicati (dal “The complete Priest’s
Handbook” presto anche in italiano a quelli legati ad una certa ambientazione come “Forgotten Realms Adventures” o il corrispettivo per Grayhawk “From the Ashes”). Comunque vi consiglio di modificare i preti come più vi piace, e di cercare di bilanciare i Garanted Powers tra i vari credi. Occhio a non cadere nel banale e cercate di dare al prete libertà, esulandolo dal suo allineamento, visto che un’inquadratura la possiede già e quasi sempre una caratteristica come l’allineamento vi può forviare nel giudicare il comportamento del giocatore (atteggiamento che consiglio sempre quando un personaggio possiede una curata personalità).
Per Warhammer non dovrebbero esserci dei problemi, visto
“l’impossibilità” a diventarlo!! Scherzavo. In WH di solito i preti non hanno grosse libertà, ne possibilità di errore, quindi un solo consiglio: tirate voi i dadi per l’avanzamento e il resto, e il risultato una conseguenza delle azioni del personaggio (e mi raccomando fingete di tirare il dado!!).
Per chi “lavora” in RPG un po’ più complessi rimango nei consigli generali dati sopra e sempre validi. In particolare e egocentricamente parlando, per chi gioca a GURPS o a Hero System alcune delucidazioni.
Un prete in GURPS deve avere la possibilità di raggiungere diversi livelli di potere, partendo da iniziato (social skills e qualche opportuno advantages), passando per spellcaster (un insieme di spell definiti, con qualche skill più appropriato), fino a prete vero e proprio a cui ci si concede di compiere miracoli nel nome della sua fede (possibilità di comporre spell per crearne all’istante dei nuovi, per meglio servire la propria causa. Scegliete attentamente gli spell
“base” da combinare, o vi troverete un ero e proprio dio al posto del giocatore.
Stesse raccomandazioni per chi usa HS, ma con alcune in più. Il vero prete, quello che ormai ha consolidato la propina fede, deve avere un
Power Pool, con la limitazione dei poteri in funzione del credo; il miglior modo è quello di creare una tabella in cui definire quali poteri può usare e quali advantages e limitation può combinare con tali poteri. Non dilungatevi in lunghe discussioni o calcoli macchinosi, ma cercate di rendere più veloce possibile l’uso del Power
Pool.
Per giochi come MERP, dove il sistema di regole è basato su una ambientazione rigida e unica, non vi sono grossi dubbi, ne lavoro da fare; anzi vi consiglio di non esulare troppo dalle regole, salvo grossi buchi in esse, poichè le classi sono state create quasi sempre emulando gli eroi e i personaggi dei libri e del background su cui sono nati gli RPG, quindi anche una piccola modifica potrebbe alterare la funzione di una classe all’interno di quell’universo.
Per questo mese la rubrica è un po’ ridotta per problemi di spazio, ma dal prossimo ci rifaremo. Un saluto e un abbraccio da
Ci vuole fede
JHL