Bentornati a voi, cari lettori. Come ormai saprete, questa è la sezione di KULT Underground dedicata a fumetto e animazione giapponesi. Come di consueto, anche questo mese vi proporrò un’opera di carta e inchiostro a mio parere significativa. L’autore di tale opera è forse il disegnatore giapponese più famoso nel mondo: sto parlando di Katsuhiro Otomo, noto creatore del celeberrimo fumetto
Akira. Questo mese parleremo però di un’altra sua opera, sicuramente meno famosa ma comunque notevole sotto molti punti di vista.
Il fumetto a cui mi riferisco è Domu, pubblicato in Italia dalla casa editrice Comic Art col titolo di Sogni Di Bambini. Si tratta di una storia relativamente breve, 230 tavole, che per il mercato italiano è stata suddivisa in due volumi. Sogni Di Bambini è stato pubblicato in
Giappone a partire dal 1980, e precede quindi Akira. Tuttavia già in questa opera troviamo elementi cari ad Otomo e che sarebbero poi stati ripresi anche nella sua opera più famosa. Mi riferisco in particolare ai poteri ESP, e al loro uso spregiudicato che dà spesso luogo a tremende battaglie. L’ambientazione e l’atmosfera di Sogni Di Bambini sono tuttavia assai peculiari, e fanno di questo fumetto un piccolo capolavoro che vi consiglio di non perdere.
Già da un punto di vista tecnico c’è di che restare a bocca aperta.
Otomo è uno dei pochi autori giapponesi che sembra discostarsi completamente dai canoni del manga più tradizionale: il suo tratto così realistico, l’assenza di gag, i toni seri e drammatici (a volte addirittura grotteschi), la preferenza del tratteggio ai retini adesivi… Sono tutti elementi che fanno di lui un autore unico. In questo Sogni Di Bambini Otomo ha modo di dare sfoggio della sua abilità narrativa, facendo uso di incredibili inquadrature studiate nei minimi dettagli. In certe tavole il sapiente gioco delle ombre e delle luci genera una tensione da autentico “Thriller”. L’enorme complesso di edifici che costituisce lo scenario dell’intera vicenda è rappresentato con una perizia da architetto (d’altra parte Otomo iniziò proprio gli studi di architettura).
La storia prende il via da una serie di morti misteriose che funestano un enorme complesso residenziale nel quale vivono centinaia di persone. Uomini che erano stati sempre equilibrati si gettano inspiegabilmente nel vuoto. Altre morti sembrano casi di omicidio.
Cosa sta succedendo? Quando anche il commissario Yamagawa perde la vita in circostanze misteriose, la polizia non sa più che cosa fare…
Il responsabile, che opera tramite un forte potere ESP, è la persona più insospettabile dell’intero complesso…
Un giorno però, trova una degna avversaria in una bambina, anche lei dotata di un grande potere, trasferitasi da poco con la sua famiglia nel condominio. I due inizieranno una battaglia che sconvolgerà letteralmente l’intero edificio. Suspence, colpi di scena, sequenze mozzafiato… Questo è un fumetto che vi terrà senz’altro svegli! Non voglio dilungarmi eccessivamente sulla trama per non togliervi il gusto di leggere voi stessi Sogni Di Bambini, perchè ne vale davvero la pena. Avrete così modo di conoscere (se non lo avete già fatto) un autore che si è creato un posto di rilevo nel vasto panorama del fumetto nipponico, anzi, mondiale.
Otomo dà prova in questo Sogni Di Bambini di uno stile narrativo particolare, sopratutto nelle prime fasi della vicenda. Gli eventi e le scene sono mirabilmente incastrati tra loro, creando una complessa trama in cui il lettore si trova invischiato sin dalle primissime pagine. Se qualche elemento risulta dapprincipio poco chiaro, in seguito tutte le tessere del mosaico andranno a posto da sole, mano a mano che la storia procede.
Quello che più mi ha colpito in Sogni Di Bambini (anche se a pensarci bene, è una caratteristica tipica dei fumetti di Otomo in generale) è l’atmosfera fredda, rarefatta, il senso di impotenza di fronte a qualcosa che va al di là dell’esperienza quotidiana, che permeano l’intera opera. Il senso di alienazione, di lucida follia… sono elementi che non vengono gridati, ma che trasudano lentamente come vapore da ogni tavola. Lo stile di Otomo non lascia spazio a sentimentalismi: è invece freddo, clinico, affilato come le lama di un rasoio, crudo come le storie che narra. Da questo punto di vista,
Otomo, pur non essendo più un giovanotto, si avvicina agli stili più moderni del fumetto nipponico.
Molto interessante è il tema dei bambini (di età o di spirito), i soli che posseggano poteri tanto devastanti. Otomo con questo fumetto, riflette anche sulla crudeltà inconsapevole che è tipica dell’infanzia… Dopotutto l’intera sanguinosa vicenda altro non è che un terribile gioco, il risultato di un capriccio… Leggete e vedrete!
Gli adulti fanno parte di un altro mondo, un mondo fatto di normalità e consuetudini; ed infatti, messi di fronte all’inspiegabile, non riescono a fare nulla. Solo un poliziotto, più aperto mentalmente degli altri, riesce ad avvicinarsi alla verità, ma quando finalmente capisce cosa sta succedendo, la vicenda ha già trovato un termine, per mano ovviamente dei bambini…
Che altro aggiungere? Correte a leggere quest’opera immediatamente!
Scoprirete che Otomo ha altre frecce al suo arco oltre ad Akira… (a proposito, qualcuno di voi vuole scrivere di Kaneda & C.? Mandatemi i vostri articoli, e i migliori saranno pubblicati!).
Prima di concludere, vorrei spendere due parole sulla versione italiana. Come ho detto prima, Sogni Di Bambini è pubblicato dalla
Comic Art, sulla collana Best Comics N. 27 e 28. La qualità della carta e della riproduzione è davvero buona (un autore così non merita certo di meno) e il costo estremamente contenuto, anche in rapporto al numero di pagine. Il grande formato inoltre valorizza al massimo le incredibili tavole di Otomo (sfido chiunque a non restare a bocca aperta di fronte alle pagine 106 e 107 del secondo volume). Ottimo lavoro!
E con questo vi lascio al prossimo articolo. Premete F5 e buona lettura!
Sogni Di Bambini
Il Ninja