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Una nave impazzita – Piero Gaffuri

3 min read

Prefazione dell’autore
Edizioni Il Foglio Letterario
Poesia
Collana Autori Contemporanei Poesia
Pagg. 41
ISBN: 978 – 88 – 7606 – 208 – 7
Prezzo: € 10,00

 

Una nave impazzita è un omaggio al mare, all’acqua nella sua immensità, fonte di vita, ma anche di libertà, perché lì non vi sono confini, se non quelli naturali delle coste e allora perché non cercare di percorrere nuove rotte, senza piani di viaggio, ma così per caso, sotto l’effetto dell’ispirazione, alla ricerca di se stessi.
Piero Gaffuri è al tempo stesso nocchiero, viaggiatore, scafo, onda e perfino mare, è un odisseo che volontariamente rifugge il luogo di ogni giorno, la vita omologata per salpare per un lungo viaggio che gli faccia scoprire quanto di nascosto c’è in lui.
Sarà che amo tanto il mare, ma mi sono inebriato leggendo certi versi, ho aspirato aria salmastra, mi sono lasciato bagnare delle onde, ho cavalcato con i delfini, in poche parole sono entrato nella poetica dell’autore.

MARE

Quante volte
ho temuto di perdermi
nell’azzurro del cielo
ubriaco di sonno e sole.
Cosa avrei fatto
senza la forza nelle braccia,
i gomiti, i muscoli del corpo,
il collo, la spina dorsale?
Perché davanti a me
c’era sempre mare:
il vento sul viso
con la forza di un pugno,
il suo profumo,
di ragazza perfida e selvaggia,
il richiamo dell’acqua profonda
e i pesci, sfuggenti e misteriosi.
Lo so
e non voglio tentarvi.
So cosa significa,
ma lasciatemi andare,
libero, ancora.

 
Il mare, amico e nemico, il luogo ideale per un’evasione dal nostro guscio, conchiglie rinserrate nei simboli di una civiltà opprimente, mentre là, quell’immensa distesa, sempre mobile, ricca di vita, fa sognare la fuga verso un’isola inconscia che sappiamo esistere in noi, ma che la fretta del giorno ci nasconde.
E questo paradiso apparentemente perduto è la salvezza; basta che diamo una svolta a tutto, senza progetti, senza impegni, senza scadenze e, novelli olandesi volanti, prendiamo la via del mare, per tuffarci nella libertà, per ritornare a essere uomini.
Dotate di uno stile accattivante e particolarmente efficace, queste liriche si leggono con vero piacere e descrizioni, ambienti e paesaggi le ornano di uno sfondo quasi mistico.  
Una nave impazzita è un canto di libertà.

Piero Gaffuri nasce a Padova nel 1956 e inizia l’attività di narratore nei primi anni ottanta. Insieme a un gruppo di amici, Pino Corrias, Claudio Piersanti, Marino Sinibaldi e altri, guidati da Goffredo Fofi, è tra i giovani autori della rivista letteraria “Linea d’Ombra”.
Nel 1999 pubblica il primo romanzo “Apnea” per i tipi di Marsilio Editori. “Apnea” racconta isole, uomini e pesci. Il libro incontra il favore della critica e una buona attenzione di pubblico.
Nel 2002 esce “Il corsaro”, una storia di sconfitte e rivincite professionali, ma anche di spiagge, di dune rubate e di baie inaccessibili. “Il corsaro” vince il Premio libro per l’estate.
Nel maggio del 2006 esce l’ultimo lavoro: “Il sorriso del vento”. L’avventura è centrale, la fuga dal mondo di due amici alla ricerca di un tesoro e immersioni, mare, corallo nel contesto, un poco surreale, di un’isola apparentemente disabitata, al cospetto di uomini residuali che hanno ancora la forza e il coraggio di vivere d’arte e d’amore.
“Il sorriso del vento” ha vinto il Premio “La cultura del mare”, ha ottenuto menzioni di merito al Premio Roma e al Premio Città di Gaeta, è stato finalista al premio Forte Village e al Premio “Il libro del mare” Casinò di Sanremo.
Nel marzo 2007, Gaffuri, coadiuvato dagli attori Anna Ferruzzo e Massimo Wertmuller e dalla musicista Ana Covaser, è autore e regista di uno spettacolo teatrale dal titolo “Il mare racconta” presentato in anteprima al salone del mare di Roma.

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