In questo breve articolo intendo occuparmi del problema del debito pubblico che a parole tutti vogliono affrontare, ma nei fatti rimane tuttora irrisolto.
Pensate che le dimensioni dell’indebitamento sono tali che non basterebbe l’intera produzione annuale dell’azienda Italia per ripagarlo (in parole povere, se tutti i redditi per un anno fossero assoggettati al 100 % di IRPEF/IRPEG, lo Stato italiano comunque non riuscirebbe a ripagare il debito).
Le cose stanno però anche peggio dal momento che, comprendendo i debiti di buona parte degli 8300 comuni e il passivo dell’INPS, si giunge comodamente a toccare i cinquemilionidimiliardi (Lit.
5.000.000.000.000.000).
Che il debito sia da arginare non ci sono dubbi (i richiami da parte dell’Unione Europea si sprecano), ma finora, a mio giudizio, non ci si
è mossi nella giusta direzione.
Come ha fatto lo Stato ad accumulare un debito di tali dimensioni?
La spiegazione può essere raccolta in pochi punti cruciali:
Il sistema fiscale sin dall’inizio è stato alquanto benevolo, consentendo ai “furbi” di eludere facilmente l’imposta (rammento che per elusione si intende un comportamento del contribuente che sfrutta meccanismi legali per pagare meno imposte o addirittura non pagarle).
Secondo quanto emerge dalle indagini della Procura di Milano, sembrerebbe che in alcune sezioni della Guardia di Finanza il fenomeno delle “mazzette” fosse diventato sistematico tanto da rendere addirittura sicura e conveniente l’evasione da parte di aziende sane.
Per chi invece veniva “pizzicato” si apriva il lungo procedimento del contenzioso tributario che si trascinava e si trascina tuttora per anni e anni (in attesa magari di un condono).
Nel Sud dell’Italia invece di dare lavoro si è aiutata la popolazione dando pensioni a volontà che hanno finito per dissestare anche i conti dell’I.N.P.S.
La combinazione di questi elementi comportava per l’erario gettiti inferiori a quanto preventivato. Per rendersi conto di quanto vasto possa essere il fenomeno dell’evasione basti pensare al fatto che la finanziaria per l’anno ’95 ammonta a 50.000 miliardi e c’è chi stima il fenomeno dell’evasione tra i 100.000 e i 150.000 miliardi.
Ma se tutti sapevano che esisteva l’evasione, perchè nessuno ha fatto niente per evitarla? Perchè invece di risolvere il problema in modo strutturale e definitivo si sono cercate vie alternative (più semplici da applicare), quali l’introduzione annualmente di ogni genere di tassa e tassettina?
Pensate ad un problema semplicissimo; se la vostra autovettura perde olio voi avete teoricamente due alternative che risolvono il problema:
Aggiungere olio;
Riparare la vettura.
Entrambe le soluzioni valgono per un breve termine, ma col passare del tempo, se avete scelto la prima alternativa vi troverete al punto di partenza.
Questo è capitato con il sistema fiscale in Italia dove, invece di capire come e perchè il gettito era molto inferiore a quanto atteso ci si preoccupava semplicemente di risolvere il problema mettendo altre tasse o aumentando quelle preesistenti, finendo con l’incrementare il fenomeno dell’evasione (più un sistema fiscale è complesso, più possibilità di evadere offre, più è difficile e lento da controllare).
La strada da seguire è secondo me un’altra e può essere riassunta in pochi punti:
Riduzione del numero delle imposte (attualmente ben al di la del centinaio) a 10-15;
La riduzione del numero di imposte renderebbe senz’altro più veloce il lavoro di chi deve effettuare i controlli; controlli più rapidi significherebbero, maggior numero di controlli per unità di tempo e quindi maggior rischio per chi evade;
Controlli incrociati togliendo il monopolio alla Guardia di Finanzia e affidandoli pure ad un organismo speciale (nuovi posti di lavoro);
Incredibile, ma vero: recuperando solo il 50% dell’evasione fiscale si potrebbe tranquillamente ridurre il carico fiscale sui cittadini e portarlo dal 45% attuale ad un più sopportabile 35%.
Riducendo il carico fiscale e aumentando la frequenza dei controlli diminuirebbe la motivazione all’evasione.
Una volta imboccata questa strada si potrebbe fermare la falla che ci ha portato ad avere un debito di tali dimensioni.
Ma di questo parleremo più approfonditamente nel prossimo numero.
Duemilionidimiliardi
Tonic